August Macke e Franz Marc. Oltre l’amicizia
Il 6 gennaio del 1910 August Macke visitava per la prima volta lo studio di Franz Marc, cominciava quel giorno uno dei rapporti più intensi della storia dell’arte del ventesimo secolo, sia in termini umani che artistici, una breve ma straordinaria amicizia destinata a lasciare il segno, nella vita e nel lavoro dei due artisti, ma non solo.
Sullo sfondo la Monaco di inizio Novecento, con le sue schiere di artisti e intellettuali, in fuga dall’invadente politica culturale del governo, attratti dalla cultura musicale raffinata, dai teatri e da un mercato dell’arte particolarmente sensibile. Non dimentichiamo che a Monaco nel 1892, prima che a Vienna e Berlino, vi fu la prima secessione di artisti che presero le distanze dalla Kuenstlergenossenschaft. Nel primo decennio del Novecento la città ospita alcuni dei maggiori artisti del periodo (oltre a Macke e Marc in quegli anni sono presenti tra gli altri anche Kandinskij, Alfred Kubin, Heinrich Schnabel, Alexander Sacharoff, Henri Le Fauconnier) e mostre che espongono opere di Van Gogh, Gauguin, Matisse, mentre nella galleria Tannhauser trovano spazio dipinti di Picasso, Braque, Derain e Roualt.
E’ sullo sfondo di questo scenario incredibilmente attivo e stimolante, che si sviluppa l’intenso rapporto personale e professionale che legherà August Macke e Franz Marc fino alla morte, testimoniato in questo periodo dalla mostra “August Macke und Franz Marc. Eine Künstlerfreundschaft” ospitata fino al 3 maggio alla Lenbachhaus di Monaco.
Attraverso circa 200 dipinti, opere su carta, documenti privati e oggetti d’artigianato, l’esposizione indaga la vita e le opere dei due artisti ma soprattutto, testimonia della reciproca influenza, sviluppata a partire da uno strettissimo rapporto personale di amicizia, che si interromperà bruscamente nel 1914 con lo scoppio della Grande guerra e la morte di Macke nel settembre dello stesso anno sul fronte franco-tedesco, a soli 27 anni. Lo seguirà dopo due anni Franz Marc, arruolatosi volontario l’anno dello scoppio del conflitto e morto a Verdun nel corso dell’omonima celebre battaglia.
E’ raffinatissimo e intenso il dialogo che si può cogliere attraverso le opere esposte in questi giorni a Monaco, un rapporto di scambio reciproco che si esprime silenziosamente attraverso le evidenti relazioni che intrecciano tra loro le opere realizzate dai due artisti, colloqui che prendono forma visiva, esprimendosi attraverso strumenti quali il colore e i volumi.
Entrambi gli artisti realizzano dipinti di intensa poesia, fatti di bagliori guizzanti e dinamici, che generano forme allungate e liquide, unite da un cromatismo raffinato e lucido. E’ del 1912 il dipinto murale “Paradies”, realizzato in collaborazione tra i due artisti nell’atelier di Macke.
Attraverso varie sezioni, la mostra ripercorre lo sviluppo della ricerca dei due artisti, mostrando le influenze fauviste, futuriste, cubiste e astratte, declinate in maniera personale e soggettiva, con maggiore spontaneità e immediatezza, in Macke, e secondo un approccio più riflessivo e meditato da Marc. L’esposizione riflette sul rapporto tra i due, a partire dalle origini, con i primi incontri a Sindelsdorf e Bonn, per arrivare alle discussioni teoriche sul colore e la missione del “Blaue Reiter”, fondato nel 1911 da Marc e Kandinskij, delineando un rapporto che viene indagato profondamente, fino ad analizzare anche il ruolo giocato in esso dalle mogli, Elisabeth Macke e Maria Marc. Una straordinaria occasione per approfondire il lavoro di due maestri del Novecento e uno straordinario periodo per la storia dell’arte.
August Macke und Franz Marc. Eine Künstlerfreundschaft
28 gennaio – 3 maggio 2015
Lenbachhaus Monaco