Umwelt | Inquinamento

Cosa stiamo aspettando?

I Verdi insistono: massimo utilizzo dell'autostrada ferroviaria (RoLA), “l’Alto Adige troppo passivo, in termini di inquinamento atmosferico ora l’Italia rischia grosso”.
Protesta Greenpeace
Foto: il manifesto

È una wake-up call quella dei Verdi altoatesini. L'argomento, di stringente priorità, riguarda l’inquinamento atmosferico e come questo riduca la qualità della vita fino a costare di fatto vite umane, solo nel nostro Paese infatti sono 90mila le vittime all’anno (contro le 86.000 della Germania, 54.000 della Francia, 50.000 del Regno Unito, 30.000 della Spagna). L’Italia, del resto, è tra i peggiori paesi europei per l'inquinamento atmosferico che fa più morti degli incidenti stradali. Nello specifico la media, nel nostro Paese, è di 1.500 morti premature all'anno per inquinamento per milione di abitanti, contro una media europea di 1.000, secondo il rapporto "La sfida della qualità dell'aria nelle città italiane" presentato al Senato dalla Fondazione sviluppo sostenibile, 'think tank' presieduto dall'ex ministro Edo Ronchi, in collaborazione con Enea e con la partnership delle Ferrovie dello Stato. La negativa performance italiana, peraltro, è stata evidenziata nuovamente anche durante il recente incontro convocato a Bruxelles dal commissario all’Ambiente Karmenu Vella. In sostanza un ultimatum dato a Repubblica Ceca, Germania, Spagna, Francia, Ungheria, Romania, Slovacchia, Regno Unito e Italia che sono guardati a vista per via dell’emergenza smog. Se non forniranno piani adeguati la questione finirà davanti alla Corte di giustizia, con possibili multe ingenti.

Per quel che riguarda l’Alto Adige il Dachverband für Natur- und Umweltschutz ha calcolato che sono 68 le morti premature a causa dell’inquinamento atmosferico sull’autostrada del Brennero. “Da anni chiediamo che venga ampliata la RoLA (forma di trasporto combinato che coinvolge il trasporto di camion su treni merci, ndr), ma il declino della Rollende Landstrasse è drammatico: negli ultimi 10 anni il numero dei tir trasportati è sceso da 3,157 a 1,121 e durante questo periodo il 2,6% dei mezzi pesanti sul Brennero erano trasportati sulla RoLa, un’opportunità mancata, insomma”, affermano i consiglieri provinciali ambientalisti Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hans Heiss. Con una RoLa funzionante, sottolineano, il diossido di azoto potrebbe essere ridotto del 10%, “l’esempio del Tirolo mostra come un'azione efficace contro l'inquinamento atmosferico può essere intrapresa con misure decisive come appunto l’autostrada ferroviaria, le riduzioni della velocità e un divieto di guida settoriale. L'Alto Adige rimane ancora troppo passivo in questo senso”.