"Laives? La colpa è di Gazzini"
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SALTO: Carlo Vettori, da ex commissario di Forza Italia, come giudica il risultato di Forza Italia in questa tornata elettorale?
Carlo Vettori: A livello nazionale il partito ha ottenuto un risultato eccezionale. Il vicepremier Tajani ci ha poi visto lungo nell’accordo con l’Svp. Trovo molto positiva la conferma dell’intesa del 2019 che ha portato alla rielezione di Dorfmann e che andrà inserirsi nel Partito popolare europeo. Il risultato del partito a livello locale, con l’1,9, per cento, invece, è stato molto al di sotto della media nazionale.
Con lei commissario, però, alle Provinciali è andata piuttosto male (0,6%). Il partito ora ha preso una percentuale nettamente più alta.
Non mi nascondo dietro ad un dito. Le Provinciali sono state una vera disfatta, anche se va ricordato che metà dell'elettorato italiano non è andato alle urne. Io comunque ne ho tratto le conseguenze ed ho ritenuto di farmi da parte. Ora c’è stata una inversione di tendenza a livello nazionale, dove ci siamo posizionati al livello della Lega e dei Cinquestelle. Qui in Alto Adige invece siamo nettamente al di sotto, e credo che molto sia dovuto alle scelte sbagliate del commissario. Non solo per le Europee, per le quali ha fatto campagna con grande ritardo, pensando bastassero dei manifesti e i post sui social.
Il risultato personale del commissario Matteo Gazzini alle Europee, con 2.499 preferenze, in effetti è stato piuttosto deludente, tenendo conto che si trattava di un eurodeputato uscente.
Ribadisco il concetto. Pure io ho avuto un risultato personale deludente alle Provinciali, ma Gazzini, con i mezzi che aveva disposizione, e l’inversione ha fatto indubbiamente una brutta figura classificandosi all’ottavo posto. Alle Europee, nel comune di Laives nel quale era stato candidato sindaco ha ottenuto 109 preferenze. E nella scelta, sbagliata, di andare da soli al primo turno è riuscito ad eleggere un consigliere solo grazie al fuoriuscito da Fratelli d’Italia, Bruno Borin, che ha un suo pacchetto di voti. Gazzini è un ragazzino viziato che pensa che con i soldi può fare tutto. Non aveva un programma politico, ed ha spaccato il centrodestra per un capriccio personale, accusando l’ex commissario leghista Bosatra di averlo attaccato. Alla fine, il risultato della scelta di Gazzini, è stato che il centrodestra ha perso il sindaco di uno dei 4 comuni a maggioranza dell’Alto Adige.
Tutta colpa di Gazzini?
In prima battuta aveva detto che Claudia Furlani era un’ottima candidata, ma poi si è offeso per una cosa che gli è stata riferita e ha fatto saltare tutto, senza una motivazione politica seria. Queste cose i cittadini non le capiscono. Il suo gesto ha sicuramente disincentivato l’elettorato di centrodestra di lingua italiana ad andare alle urne. Per un vezzo.
E quindi?
A Gazzini manca l’abc della politica. Ha buttato fuori Franco Murano dalla chat di Forza italia dicendo che lo avrebbe espulso, ignorando che ci sono degli organismi interni preposti per questo tipo di decisioni. Franco Murano è l’unico eletto tra le lista di Forza Italia e iscritto storico al partito. Io mi auguro che presto Franco Murano prenda il posto di Gazzini nel ruolo di commissario. E’ l’unico legittimato a farlo. Visto l’esito elettorale nazionale è giusto che Forza Italia pensi in grande per dare il proprio contributo, assieme a Fratelli d’Italia, alla Lega e magari ad una civica, per dare alla città di Bolzano un sindaco di centrodestra nel 2025.