Gesellschaft | Vacanze

Galateo e Bianchi litigano sulla scuola

L'ex sindaco di Laives propone un questionario sul calendario, il vicepresidente si offende e rivendica la competenza in materia. Ma nessuno ha fatto i conti con Achammer che stoppa tutti: "Impossibile avere vacanze in periodi diversi".
Marco Galateo, Christian Bianchi
Foto: Seehauserfoto
  • Abolire le vacanze della cosiddetta settimana Sharm a fine ottobre-inizio novembre? Mentre la scuola tedesca non ha nessuna intenzione di tornare indietro e quella italiana secondo Achammer non potrà nemmeno scegliere una strada autonoma, i due assessori della destra, Galateo e Bianchi, litigano pesantemente. Il motivo? Il secondo ha proposto di fare un questionario tra le famiglie per capire cosa davvero pensano e il secondo, competente per la scuola, ha inviato una nota ai giornali in cui non andando per il sottile invita l'ex sindaco di Laives a pensare alle proprie competenze e a non immischiarsi. 

    Un passo indietro. Intervistato nei giorni scorsi dal quotidiano Alto Adige su un numero impressionante di materie diverse, Galateo preannunciava fra le altre cose una serie di incontri a partire da settembre con l’obiettivo di arrivare ad introdurre il calendario nazionale già a partire dall’anno scolastico 2025/2026. Il vicepresidente della Giunta, in sostanza, vorrebbe far cominciare la scuola a metà settembre per venire incontro “alle richieste di molte famiglie italiane (non si sa quante, ndr) che vivendo principalmente in città hanno esigenze diverse rispetto al gruppo tedesco distribuito nelle valli”. Galateo si diceva anche contrario all’introduzione dell’orario unificato per le scuole di ogni ordine e grado in discussione nella sovrintendenza tedesca. Ma, viene da osservare, un conto è l’orario quotidiano, un altro è il calendario scolastico. Possibile che in Alto Adige gli studenti dei due gruppi vadano a scuola non solo in orari diversi ma pure in periodi diversi, visto che servizi come le mense, il trasporto alunni sono talvolta in comune e circa 4.000 studenti italiani non vivono né a Bolzano né a Merano?

    Introdotta una quindicina di anni fa dall’allora assessora Kasslatter Mur (“cosa si può fare a novembre? Si può andare a Sharm”, disse, e da qui prese il nome), la settimana di vacanza tra Halloween, i Santi e i Morti,  inizialmente creò un po di scompiglio tra le famiglie che non sapevano come sistemare i bambini. Ma una volta prese le misure, dopo qualche anno, è diventata la normalità. Non mancano i detrattori ma neppure chi la vede con favore, anche tra le famiglie italiane, perché in ogni caso, o a settembre o a novembre qualcuno deve pur stare dietro ai ragazzi e. concretamente, non cambia nulla. 

    Non la vede con favore, la settimana Sharm, l’assessore Marco Galateo di Fratelli d’Itlaia, che raccogliendo un numero imprecisato di lamentele ha deciso di avviare l’iter per tornare all’origine, ai famosi tre mesi secchi senza lezioni. 

  • Christian Bianchi: L'ex sindaco di Laives è assessore al patrimonio Foto: Seehauserfoto

    Avendo Christian Bianchi raccolto probabilmente reazioni di segno opposto, l’ex sindaco ha pensato di inviare ai media una nota con una proposta di buonsenso. “Per capire davvero quali siano le nuove esigenze delle famiglie – ha scritto -  la mia proposta è quella di coinvolgerle direttamente attraverso un questionari. Questo strumento potrebbe essere somministrato sia in formato digitale che cartaceo per raggiungere il maggior numero di persone possibile”.

    "L’indagine - continua Bianchi - dovrebbe essere strutturata in modo da dirimere con trasparenza i punti fondamentali, che sono da anni motivo di discussione. Uno su tutti, la struttura del calendario annuale e gli orari scolastici giornalieri, tema sul quale sarebbe opportuno raccogliere feedback per comprendere quali siano le opzioni più convenienti per le famiglie con il fine di ottimizzare le giornate scolastiche e le vacanze durante l’anno scolastico, rendendole più compatibili con le esigenze lavorative e familiari".

    La recente esclusione degli eletti della lista di Bianchi dalla Giunta di Laives ha certamente fatto salire il livello della tensione tra i due.

    Non l’avesse mai fatto. A stretto giro arriva una nota firmata dal vicepresidente della Provincia. “Un orologio funziona se ogni ingranaggio svolge il suo ruolo, al contrario si blocca se mettiamo un pezzo di ingranaggio in un posto che non è il suo. Sarebbe bene pertanto che ognuno in giunta si occupasse delle competenze che ha”. Nel comunicato Galateo specifica di voler esprimere “tutta la sua irritazione per l’entrata a gamba tesa”. Fin dal primo giorno in Giunta è subito stato chiaro che i due compagni di coalizione, dotati di personalità molto forti con alcuni tratti tendenti all’egocentrismo, non si amano. La recente esclusione degli eletti della lista di Bianchi dalla Giunta di Laives ha certamente fatto salire il livello della tensione. E anche se entrambi negano, il fatto che la proposta di buonsenso di Bianchi sia stata vista come un intervento a gamba tesa, è la spia che probabilmente c’è ancora dell’altro (il posizionamento in vista delle elezioni comunali di Bolzano del 2025?). 

    Bianchi: "Aldilà delle mie specifiche competenze sono intervenuto, intervengo e interverrò su qualsiasi argomento che reputi essere utile". 

    "Bene i consigli, ma le proposte non si fanno su Facebook" - continua Galateo -  ma attraverso i canali istituzionali competenti. Stiamo già lavorando da mesi su questi temi, e ogni intervento esterno che non rispetta i ruoli prestabiliti rischia di creare solo confusione e intralci al lavoro in corso. Abbiamo già in programma e in agenda una serie di incontri con tecnici, dirigenti, docenti, sindacati e la consulta dei genitori per affrontare in maniera completa le questioni scolastiche. Da quando ci siamo insediati, il nostro impegno è stato costante e serio su questi temi. Invito tutti a concentrarsi sulle proprie competenze e a lasciare che chi ha la responsabilità di determinati settori faccia il proprio lavoro senza interferenze inutili”. Il comunicato del leader di Fratelli d’Italia si conclude così: “Un richiamo deciso al rispetto delle competenze e delle responsabilità che non ammette repliche”.

    Una controreplica, invece, arriva. “L’assessore provinciale Christian Bianchi – vi si legge - ritiene fondamentale intervenire su temi che riguardano direttamente il benessere e il futuro dei cittadini. Uno tra tutti, il sistema scolastico. Il tema della scuola è una priorità assoluta. Ogni consigliere e assessore ha il dovere di contribuire con idee, proposte e soluzioni per migliorare la qualità del sistema scolastico. È bene ricordare che tra le deleghe dell’assessore Bianchi rientra anche l’edilizia scolastica che si traduce nel fornire scuole e strutture sicure, innovative e adatte agli studenti, senza dimenticare tutto quello che riguarda la manutenzione degli edifici scolastici. Per realizzare tutto questo, ci deve essere la massima sinergia con i colleghi e i rappresentanti del mondo scuola. Voglio sottolineare che la proposta di un questionario da sottoporre alle famiglie è pensata per supportare enon per sostituire il lavoro dell ́assessore competente. Il mio obiettivo è contribuire al processo decisionale con un approccio collaborativo e costruttivo, rispettando le competenze di ciascuno e lavorando insieme per trovare soluzioni condivise”.

    Intepellato da SALTO Bianchi ha ultteriormente chiarito che “in qualità di eletto, aldilà delle mie specifiche competenze sono intervenuto, intervengo e interverrò su qualsiasi argomento che reputi essere utile. Penso che sia corretto accettare le proposte di tutti e poi ogni assessore svilupperà le cose secondo la sua delega. Io intendo fare politica dicendo sempre quello che ritengo sia giusto. Quando parlo di musei, Achammer mi dice che quella è competenza sua, quando parlo del mareccio Walcher mi dice che è sua, quando parlo di scuola, Galateo mi dice che è sua. Poi sono assessore ai lavori pubblici e patrimonio… dove tutti gli assessori fanno riferimento a me per la realizzazione di cose, e cosa dovrei dire io… no, di questo parlo solo io? Così non funziona. La politica è fatta di confronto, di scambio di opinioni e talvolta anche di scontri. Poi, la proposta finale in giunta la porta l’assessore competente… ma il percorso o è un percorso che coinvolge tutti o non funziona”.

  • Philipp Achammer: è assessore alla scuola tedesca. Foto: Seehauserfoto

    Appunto. In tutto questo Galateo sembra peraltro aver fatto i conti, come diceva la nonna, “senza l’oste”. “Sono piuttosto sorpreso dalla proposta – dice l’assessore alla scuola tedesca Philipp Achammer - perché l’unificazione degli orari fa parte del programma di coalizione mentre il calendario scolastico no. Sinceramente non vedo il senso di cambiare, le ferie estive sono già molto lunghe e l’organizzazione delle famiglie non è facile. E’ giusto cominciare a settembre, perché poi una settimana di ferie a novembre dà la possibilità di riposare a ragazzi e insegnanti. Andare a scuola da settembre a dicembre è un periodo davvero lungo. L’orario scolastico può essere differente tra scuola italiana e tedesca, ma in un territorio di mezzo milione di abitanti, avere due calendari scolastici, con tutto quello che comporta a livello organizzativo e di servizi, è impensabile e alla scuola tedesca va molto bene il calendario in vigore oggi”. 

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E C Mo., 26.08.2024 - 10:20

Non sono sicuro di capire a quale calendario nazionale si riferisca, in quanto alcune regioni anche date di inizio diverse. E comunque non si capirebbe qual'é il problema.

Da ex studente preferisco la settimana Sharm

Mo., 26.08.2024 - 10:20 Permalink