Krähen auf Ski
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SALTO: Ci raccontate la storia del GSA Grole?
Cristina Pellini: Dunque, il gruppo sci alpinistico Grole è stato fondato nel '65.
Enrico Da Rin: È nato in una cantina in via Dalmazia, dove alcuni appassionati di scialpinismo e di rocce si sono trovati e hanno fondato il GSA Grole. La Grola è un uccello tipico delle Dolomiti, una specie di corvo nero. Poi negli anni siamo passati allo sci alpino, e quindi abbiamo cominciato a organizzare corsi e gare di sci, abbiamo cominciato a fare aggregazione su Bolzano, organizzando i corsi per le famiglie, organizzando la parte agonistica per chi voleva perfezionarsi in questo tipo di sport. Attualmente Grole è lo sci club più grande che c'è a Bolzano, quest'anno abbiamo raggiunto il record assoluto di 750 iscritti.
"La soddisfazione di vederli contenti non ha prezzo per noi."
Quanti sono i gruppi sportivi attivi in città?
Da Rin: A Bolzano ufficialmente c'è ancora l'ASE Catinaccio, lo sci club Bolzano, poi c'è lo sci club Endas, e lo sci club Libertas. Questi sono gli sci club che esistono ancora su Bolzano. Una volta c'era anche lo sci Cai di Bolzano. Noi siamo affiliati alla FISI, e in più all'U.S.S.A. che è la parte italiana di quello che è il VSS. Oltre che fare l'attività invernale con i ragazzi agonisti, facciamo anche la parte autunnale e la parte estiva. Tutta la parte organizzativa delle squadre, la fa Cristina nel tempo libero. Devo ammettere che l'impegno è abbastanza grosso, però avendo avuto anche noi dei figli che hanno gareggiato fino all'altro ieri e ora sono diventati maestri di sci, riteniamo che sia un bel percorso da fare per i giovani. Io ora sono presidente da due anni, e Cristina vice.
Welche Projekte bietet ihr an?
Pellini: Wie Enrico schon sagte, begann die Aktivität vor vielen Jahren mit den Sonntagskursen, d.h. mit dem Skifahren für Kinder. Von dort aus hat sich das Angebot dann entwickelt, so dass wir immer diese Kurse haben, die im Dezember mit drei freien Tagen für junge Kinder beginnen, die noch nie auf Skiern gestanden sind, und sie hören oft nach diesen drei freien Tagen auf und machen zehn Sonntage, an denen sie anfangen, den Skilift zu nehmen, anstatt ihre ersten Abfahrten zu machen, mit dem abschließenden sozialen Wettbewerb, der Party, usw. Dann haben wir eine Gruppe von Vorwettkämpfern, das sind Jungen und Mädchen, die nicht an Wettkämpfen teilnehmen, aber trotzdem ihre Technik verbessern wollen, und wir beginnen mit 40-Stunden-, 65-Stunden- und 100-Stunden-Kursen. Danach können diejenigen, die den Sprung schaffen wollen, mit dem Wettkampfteil beginnen, der sich Race Team nennt und bei dem sich das Engagement abgesehen vom August über 11 Monate erstreckt. Training auf Skiern, im Herbst auf dem Gletscher, wir trainieren immer in Carezza, also unser 'Zweites Zuhause' ist Carezza und weiters gibt es die athletische Vorbereitung, also im Winter gehen wir ein- oder zweimal ins Fitnessstudio mit einem Atheltic Trainer, im Frühling, wenn Carezza schließt, gehen wir auf den Gletscher oder in die Halle in Holland. Und mit Ausnahme des Monats August findet dieses Athletiktraining natürlich auch auf dem Fahrrad statt, also auf dem Mountainbike, und nicht immer in der Turnhalle. Wir haben auch einen speziellen Kurs für Kinder mit Beeinträchtigungen, die von einem Trainer begleitet werden, der genau dafür ausgebildet ist, kleine Jungen und Mädchen mit unterschiedlichen Fähigkeiten zu begleiten. Wie beispiels eise Träger des Down-Syndroms, das ist etwas, das uns große Freude bereitet, wir haben jetzt Mitte Januar einen Wettbewerb organisiert, in Zusammenarbeit mit dem Verein Das Lächeln, der aus Bozen kommt, aber es gibt auch eine Gruppe aus Meran, eine Gruppe aus Sterzing.
Da Rin: La "Sporthilfe Südtirol". Aver organizzato una gara per questi ragazzi è stata davvero una grande soddisfazione. Vederli felici al traguardo anche se ci mettono 10 minuti a fare la pista non ha prezzo per noi.
Pellini: E' davvero molto bello vedere la felicità di un ragazzino o di una ragazzina che, nonostante tutto, sciano. Uno di loro è andato addirittura ai campionati nazionali…ai Special Olympics.
"Quindi la mia giornata inizia quando io accendo il cellulare."
Warum ist es eine Arbeit, die so viel Organisierung benötigt?
Weil wir sie aus der Stadt nach Carezza bringen müssen und ihre Eltern unter der Woche arbeiten, organisieren wir auch den Transport. Wir bringen sie dreimal pro Woche, sie fahren mit dem Bus, wir nehmen sie mit und bringen sie nach Carezza.
Wie sieht dann der typische Tag eines Kindes im Club aus?
Pellini: Das Kind geht zur Schule. Mama oder Papa oder wer auch immer holt ihn von der Schule ab, es zieht sich um, isst schnell ein Brötchen und los geht es nach Carezza. Um halb zwei fahren sie mit dem Bus vom Siegesplatz ab. Dann ist Training bis ca. 17.00 Uhr , also bis sie schließen. Die Kinder steigen wieder in den Bus und fahren nach Hause. Dies geschieht dreimal pro Woche. An Samstagen und Sonntagen finden in der Regel Wettkämpfe statt, und je nach Kategorie und Alter der Kinder oder Jungen werden sie entweder von ihren Eltern oder von den Trainern begleitet. In jeder Gruppe haben wir drei zertifizierte Trainer. Mein Tag beginnt früher. Mein Tag beginnt, wenn ich aufwache und mein Mobiltelefon einschalte.
Da Rin: Der organisatorische Teil ist sehr aufwendig.
Pellini: E' faticoso perché si cerca di essere il più possibile precisi. C'è ad esempio da gestire chi porta i ragazzini, quindi gli autisti, che sono persone generalmente in pensione. Vai a prendere il pulmino, prendi le chiavi, la lista, allora, questi sono i ragazzini che ci sono, ti segnalo solo le assenze, chi deve salire alla seconda fermata ... e quant'altro. Quindi la mia giornata inizia quando accendo il cellulare ... . Per fortuna ho anche la collaborazione degli allenatori, che sono giovani e che mi sollevano da tutto quello che è l'organizzazione tecnica, perché io poi non sarei neanche in grado di gestirla. Abbiamo anche un collega, Luca, che è il direttore tecnico, e quindi lui interagisce con gli allenatori e organizza tutto quello che è l'allenamento, se è speciale, gigante, super gigante ... .
Quanti ragazzi e ragazze avete?
Pellini: Nella categoria bambini tra i sette e gli undici anni, abbiamo diciotto agonisti. E nella categoria ragazzi allievi, che va dalla seconda media alla seconda superiore, quindi 12-16, ne abbiamo 16. Quindi sono circa 40 ragazzini. Qualcuno si aggrega a noi, perché poi gareggia magari in un altro circuito, e quindi a spanne sono tra i 40 e i 42.
"Lo facciamo proprio come attività di volontariato."
Quanti allenatori di sci avete?
Pellini: Abbiamo sei allenatori per 40 bambini e ragazzi.
Da Rin: Poi abbiamo gli altri corsi per non agonisti. La domenica ci sono 90 bambini e per questi ci affidiamo alla scuola di sci di Carezza, che ci fa l'avviamento all'uscita di questi ragazzini. Il corso Parnell Race invece è organizzato da noi in casa, quindi la cosa bella è che abbiamo ex agonisti del Grole, che nel frattempo sono diventati genitori con figli, che continuano la loro attività nel Grole, facendo i maestri e gli allenatori. In sede abbiamo attaccato le vecchie foto, quindi quando si riconoscono fanno vedere ai figli come erano alla loro età. E' una bella cosa. Ovviamente siamo arrivati anche ad avere questa lunga storia, perché ci sono state tante persone che hanno continuato l'attività. All'interno del direttivo abbiamo un nostro collega che quest'anno è diventato membro onorario ed è nell'associazione penso da 100 anni (ride). Scherzi a parte dobbiamo davvero ringraziare tutti quelli che hanno fatto parte dell'associazione, perché se le cose funzionano è grazie al fatto che in tanti nei decenni hanno svolto questa attività con amore.
Pellini. Nel direttivo siamo in 15 e siamo tutti volontari, tranne la segreteria. Quindi si lavora solo per passione.
Da Rin: Per quanto riguarda i risultati sportivi, abbiamo qualche ragazzino che partecipa ai campionati italiani. Per chi abita in città non è facile rispetto ad un ragazzino di Nova Levante che dopo 15 minuti è già a casa, e può iniziare a studiare. Abbiamo dei ragazzini che hanno voluto provarci e dopo la terza media sono andati a fare le scuole sportive.
„Wir lieben Ski und die Berge.“
Quali sono i vostri piani per il futuro?
Da Rin: Per essere attrattivi per nuovi soci bisogna sempre cercare di migliorarsi, e quindi volevamo capire se potevamo offrire anche un altro sport, aggregandoci magari a un tennis club, visto che adesso il tennis sta andando per la maggiore. Per il resto partecipiamo a tutte quelle attività che propone il Comune, come ad esempio la festa dello sport o la fiera del tempo libero. Quest'anno abbiamo avuto anche lo stand all'Altstadtfest, e devo dire che quello è un momento veramente bello, perché crea anche aggregazione tra i genitori.
Pellini: Quello che incassiamo lo spendiamo poi per gli allenatori, i pulmini, la scuola di sci, il materiale, le giacche.
Was wird den Kindern zur Verfügung gestellt?
Da Rin: Die Skiausrüstung müssen sie selbst besorgen, aber wir besorgen Jacken zu günstigen Preisen.
Pellini: Auch all das anfallende Material für die Trainings stellen wir bereit.
Was sind sonst noch die großen Genugtuungen dieser Arbeit?
Pellini: Manchmal frage ich mich schon noch, warum ich das mache, ehrlich gesagt. Wir sind grundsätzlich einfach skibegeistert. Wir lieben Ski und die Berge. Dann gerät man in einen Mechanismus, wo man sich sagt: Ich kann dieses Werk nicht verlassen, das ich geschaffen habe. In diesen letzten Jahren sind wir viel gewachsen, haben viel Weg zurückgelegt.
Da Rin: Auch gut organisierte Rennen sind Genugtuung. Auf Bundesebene sind wir bekannt, das ist eine große Genugtuung. Wir geben wohl ein Zeichen von Qualität und Professionalität, uns loben oft Eltern oder wollen mithelfen. Wir sind auch dankbar, denn nur in Südtirol besteht die Möglichkeit, dass Ski Clubs trainieren können ohne die Piste bezahlen zu müssen, im Rest Italiens muss man sie zahlen. Wir arbeiten auch eng mit Carezza zusammen und helfen mit, um etwas zurückgeben zu können. Wir stehen für sie bereit.
Pellini: Und natürlich die Arbeit mit den Kindern und Jugendlichen. Dass sie ihre Zeit nutzen, um sich sportlich zu betätigen, ist bedeutsam.
Da Rin: Viele ehemalige Mitglieder des Grole sind Skilehrer in Carezza geworden. Haben weitergemacht mit dem Ski. Wir organisieren auch einen Vorbereitungskurs für Skilehrer. Skilehrer werden ist nicht ganz leicht. Registrierte Skilehrer verdienen nicht schlecht. Generell freut es uns einfach, wenn die Kinder Zeit auf den Skiern verbringen anstatt mit dem Nichtstun oder vor dem Handy.
Pellini: Es soll aber immer eine gesunde Leidenschaft sein, auch wenn sie durchaus teuer ist (lacht).
Es ist keine Verschwendung, aber billig ist es nicht.
Pellini: Es ist ein Investment.
Da Rin: Ich glaube, dass dieses Geld sonst oft halt für andere Sachen ausgegeben werden würde, wie Kino oder Diskotheken oder sonstiges.
Pellini: Wir haben auch das Glück, dass wir als Skiclub sowohl von der Provinz als auch von der Gemeinde unterstützt werden, womit wir die Teilnahmegebühren zumindest auf einem erschwinglichen Level halten können. Wir sind kein Club, der kassieren kann. Wir können unsere Kosten oft nicht mit Beiträgen decken. Dank der Beiträge der Gemeinde und der Provinz können wir die Gebühren für die meisten Familien erschwinglich halten.
„Der Sport nimmt ja auch nichts weg, sondern gibt den Personen etwas.“
Da Rin: Daher organisieren wir auch die Rennen. Um auch zeigen zu können, dass wir diese Beiträge auch gut nutzen. Wir werden „unter die Lupe genommen“.
Wie schwer ist es den „normalen“ Beruf mit Grole zu vereinen?
Pellini: Sehr schwierig. Bevor ich ins Büro gehe, arbeite ich für den Club.Während der Arbeit muss ich oft die Pausen für Angelegenheiten rund um den Club nutzen. Nach der Arbeit geht es Abends weiter. Die Führung trifft sich regelmäßig zur Diskussion und Organisation. Außer im August habe ich eigentlich kaum Freizeit. Für Freizeit muss ich das Handy ausschalten (lacht).
Da Rin: Wir hören uns gegenseitig fast jeden Tag für organisatorische Dinge, auch wenn einer von uns vielleicht am Strand im Urlaub liegt. Es braucht die Leute, die hier praktisch ständig dahinerstehen.
Pellini: Wir haben Glück, dass wir 15 in der Führung sind und jeder von uns verschiedene Kompetenzen erfüllt und auch das nötige Know-how hat. Es ist viel Teamwork. Und jemand muss das Organisatorische in die Hand nehmen. Der Tag zählt 24 Stunden.
Da Rin: Wie schon gesagt, auch wenn man sich Urlaub vom „normalen“ Beruf nimmt, hat man hier nicht frei.
Pellini: Es kann auch passieren, dass du dir für den Club frei nehmen musst.
Welche weiteren Schwierigkeiten gibt es?
Pellini: Die Schulen manchmal. Gewisse Schulen zeigen kein Verständnis dafür, dass die Kinder teilweise Wettbewerbsverpflichtungen haben und vielleicht eine halbe Stunde früher gehen müssten.
Da Rin: Manchmal müssen sie zu einer bestimmten Piste oder Trainingsort weiter weg und müssen daher früher losfahren.
Pellini: Ich bitte dann schriftlich um Bestätigung und Verständnis. Aber bei manchen Schulen wirkt es so, als würden sie es den Kindern ein wenig übel nehmen. Die Schule ist wichtig, das steht außer Frage. Aber auch die Praxis, das heißt nicht nur Sport, sondern Musik, Theater oder weiteres, ist von Wichtigkeit. Da gibt es manchmal weniger Verständnis. Das finde ich schade. Ich persönlich finde sogar, dass die Kinder mit weniger Zeit sich manchmal sogar besser organisieren können. Nicht im Sinne von, dass die dann alles schnell schnell machen, aber dass sie sich ihre Zeit besser einteilen können. Der Sport nimmt ja auch nichts weg, sondern gibt den Personen etwas. Er lässt auch Freundesgruppen entstehen.
Und was wird für die Mitglieder die größte Herausforderung sein?
Da Rin: Im Sommer teilweise um halb 4 morgens zum Training in die Kälte nach sonst wo hin, während die anderen irgendwann ins Schwimmbad gehen
Pellini: Das am Wochenende, wenn du dafür nicht die Leidenschaft hast, dann machst du es nicht. Es ist ein Opfer, das du bringen musst.
Da Rin: Nichtsdestotrotz gefällt es ihnen und jedes Jahr kommen mehr dazu. Auch das ist eine große Genugtuung.
Der Schiclub Grolle hat sich…
Der Schiclub Grolle hat sich in den letzten Jahren zum besten organisierten Schiclub von Bozen etabliert. Er vereint mittlerweile beide Sprachgruppen und fördert alle Richtungen des Schisports. Im Bereich des Jugendrennsports beobachte ich sehr gute Leistungen mit teils beeindruckender Technik von sehr jungen Athleten. Für die Stadt Bozen ist dieser Club ein Aushängeschild und er sollte ein Sammelbecken für den Bozner Schifahrernachwuchs werden. Groses Kompliment dem Führungsteam.