Society | Spreco o Danno?

Teleriscaldamento

Teleriscaldamento a Bolzano ovvero la prosecuzione dello spreco economico e del danno ambientale
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Ecotherm ha depositato presso il comune di Bolzano e l'ufficio valutazione d'impatto ambientale lo studio d'impatto ambientale "Estensione del teleriscaldamento nella città di Bolzano". Tale studio comprende, facendone esplicito riferimento, lo studio d'impatto ambientale del nuovo inceneritore di Bolzano e lo "Studio finalizzato all'ottimizzazione dello sfruttamento del potenziale energetico del futuro impianto di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani sul territorio del comune di Bolzano".

 

 

Lo studio vorrebbe dimostrare che l'energia trasformata dall'inceneritore di Bolzano, che dovrebbe essere trasportata attraverso una nuova rete di teleriscaldamento, sia una scelta ecologica a favore dell'ambiente e della salute dei cittadini.

Nelle conclusioni Ecotherm afferma che quasi tutta l'energia ceduta dall'inceneritore al teleriscaldamento sia energia rinnovabile il che non corrisponde alle leggi naturali.

L'associazione Ambiente e Salute, storicamente contraria all'incenerimento dei rifiuti, ha preparato alcune osservazioni da sottoporre ai valutatori d'impatto ambientale.

 

Le osservazioni depositate sono le seguenti:

 

  1. Nello studio si indica un valore del potere calorifico dei rifiuti troppo elevato. Si richiede il ricalcolo delle emissioni in base al valore reale del potere calorifico dei rifiuti della provincia di Bolzano e di eventuali altri provincie che vengono combusti nell'inceneritore di Bolzano.

 

  1. Nello studio si indica una quantità di rifiuti combusti in base allo studio d'impatto ambientale dell'inceneritore di Bolzano. Considerato che le previsioni si sono rilevate errate si richiede l'indicazione precisa della quantità dei rifiuti della provincia di Bolzano e di eventuali altri provincie che vengono combusti nell'inceneritore di Bolzano.

 

  1. Nello studio non si indica esattamente il rapporto potenza caldaia inceneritore - potenza disponibile per teleriscaldamento. Si richiede quanta potenza sia disponibile per il teleriscaldamento in funzione della potenza di combustione.

 

  1. Considerato che il piano dei rifiuti della provincia di Bolzano non rispetta le priorità gerarchiche prescritte dalla direttiva  2008/98/CE e che nei rifiuti residui in provincia di Bolzano si trovano quantitativi importanti di materiale riciclabile (come ad esempio la plastica, carta, cartone ed i poli accoppiati) si richiede una riconsiderazione degli effetti sul progetto in caso di ulteriore diminuzione del potere calorifico e della quantità totale dei rifiuti conferiti all'inceneritore.

 

  1. Considerato che il finanziamento di questa opera è a totale carico della collettività si richiede una valutazione d'impatto dello stesso impegno finanziario per misure di risparmio energetico e/o utilizzo di energia solare, pompe di calore, cogenerazione, ammodernamento e/o sostituzione combustibile delle caldaie esistenti.

 

  1. Si richiede con quale percentuale classificabile d'origine fossile è stata calcolata la riduzione delle emissioni di CO2 ottenuta dalla combustione dei rifiuti.

 

  1. Nelle conclusioni del riassunto non tecnico si indica un risparmio nelle emissioni di CO2 di fino a 50.000 t/anno. Siccome anche zero sarebbe compreso in questa affermazione si richiede il valore preciso del risparmio di CO2, l'energia equivalente per metano e olio combustibile per riscaldamento e la fonte di tale calcolo d'equivalenza. Inoltre nelle varie tabelle per le emissioni per i vari scenari la differenza massima con la rete di teleriscaldamento estesa è di 37,41 t/anno di CO2 risparmiata assumendo che l'inceneritore comunque bruci rifiuti anche se non disponibili in provincia di Bolzano.

 

  1. Nelle tabelle dei vari scenari con i risultati delle emissioni di CO2 si indica la CO2 dell'inceneritore come valore fisso nel tempo. Tale assunzione è giustificata con il fatto che l'impianto d'incenerimento già esiste. Essendo però l'inceneritore un impianto funzionale alla gestione corretta dei rifiuti (smaltimento dei rifiuti prodotti in provincia di Bolzano) e non un impianto industriale di produzione di energia elettrica e termica non pare corretta l'assunzione delle emissioni costanti nel tempo. Si richiede una riconsiderazione degli effetti del progetto sulle emissioni e in particolare sul bilancio degli ossidi d'azoto nella particolare situazione di Bolzano.  

 

  1. Si richiede un bilancio energetico complessivo partendo dalla produzione degli oggetti destinati alla combustione nell'inceneritore, l'efficienza energetica dell'incenerimento, i rendimenti tecnici di trasmissione del calore, il rendimento dell'accumulo, l'energia necessaria per la costruzione del sistema di teleriscaldamento, l'energia necessaria per la costruzione dell'inceneritore, l'energia necessaria per l'esercizio del teleriscaldamento, l'energia necessaria per l'esercizio dell'inceneritore.

 

Ambiente e Salute critica fortemente la decisione politica di continuare sulla strada dell'incenerimento dei rifiuti riciclabili. Il finanziamento pubblico dell'inceneritore (ca. 140 milioni) e della rete di teleriscaldamento (73 milioni) leva importanti risorse per l'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili che darebbero per anni un apporto sicuramente più positivo dell'incenerimento: l'efficientamento energetico, il risparmio energetico, i pannelli fotovoltaici, il solare termico, le pompe di calore.

Con questo progetto si edifica l'inceneritore come impianto industriale al solo fine di creare profitto a scapito della salute.

Non ha alcun senso puntare sul recupero energetico da incenerimento perché si estrae comunque una quota insignificante di energia rispetto a quella richiesta dal ciclo di vita delle merci; è una tecnologia residuale con prestazioni scadenti; non ha pertanto alcun senso investire nelle pratiche migliori dell'incenerimento e della distribuzione di questa energia termica quando le soluzioni al problema rifiuti sono su un altro piano, quello della materia.

Anche se l’incenerimento raggiungesse risultati di abbattimento delle emissioni ancora più spinti nei prossimi anni, sarebbe comunque una opzione insignificante per contributo al bilancio energetico regionale senza risolvere il grave problema dell'inquinamento nella conca di Bolzano - e la peggiore tecnologia per produrre energia elettrica e termica tra quelle inventate dall’uomo.