Invecchiare sani e felici
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Nei prossimi cinque anni, per la prima volta nella storia, il numero di persone con più di 65 anni supererà quello dei bambini sotto i 5 anni. Questo fenomeno sarà particolarmente evidente nei Paesi in via di sviluppo, mentre nei Paesi industrializzati si prevede una quadruplicazione degli ultraottantenni entro il 2050.
L'aumento della longevità è una grande conquista, frutto dei progressi della medicina e del miglioramento delle condizioni di vita. Tuttavia, senza interventi mirati e urgenti, questa tendenza potrebbe trasformarsi in una sfida. Sarà necessario investire in politiche sanitarie, ricerca e assistenza agli anziani, tenendo conto del nuovo concetto di invecchiamento.
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Aspettativa di vita e aspettativa di vita in buona salute
Secondo il rapporto World Population Prospects 2022 delle Nazioni Unite, tra il 1990 e il 2020 l'aspettativa di vita globale è aumentata di oltre 8 anni, raggiungendo i 72 anni. Tuttavia, non è stato registrato un miglioramento equivalente della qualità della vita. Un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) indica che il divario tra aspettativa di vita e aspettativa di vita in buona salute è cresciuto tra il 2000 e il 2019: per gli uomini è passato da 7,3 a 8,3 anni e per le donne da 9,7 a 11 anni. Questo indica che molte persone vivono più a lungo, ma spesso con limitazioni funzionali e malattie croniche.
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Il Decennio dell'invecchiamento sano (2021-2030)
Per rispondere a queste sfide, le Nazioni Unite hanno lanciato il Decennio dell'invecchiamento sano (2021-2030), un'iniziativa globale per promuovere il benessere degli anziani e migliorare la qualità della loro vita. L'OMS definisce l'invecchiamento sano come lo sviluppo e il mantenimento delle capacità fisiche e mentali che permettono agli anziani di vivere in modo appagante.
Il programma si concentra su tre fattori: la capacità fisica e mentale dell’individuo, l’ambiente in cui vive e l’interazione tra questi due elementi. Il raggiungimento di un invecchiamento sano richiede quindi interventi sistemici nelle seguenti aree:
- Cambiare il modo di pensare all'invecchiamento: La discriminazione basata sull'età è un ostacolo diffuso, che si manifesta nell'esclusione sociale e nella mancanza di opportunità lavorative per gli anziani. L'iniziativa punta a combattere questi stereotipi e promuovere una visione positiva dell'invecchiamento. In Finlandia, ad esempio, è stato istituito un Ombudsman per gli anziani per monitorare le politiche e sensibilizzare l'opinione pubblica.
- Creare comunità a misura di anziano: Le comunità devono rispondere alle esigenze degli anziani, garantendo spazi accessibili e prevenendo l'isolamento sociale. Molte città europee hanno lanciato iniziative per migliorare la qualità della vita degli anziani, favorendo l'accessibilità e la partecipazione attiva.
- Assistenza integrata e centrata sulla persona: L’aumento della longevità ha accresciuto la domanda di assistenza sanitaria. L'OMS promuove un approccio che integri i servizi sanitari e sociali, considerando i bisogni complessivi della persona.
- Accesso all'assistenza a lungo termine: Molti anziani necessitano di cure a lungo termine, spesso fornite da familiari, in particolare donne. Tuttavia, l'assistenza informale non è sufficiente, e le risorse per l'assistenza formale scarseggiano, soprattutto nei Paesi a basso reddito.
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Le sfide future
Nonostante i progressi, rimangono numerose sfide per garantire un invecchiamento sano su scala globale. La principale è la mancanza di risorse, specialmente nei Paesi in via di sviluppo, dove entro il 2050 vivrà l'80% della popolazione anziana mondiale. È essenziale migliorare la raccolta e l'analisi dei dati sull'invecchiamento, per creare politiche efficaci e monitorare i risultati.
Il futuro dell'invecchiamento sano dipenderà dalla capacità delle società di coordinare progetti su scala globale. Solo con una collaborazione internazionale e la condivisione delle conoscenze sarà possibile affrontare le sfide e garantire una vita lunga e in buona salute agli anziani del futuro.
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La Silver Economy: un'opportunità per il futuro
In questo contesto, la Silver Economy rappresenta una grande opportunità economica. Si tratta di un settore in crescita che ruota attorno ai bisogni della popolazione anziana, creando posti di lavoro in settori come la salute, la tecnologia assistiva e il turismo senior. La Silver Economy promuove anche una partecipazione attiva degli anziani all'economia, riducendo l'isolamento sociale e migliorando il loro benessere complessivo.
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L'impegno in Alto Adige
Anche l'Alto Adige si sta preparando alle sfide dell'invecchiamento. Entro il 2050, la provincia vedrà raddoppiare la percentuale di anziani, con un significativo impatto sul sistema socio-sanitario. Attualmente, l'Alto Adige ha già un indice di invecchiamento di 131,8 anziani ogni 100 giovani.
Il sindacato in Alto Adige ha sempre posto attenzione all'invecchiamento e alla non autosufficienza. L'approvazione della Legge sull'invecchiamento attivo è un passo avanti, ma occorre ora passare all'attuazione concreta, coinvolgendo le forze sociali. Un altro strumento fondamentale è l'Assegno di Cura, introdotto nel 2008 per consentire agli anziani di rimanere nel proprio ambiente domestico. Tuttavia, alla luce delle nuove condizioni economiche e sociali nella provincia, le parti sociali con la politica stanno ridiscutendo questo strumento per adeguarlo alle nuove esigenze e garantirne la sostenibilità economica nel tempo.
In conclusione, l'invecchiamento della popolazione comporta sfide complesse, ma con un approccio coordinato e innovativo, è possibile trasformarle in opportunità sia a livello locale che globale.
Testo a cura di Adriano Baldessari