Non si parla di Green-Pass, non essendoci ancora il via libera ai vaccini anti-Covid per i bambini sotto i 12 anni (e di conseguenza alcun obbligo vaccinale). Ma intanto i militari della Stazione Carabinieri di Brunico hanno raccolto la denuncia a una donna di San Vigilio di Marebbe, con l'accusa di aver falsificato il certificato vaccinale del figlio. Il reato ipotizzato è di falso in atto pubblico. Così scrivono i Carabinieri in un comunicato: 

"L’indagine è partita con l’inizio dell’anno scolastico. La donna, mamma di un bimbo piccolo, aveva l’obbligo di presentare un certificato vaccinale alla scuola materna ove il bimbo è iscritto. La dirigente scolastica, insospettita dal documento che non appariva genuino, si è rivolta all’Azienda sanitaria. Il certificato è quindi risultato essere falso ed è finito dai carabinieri che lo hanno sottoposto a sequestro e, verificato che il bambino non aveva ricevuto i vaccini indicati del documento presentato dalla madre alla scuola, hanno denunciato la donna, una trentacinquenne pusterese, alla Procura della Repubblica di Bolzano"

Secondo i Carabinieri del capoluogo pusterese "purtroppo c’è ancora chi mette a repentaglio la vita dei propri figli e dei figli degli altri mandando a scuola i bambini senza i vaccini obbligatori. Per fortuna vi sono dirigenti scolastici presenti e attenti". Un'attenzione che però farà sicuramente discutere, su un tema sensibile che necessiterebbe un confronto decisamente più sereno. Prima di arrivare ai falsi e alle carte bollate.