“Valutare anche l’opzione zero”
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Tiene banco in Consiglio provinciale la questione, sollevata dalle realtà ambientaliste, del gruppo di lavoro sovra-comunale che recentemente ha espresso un parere favorevole (sebbene non vincolante) alla nuova cabinovia Monte Pana-Alpe di Siusi. I Comuni di Santa Cristina e Castelrotto avevano istituito un discusso gruppo di lavoro con il compito di esaminare il progetto di collegamento tra Saltria e Monte Pana — su cui già Santa Cristina e Castelrotto si erano espresse a favore nel 2020 — e di valutare le varie alternative “sotto ogni aspetto e in ogni direzione”. Ma solo con la relazione finale del gruppo, non ancora resa pubblica, i cittadini potranno esprimere pareri e osservazioni prima del voto definitivo dei due Consigli comunali.
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Il gruppo di lavoro è stato istituito in quanto prescritto dal Masterplan “Vision Gherdëina” per “coinvolgere la popolazione dell'intera valle nella decisione di collegare le aree sciistiche della Val Gardena con quelle dell'Alpe di Siusi”. Ciò spinse a suo tempo la Giunta provinciale a dichiarare inammissibile l'intervento integrativo “Ampliamento dell'area sciistica e realizzazione del collegamento con impianto di risalita Saltria-Monte Pana” approvato dal Consiglio comunale di Castelrotto nel 2018. Nel 2020, la Provincia ha comunicato ai due Comuni che la procedura avviata dai Consigli comunali nello stesso anno non poteva essere portata avanti se non venivano attuate le raccomandazioni del Masterplan “Vision Gherdëina”.
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Le domande di Rohrer
Con un’interrogazione alla Giunta provinciale la consigliera dei Verdi Madeleine Rohrer aveva domandato se le delibere di Castelrotto e Santa Cristina che istituivano l’Arbeitsgruppe senza prevedere “l’opzione zero” di non costruire l’impianto, non fossero in contrasto con le indicazioni del Masterplan “Vision Gherdëina” (“Esaminare la messa in rete delle aree sciistiche”). Inoltre Rohrer chiedeva alla Giunta se il gruppo di lavoro raggiunga l’obiettivo del Masterplan gardenese di coinvolgere la popolazione dell'intera valle, nonché se ritiene equilibrata la composizione del gruppo di lavoro (“criticata dai media in quanto favorevole ai proponenti del collegamento Saltria-Monte Pana”) e “a quali condizioni è possibile indire un referendum a favore o contro il nuovo impianto di risalita nei comuni interessati”.
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La risposta di Brunner
Nella sua risposta all’interrogazione l’assessore provinciale all’urbanistica e all'ambiente Peter Brunner precisa che “nelle diverse procedure (piano piste da sci, VIA etc.) non è prevista una specifica valutazione climatica” ma “secondo le norme ambientali anche lo scenario di non costruire un nuovo impianto di risalita - la cosiddetta ‘variante zero’ - dev’essere considerata nella valutazione delle varianti di piani e programmi per i quali è redatta una relazione ambientale”. In ogni caso, “la Giunta provinciale valuta positivamente l'istituzione di un gruppo di lavoro sovra-comunale che coinvolga i principali stakeholder e l'inclusione della popolazione dell'intera valle nel processo decisionale, come previsto dal Masterplan. In tal senso, si può ritenere che il processo decisionale sul collegamento dei comprensori sciistici Val Gardena-Alpe di Siusi sia appena iniziato con la costituzione del gruppo di lavoro e che la popolazione sarà coinvolta in una seconda fase”.
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“Il Masterplan Vision Gherdëina è stato elaborato e approvato dai Comuni della Val Gardena, pertanto sono loro e non l'Ufficio Pianificazione territoriale e cartografia i responsabili della nomina del gruppo di lavoro e dell'adempimento dei contenuti del Masterplan —chiarisce ancora l’assessore — In linea di principio, l'Ufficio è d'accordo con l'attuazione del Masterplan con un approccio dal basso verso l'alto. Ad oggi, tuttavia, l'Ufficio non ha ricevuto alcuna comunicazione formale dal gruppo di lavoro e non è possibile fare ulteriori valutazioni”. Infine, riguardo a un eventuale finanziamento provinciale all’impianto, “l’assessore Alfreider è al lavoro sui criteri della concessione di contributi per la costruzione e l'ammodernamento di impianti di risalita”, essi “sono in fase di revisione e saranno presto approvati”. “Un referendum a livello comunale è sempre possibile, come nel caso delle funivie Bressanone-Plose e Rio Pusteria-Maranza”, conclude Brunner.
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“Non hanno dato una vera risposta. Kompatscher parla di contrarietà all’impianto, ma dalla risposta di Brunner emerge come, dal loro punto di vista, non sarebbe competenza loro e passano tutta la responsabilità ai Comuni. Mi aspettavo un posizionamento molto più chiaro da parte della Giunta provinciale” commenta la consigliera Madeleine Rohrer, “il Masterplan parla di valutare la possibilità di un collegamento, quindi anche la possibilità di non farlo. Ma il gruppo di lavoro non ha lavorato a questa ipotesi. Tra Provincia e Comune non si cerca perciò una collaborazione, nonostante l’ultima parola sia provinciale. I Comuni dovrebbero assicurarsi che il metodo di lavoro scelto vada bene anche alla Provincia e non venga bocciato successivamente”. Anche sul referendum “la risposta è molto vaga”, conclude Rohrer, mentre la Provincia “dovrebbe indicare le modalità”.
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"Opzione zero" find ich…
"Opzione zero" find ich wunderbar.
Eine Seil-Pendelbahn wäre…
Eine Seil-Pendelbahn wäre das noch Erträglichste, um die mehr als fraglichen aufzubrauchenden alten Busse auf der Militär- / Forst-Straße zu ersetzen.