Lupi, confermato lo stop ai prelievi
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Non ci sarà alcuna carcassa di lupo ucciso dai forestali da mostrare sul quotidiano Dolomiten prima del voto del 22 ottobre. Non quella di un predatore abbattuto legalmente, quanto meno, visto ciò che accade nel vicino Trentino. Il Tar di Bolzano, in udienza collegiale, ha confermato oggi (10 ottobre) le due ordinanze della presidente Lorenza Pantozzi Lerjefors di metà settembre che sospendevano i decreti di prelievo firmati dal presidente Arno Kompatscher relativamente a lupi che si aggiravno a Selva dei Molini e a Castelbello. L’udienza di merito è fissata per il 7 febbraio 2024.
Aveva destato un certo clamore il fatto che la Provincia avesse deciso di sfidare i giudici del Tar di Bolzano con un decreto fotocopia a soli due giorni dalla sospensiva su Selva dei Molini. Entrambi i decreti di abbattimento avevano ricevuto pareri negativi sia dall'Osservatorio faunistico provinciale (i cui componenti sono stati messi alla gogna sul Dolomiten, ndr) che da Ispra.
Il ricorso è stato presentato daLNDC Animal Protection, LAV, Lega Anti Vivisezione e Associazione per il World Wide Fund For Nature E.T.S. Come nell’ordinanza monocratica il collegio osserva che "il periodo dell’alpeggio è pressoché terminato, con conseguente significativa riduzione del rischio di predazioni di lupi nel periodo intercorrente fino alla prossima camera di consiglio utile" e che i lupi sono “animali appartenenti a una specie particolarmente protetta, per la quale la normativa sovranazionale e nazionale consente l’abbattimento solo in ipotesi circoscritte e ben individuate".
Praticamente scontato il ricorso di Palazzo Widmann al Consiglio di Stato. Non resterà che attendere il nuovo pronunciamento.