Tutti contro Lillo
Prosegue fra le polemiche la “campagna acquisti” di Roberto Bizzo per la sua lista civica di centro, Noi per l’Alto Adige, in corsa alle elezioni provinciali del 21 ottobre. Ad aderire al movimento dell’ex esponente PD, stufo delle persistenti lotte intestine nel centrodestra, è ora il “moderato” Enrico Lillo, leader della sezione altoatesina di Noi con l’Italia (lista guidata a livello nazionale da Raffaele Fitto) e consigliere di circoscrizione a Don Bosco, insieme a Nicola Lageder, Stefania Cito, Gigi Agnello, Evi Matala. Una notizia che arriva all’indomani della possibile candidatura del vicesindaco di Brunico Renato Stancher con il gruppo di Bizzo e che ha attirato, prevedibilmente, già le prime critiche.
“Ma sono la stessa persona oppure è solo un caso di omonimia? Il Lillo che approda con l’ex PD Bizzo è lo stesso che faceva conferenze stampa in lungo ed in largo per ringraziare gli elettori di aver mandato a Roma la pattuglia leghista e tutti gli eletti di coalizione tra Trentino ed Alto Adige? Quindi in circoscrizione Don Bosco il gruppo di Bizzo si prende un nuovo elemento che andrà gioco forza ad aumentare le file di quella maggioranza che in comune a Bolzano sostiene il sindaco Caramaschi?”, si chiede il consigliere comunale della Lega Carlo Vettori.
Il Lillo che approda con l’ex PD Bizzo è lo stesso che faceva conferenze stampa in lungo ed in largo per ringraziare gli elettori di aver mandato a Roma la pattuglia leghista e tutti gli eletti di coalizione tra Trentino ed Alto Adige? (Carlo Vettori)
“Con Lillo e Stancher vuol dire che Bizzo da sinistra è diventato un becero di destra? O visto che nel PD ci sono grandi praterie è partita la corsa a chi si prende il posto migliore a sinistra?”. Le domande lasciano poi spazio a una inevitabile presa d’atto: “Comunque la Storia si sa è ciclica. L’Artioli si imbarcò da destra al Liberal PD di Bianco, fulminata da Renzi sulla via del Nazareno, Lillo fa lo stesso con Bizzo, d’altro canto sia Renzi che Bizzo altro non sono che dei democristianoni di sinistra”, così Vettori. Bolla come “incomprensibile” la mossa di Lillo, il sindaco di Laives Christian Bianchi che solo pochi giorni fa esultava all'idea di una corazzata del centrodestra vincente alle provinciali, entusiasmato dopo i risultati delle amministrative. “Queste elezioni provinciali stanno facendo impazzire tutti”, osserva il primo cittadino.
È una manovra per garantire la sopravvivenza al PD (Marco Galateo)
Ha capito tutto invece Marco Galateo di Fratelli d’Italia: “Per la cronaca, l’operazione Bizzo serve al PD per poter eleggere il secondo consigliere ché con la lista PD non riuscirà. È quindi una manovra a sinistra e per garantire la sopravvivenza al PD. Per parlare poi dei litigi, è proprio per i litigi interni al PD che Bizzo è uscito e non si parlava certo di idee e valori, ma piuttosto di incarichi e ruoli. Se invece si ritiene il centrodestra estremista significa non comprendere i reali problemi che affliggono anche gli altoatesini”.
L'operetta tragicomica della
L'operetta tragicomica della politica italo-altoatesina non smette mai di stupire.