Politics | Merano

Indipendenza con pasticcio

Il Comune prima patrocina la manifestazione iatz! promossa dallo Schützenbund. I Verdi: "La maggioranza ritiri il sostegno". Pochi minuti dopo Dal Medico fa dietrofront.
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Foto: Iatz

Pezzo aggiornato alle 17.10 del 27 maggio.

 “iatz! Freiheit und Unabhängigkeit für Südtirol” (libertà e indipendenza per il Sudtirolo), la manifestazione indetta dal Südtiroler Schützenbund sabato 4 giugno ha dapprima avuto il patrocinio del Comune di Merano ma, dopo le proteste dei Verdi, la Giunta Dal Medico ha annunciato che riesaminerà la questione.

I Verdi della città sul Passirio all'ora di pranzo hanno diffuso una nota in cui si fa notare che sulla pagina dell'evento in effetti appare la scritta "Mit der Schirmherrschaft: Stadtgemeinde Meran".  Lo “sviluppo di strategie a lungo termine per far avanzare il processo di distacco dall'Italia e convincere i sudtirolesi della bontà e dei vantaggi di questo processo” fanno notare gli ambientalisti posizioni anacronistiche, antistoriche e per certi aspetti pericolose quando alimentano inutili contrapposizioni etniche, sebbene siano posizioni legittime all’interno del libero dibattito democratico”.

 

“Merano città interetnica”

 

I Verdi si dicevano stupiti che l'evento abbia il patrocinio del Comune di Merano: “Il regolamento comunale per la concessione del patrocinio riserva alla Giunta la decisione. Esso deve essere conferito in base a criteri tra i quali anche la conformità con il profilo della città. Merano si è sempre caratterizzata per la sua interetnicità, l’attuale maggioranza ha dichiarato di farne uno dei capisaldi della propria politica, non si comprende allora la concessione del patrocinio a un evento in cui questa identità cittadina e questo principio di convivenza vengono palesemente contraddetti”. Il gruppo verde cittadino si domandava infine se si tratti di una svista o di un'adesione convinta, e chiedeva alla maggioranza di "prendere le distanze da proclami e posizioni indipendentiste ritirando la concessione del patrocinio".

A strettissimo giro è arrivata la risposta del sindaco Dario Dal Medico. "La concessione del patrocinio - ha fatto sapere il primo cittadino - in prima istanza autorizzata per una manifestazione che formalmente annunciava il proposito di rivendicare il rispetto dei diritti delle minoranze, sarà naturalmente riesaminata nella prossima seduta di giunta. La scelta si impone dopo aver preso approfondita visione di alcuni contenuti presenti sui siti Internet dei richiedenti. Il Comune di Merano, come istituzione, crede infatti fermamente nella convivenza e nella validità del principio dell'autonomia. Non può pertanto appoggiare o in alcun modo sostenere, nemmeno indirettamente o implicitamente, movimenti che teorizzino il distacco dallo Stato italiano".

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Gabriele Di Luca Fri, 05/27/2022 - 17:47

Ogni tanto fa quasi tenerezza vedere queste manifestazioni, perché negarle? Anzi. È spassoso osservare una sfilata di cervelli necrotici, i quali da (quanti anni? settanta? Di più?) chiedono l'indipendenza senza avere la MINIMA IDEA di come sarebbe possibile ottenerla. Appartengono più o meno alla stessa famiglia di chi chiedesse ippopotami volanti o monaci buddisti con le ali di pipistrello. Dai che sono divertenti!

Fri, 05/27/2022 - 17:47 Permalink
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△rtim post Sat, 05/28/2022 - 09:38

Die Politik und das massive Betreiben der Liste Rösch/Grüne das Meran unbedingt zur nationalen, italienischen Kulturhauptstadt erheben zu wollen, war natürlich sehr "interethnisch", u.a.m., ebenso hier ihre Rolle Verteidigerin der "Italianität",die für sie jedenfalls stets wichtiger war als ökologisches Bewusstsein und Politik. ( https://www.salto.bz/de/article/01092020/tram-statt-tunnel-fuer-klimaki… )
Was kann man als wahrer Öko-Grüner hingegen (vgl.: https://www.brennerbasisdemokratie.eu/?page_id=183 ), anders als Post- und Salonfaschisten, gegen ein europäisches und interetnisches Treffen bzw. gegen eine Schirmherrschaft der Stadt haben?

Sat, 05/28/2022 - 09:38 Permalink
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Quo Vadis Südtirol Sat, 05/28/2022 - 17:37

Traurige Gemeinde Meran die gerade ihre eigene Geschichte so leugnet. Meran müsste ein Vorreiter sein, wenn es darum geht, sich von nationalitalienischen Fesseln zu befreien, hat sie doch mit der Italienisierung der Stadt am meisten draufgezahlt. Da kann man nur sagen, bravo der Veranstaltung Iatz!, weiter so.

Sat, 05/28/2022 - 17:37 Permalink
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△rtim post Sat, 05/28/2022 - 18:56

In reply to by Quo Vadis Südtirol

Wir kennen das in Meran. Von Öko schwurbeln, real dann aber ganz anders handeln. Ebenso stets von Vielfalt reden, dann aber selbst nicht damit umgehen zu können oder sie gar zu leben.
Wo und wann hat denn nun "lustig und ledig (frei)", Folkloristisches je zu Reflexion bzw. in der Folge gar zu Entkolonialisierung und Befreiung geführt?
Man muss schon Liste Rösch-Grüne oder ein ziemlich verwirrtes grau-weißes Zebrakostüm aus Meran sein, um nun hier Folkloristisches gar zu denunzieren.

Sat, 05/28/2022 - 18:56 Permalink