Una cabinovia diretta Monte Pana-Saltria. Questo è l’esito finalmente ufficiale del gruppo di lavoro sovracomunale che nell'ultima seduta dello scorso 14 giugno aveva espresso un parere favorevole (non vincolante) riguardo alla fattibilità del contestato collegamento funiviario tra Monte Pana e l’Alpe di Siusi. A inizio aprile i Comuni di Castelrotto e Santa Cristina, con apposita delibera, avevano infatti avviato l’Arbeitsgruppe con funzione consultiva: sulla carta un processo partecipativo, “nei fatti la composizione e le modalità di lavoro sono discutibili” sostenevano gli ambientalisti, denunciando il predominio degli imprenditori funiviari, la poca trasparenza del processo e la discussione a porte chiuse.

Alla prima seduta, il 4 aprile, erano infatti presenti anche Matthias Rabanser, presidente dei gestori d’impianti di risalita dell’Alpe di Siusi, Hansi Schenk della Colderaiser Srl e Anton Silbernagl, entrambi membri del CdA della Funivia Siusi-Alpe di Siusi Spa. L'azienda di trasporti Silbernagl detiene inoltre la concessione degli autobus tra Saltria e Monte Pana. Sul tavolo c'erano sei diverse varianti del progetto di collegamento diretto Monte Pana-Saltria tutte targate Gröden-Seiseralm-Express Srl. “Viene escluso un referendum nonché ‘l’opzione zero’ di non realizzare collegamenti” sottolineava l'associazione Nosc Cunfin, presente coi propri rappresentanti ma obbligata alla massima riservatezza sulle discussioni interne.

Come raccontato da SALTO, solo l’assessore comunale di Santa Cristina Luis Stuffer pronunciò un breve statement al termine dell’ultima riunione del controverso “Arbeitsgruppe”, mentre la sindaca di Castelrotto Cristina Pallanch lasciò la sala senza rilasciare dichiarazioni al pari del suo omologo di Laion Stefan Leiter. Né Stuffer né le associazioni ambientaliste rappresentate (tra le quali Nosc Cunfin e AVS) hanno potuto rivelare quale fosse stato l’esito dell’incontro, a causa della clausola di riservatezza prevista dalle delibere comunali istitutive del “processo partecipativo”.

Le porte della sala rimasero però aperte, svelando come i 17 membri del gruppo avessero già votato a favore di un collegamento Monte Pana-Saltria: dagli studi di fattibilità e soprattutto dai flipcharts dimenticati nella sala s’intuiva infatti (come largamente prevedibile) il via libera alla cabinovia con un risultato risicato di 8 a 9.

Il gruppo di lavoro ha proceduto con due votazioni: la prima ha messo da parte il mantenimento dell’attuale collegamento con autobus, a favore di una nuova soluzione futura (ferrovia a cremagliera, cabinovia diretta o cabinovia con stazionе intermedia). Quest'ultima ha prevalso con 9 voti, mentre 8 membri hanno scelto l'opzione autobus.

Nella seconda votazione si è scelto il tipo di impianto: in 5 hanno votato a favore del collegamento via rotaia (Zahnradbahn) – tra cui i due rappresentanti del Comune di Santa Cristina – mentre 9 membri per la cabinovia diretta senza stazioni intermedie. La maggioranza del gruppo è risultata così favorevole alla cabinovia, con sole tre astensioni: quelle degli ambientalisti e del sindaco di Ortisei, Tobia Moroder. 

Stuffer, la cui famiglia è attiva nel settore turistico, annunciò poi la stesura del resoconto finale: “Il gruppo di lavoro è giunto alla conclusione in merito alla tipologia d’impianto che s’intende costruire. I due Consigli comunali avranno l'ultima parola”. Mesi dopo, con la relazione conclusiva, la popolazione dei Comuni interessati può ora esprimere pareri e osservazioni. Prima del voto definitivo di Castelrotto e Santa Cristina.