Environment | Il dato

Bostrico batte Vaja

In Sudtirolo sono circa 10.000 gli ettari di bosco colpiti dal bostrico, contro i 6800 abbattuti dalla tempesta Vaja; nel Nordest è quasi pareggio. Numeri in discesa per il coleottero.
Bostrico primo piano
Foto: SALTO
  • Nel Nordest, ai 38mila ettari colpiti da Vaia s’aggiungono oramai intorno ai 36mila ettari “infettati” dal bostrico dell’abete rosso. È questo il dato emerso durante il XIV Congresso della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale, tenutosi la scorsa settimana a Padova, nell’ambito di una tavola rotonda sull’epidemia di bostrico coordinata da Andrea Battisti, ordinario di entomologia forestale all’Università di Padova. A riportarlo è un articolo di Luigi Torreggiani sulla rivista online Sherwood.

  • 75-80.000 ettari colpiti nel Nordest tra Vaja e bostrico: la sintesi delle superfici di bosco interessate presentata a Padova. Foto: rivistasherwood.it
  • Rappresentanti ed esperti provenienti da Trentino, Alto Adige, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno presentato in anteprima i dati che consentono di comparare le superfici di bosco colpite dalla tempesta del 2018 — che abbatté tonnellate di abeti rossi nel cuore delle Dolomiti in particolare tra Veneto e Trentino — e quelle colpite successivamente dal coleottero. In Sudtirolo i circa 6.800 ettari colpiti da Vaia sono ormai superati dai quasi 10.000 interessati dal bostrico, lo stesso nella Provincia Autonoma di Trento (11.500 ettari Vaia, 13.400 bostrico) e in Lombardia (circa 2.400 ettari Vaia, oltre 3.400 bostrico). Con questi numeri, le superfici colpite da Vaia e dall’insetto “tipografo” sono in totale circa 75-80mila ettari.

    In Veneto e Friuli i danni di Vaia sono ancora superiori, ma secondo gli esperti i numeri del bostrico sono sottostimati: coi dati ufficiali del 2024 è probabile che l’attacco del coleottero superi per superficie la devastazione di Vaia. Le cinque amministrazioni hanno registrato numeri in discesa del bostrico riguardo al monitoraggio 2024, grazie alle abbondanti piogge primaverili.