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Temporali, ecco come comportarsi

Rientrata l’allerta maltempo e declassato i rischi idrologici e di inondazione. La situazione meteorologica si è calmata ma per la Protezione civile la guardia resta alta
Temporale, maltempo
Foto: Thomas Alessandri

Si è svolta ieri la seduta della Conferenza di valutazione al Centro Funzionale Provinciale dell’Agenzia della Protezione civile, che ha discusso e fatto cessare l’allarme riguardante i rischi idrologici e di inondazione. La quantità di precipitazioni è diminuita rispetto a quelle dei giorni precedenti, ha spiegato Dieter Peterlin dell’Ufficio provinciale meteo e prevenzione valanghe, quando diversi temporali hanno interessato in particolare la parte settentrionale della provincia di Bolzano, come la zona dell’Alta Valle Isarco. Tuttavia, sebbene la situazione meteorologica si sia normalizzata e non siano previste precipitazioni a livello provinciale, a livello locale non si esclude l’arrivo di temporali.

A seguito di un'accurata valutazione, spiega il direttore del Centro Funzionale Provinciale dell'Agenzia della Protezione civile Willigis Gallmetzer, si è deciso dunque di declassare lo stato di Protezione civile di Attenzione, stabilito lo scorso 7 agosto a in relazione ad alcuni fenomeni idrologici che hanno interessato diverse zone del Sudtirolo ma - ribadisce - è necessario restare vigili e prudenti. Poiché infatti il suolo si presenta saturo di acqua non si esclude la possibilità di frane e caduta massi, specie se in concomitanza di nuove precipitazioni.
 

Come comportarsi in caso di temporale?

I pericoli maggiori in caso di temporale e da cui è necessario proteggersi sono senza dubbio costituiti da fulmini e nubifragi. Per quanto riguarda i primi, una protezione totale è possibile trovarla all’interno di un edificio dotato di parafulmine oppure all’interno di una gabbia di Faraday, che si caratterizza per essere realizzata e rinchiusa con un materiale conduttore, solitamente metallo. Nel quotidiano possiamo contare su automobili, autobus, treni a condizione che i finestrini siano chiusi.
E se sono all’aperto? In tal caso è importante sapere che i fulmini colpiscono sempre gli oggetti che svettano in alto, di conseguenza è necessario allontanarsi da alberi, pali della luce, antenne o croci in vetta. È fondamentale abbandonare velocemente anche colline, cime e creste di montagna e ripararsi in un punto basso, dove ci si dovrà accovacciare, stringendo bene le braccia e coprendo la testa con le mani, così da offrire al fulmine la minor superficie possibile ma in nessun caso bisogna sdraiarsi a terra. Lo stesso ombrello deve essere chiuso in quanto, essendo di metallo, potrebbe svettare rispetto la superficie del suolo e attirare fulmini di conseguenza. Anche stare in gruppo può costituire una fonte di pericolo, dal momento che la superficie offerta al fulmine risulta maggiore rispetto al singolo individuo. È importante allontanarsi anche da altri oggetti metallici all’apparenza innocui come biciclette, moto e mazze da golf. In tal caso bastano cinque metri di distanza, mentre per altri elementi di grandi dimensioni come antenne, pilastri e fili degli impianti di risalita, scale di una via ferrata la distanza non deve essere inferiore ai 50 metri.
Se ci si dovesse trovare in acqua è importante uscire il prima possibile per due motivi: sia perché la persona risulta il punto più alto della superficie sia perché l’acqua è un ottimo conduttore elettrico, potendo dunque costituire un pericolo anche qualora la scarica elettrica dovesse abbattersi in lontananza. Da smontare infine il falso mito che rende pericoloso l’utilizzo di cordless e cellulare durante un temporale, che sono anzi completamente sicuri dal momento che l’unico “pericolo” deriva dai fili del telefono: se la linea fissa viene colpita da un fulmine è possibile ricevere una leggera scarica elettrica attraverso la cornetta.

 

Non solo fulmini: il pericolo nubifragi

La cosa più scontata durante un temporale è quella di chiudere celermente porte e finestre per evitare di fare entrare acqua e raffiche di vento che potrebbero danneggiare i serramenti. Da ricordare che i nubifragi non di rado possono allagare i vani più bassi delle abitazioni come cantine e garage. In questi casi, gli elettrodomestici qui presenti vanno scollegati dalla presa elettrica mentre gli oggetti che potrebbero danneggiarsi con l’acqua devono essere collocati in alto. Qualora dovesse allargarsi una cisterna di gasolio impiegata per il riscaldamento tale da provocare una fuoriuscita d’olio è necessario avvertire immediatamente i Vigili del fuoco.
Se mi trovo all’aperto di un ambiente urbano è invece importante ricordare che spesso la canalizzazione non riesce a far defluire le enormi quantità di acqua caduta al suolo, con il conseguente allagamento di strade, oltre al possibile sollevamento e spostamento dei coperchi dei tombini. Pertanto un’attenzione particolare va prestata al dove si sta camminando e dove si sta conducendo il proprio mezzo.
Qualora invece venissimo colpiti da un nubifragio nel bel mezzo di un'escursione è fondamentale allontanarsi da torrenti, gole e fossati in quanto, nel giro di pochi secondi, possono trasformarsi in potentissimi flutti. In ogni caso, le istituzioni raccomandano prima di ogni escursione, gita o passeggiata di controllare attentamente il bollettino meteo provinciale.