Gesellschaft | Migrazioni

“Né a Bolzano né a Trento né altrove”

CPR, l'appello regionale contro l’apertura di uno o due centri in Trentino-Alto Adige. Assemblea pubblica il 15 ottobre presso il Centro sociale Bruno di Trento.
No cpr
Foto: Alessio Giordano
  • È passato un anno da quando movimenti, partiti e associazioni a livello regionale hanno iniziato a mobilitarsi contro la realizzazione in Trentino-Alto Adige di due CPR (Centro di Permanenza per il Rimpatrio), uno per Provincia, proposta sostenuta dal presidente Arno Kompatscher e dall’omologo trentino Maurizio Fugatti, che punta a costruirlo nei pressi della Questura di Trento in accordo con il Ministero dell’interno.

    No ai CPR! Né in Provincia di Bolzano, né in Provincia di Trento, né altrove” protestano le realtà regionali, che invitano a un’assemblea pubblica martedì 15 ottobre 2024 ore 20.30 presso il Centro sociale Bruno di Trento. “Rifiutiamo qualsiasi ‘lettura positiva’ del CPR anche se i centri vengono definiti come ‘piccoli’ e gestiti a livello locale” spiegano in un comunicato, “Il CPR non è mai una soluzione, bensì è a tutti gli effetti una galera etnica dove vengono detenute persone per un periodo che può arrivare fino a 18 mesi. Sono parte integrante del sistema coloniale di gestione, controllo e selezione delle migrazioni, lager oppressivi nei quali regna l’opacità, inaccessibili alle associazioni di difesa dei diritti umani, alla stampa, ai/alle legali

    Negli ultimi mesi sono morte due persone nei CPR a Ponte Galeria (Roma) e Palazzo S. Gervasio (Potenza), "che si aggiungono alle oltre 30 morti da quando si è introdotta nel 1998 la detenzione amministrativa nell’ordinamento giuridico italiano". "Diverse inchieste giornalistiche e report di associazioni e collettivi, perfino la magistratura, ne hanno messo in luce le gravi carenze: condizioni igienico-sanitarie ampiamente sotto la soglia della dignità, la somministrazione arbitraria di antiepilettici, antipsicotici e antidepressivi alle persone detenute, la corruzione degli enti gestori, gli abusi e le violenze delle forze dell’ordine". In tutta Italia "le rivolte all’interno dei CPR sono quotidiane e all’esterno si susseguono appelli e mobilitazioni di movimenti, associazioni antirazziste, partiti, avvocatə, medicə, professorə universitari che ne chiedono la chiusura". Per questo, conclude il comunicato, "invitiamo tutte le organizzazioni che hanno aderito al Coordinamento Regionale e chi vorrà unirsi a continuare la mobilitazione per impedirne la costruzione e chiedere la chiusura di quelli esistenti".

  • I firmatari

    Assemblea Antirazzista Trento
    Bozen Solidale
    Centro Sociale Bruno
    Spazio autogestito 77
    Scuola di italiano Libera La parola Trento
    Collettivo Mamadou
    Gruppo Trentino con Mimmo Lucano
    CucinaCultura
    SOS Bozen
    Scioglilingua Bolzano
    Alleanza Verdi e Sinistra del Trentino
    Sinistra die Linke
    Ambiente e Salute – Umwelt und Gesundheit
    Unione Popolare ALTO ADIGE
    LINX
    Rifondazione Comunista Alto Adige
    Pace Terra Dignità Alto Adige
    OMAS GEGEN RECHTS – Bozen
    ANPI Alto Adige
    Rete dei diritti dei senza voce

    Per aderire: [email protected]