Environment | Bolzano

Dal tram ai 5 metrobus

Cinque linee invece che una: anche per Ponte Adige, Laives, San Genesio, Casanova. Obiettivo raddoppiare gli utenti Sasa. Il Comune cambia il Pums dopo il referendum.
metrobus
Foto: Comune Bz

La maggioranza che sostiene a Bolzano il sindaco Renzo Caramaschi (in cerca del bis) riprende in mano il Piano urbano della mobilità sostenibile, sospeso dopo il referendum sul tram. Al posto della linea ferrata, sonoramente bocciata dai cittadini, figura lo sviluppo del metrobus, l’autobus che scorre su corsia in parte dedicata. L’attuale linea che dalla stazione arriva Ponte Adige e approda a Caldaro in pratica quintuplica. Il progetto illustrato dall’ingegner Stefano Ciurnelli, consulente scelto per il Pums, prevede quattro linee aggiuntive rispetto all’Oltradige Express “intercomunale”: le corse che riprendono l’offerta esistente di Sasa collegheranno Ponte Adige (sul tracciato del tram), Laives, San Genesio e Casanova. Obiettivo, dare una spinta alla mobilità pubblica contando sui mezzi elettrici o a idrogeno da finanziare attraverso i fondi statali.

 

Bus ecologici, cercasi contributi

 

La strategia che andava bene per finanziare il tram torna quindi utile per la spinta alla mobilità green su gomma, senza l’infrastruttura su binario che probabilmente ha spaventato i residenti già toccati dai lavori per la corsia del metrobus in viale Druso.

Il ministero, come ricorda il consigliere Claudio Della Ratta che riassume l’esito della riunione, ha prorogato i termini al 5 ottobre 2020 relativi ai contributi alla mobilità urbana. In seguito alle richieste dell’Associazione nazionale dei Comuni-Anci, spiega il consigliere, i criteri di assegnazione che prevedono ora quali mezzi oggetto di contributo, metropolitana, tram e filobus, da febbraio comprenderanno anche i Bus rapid transit (Brt) o autobus a transito rapido, che viaggiano su corsie preferenziali apposite. Il decreto è previsto sia emesso entro il prossimo giugno e dovrebbe contenere un’altra linea di finanziamento (pari a 3 miliardi di euro a livello nazionale) per il rinnovo del materiale rotabile, che potrà essere composto da mezzi a metano, elettrici o a idrogeno.

 

 

Per la nuova rete orizzonte 2025

 

Condizione necessaria per richiedere il contributo statale, come sarebbe stato per il tram, sarà di aver adottato il Pums con le relative modifiche da parte della giunta, mentre l’ok del consiglio comunale potrebbe avvenire nella prossima consiliatura. Una volta adottato il piano, il Comune potrà richiedere il contributo per la parte infrastrutturale e la Provincia per il materiale rotabile (rivedendo in parte il piano di incremento bus Sasa, che prevede ora ibridi Euro6 non soggetti a contributo statale).

La nuova rete di trasporto da inserire nel Pums, aggiunge Della Ratta, potrebbe essere definita, finanziata, progettata e realizzata nel corso della prossima consiliatura - quindi nell’intervallo dal 2020 al 2025 -. Si baserà su un incremento ove possibile delle corsie preferenziali, un’ottimizzazione dei punti di scambio ed un aumento della frequenza delle corse su 5 linee principali. 

 

Ecco le cinque linee

 

La linea 1, denominata linea blu, correrà lungo il tracciato previsto per il tram, da Ponte Adige a Ospedale e a Bolzano stazione, e aumenterà la frequenza (del resto il tram avrebbe avuto una capienza di 220 persone, mentre quella del bus si riduce a 105 persone), passando da una corsa ogni 8 minuti prevista per il tram a una corsa ogni 5 minuti dall’ospedale. La frequenza sarà di 10 minuti da ponte Adige.

La linea 2, linea verde, che correrà da Laives a Bolzano Stazione, avrà una cadenza ogni 10 minuti da Laives e ogni 5 minuti dalla zona industriale verso il centro storico.

 

 

La linea metrobus suburbano Oltradige, denominata linea azzurra, che correrà con due tracciati alternativamente verso il centro storico o verso la zona industriale attraverso la via Resia, avrà una cadenza ogni 15 minuti verso la zona industriale ed una maggior frequenza verso il centro città, grazie anche al punto di scambio di Prati di Gries. Già ora la linea metrobus, senza le migliorie attese, ha visto un incremento dell’utilizzo pari al 36% che corrisponde ad una diminuzione di 1.400 auto entranti in città.

La linea 2B, linea gialla, correrà verso San Genesio, sostituendo in parte l’attuale linea 1 e vedrà aumentata la frequenza (ancora da definire). Il costo sarà per il 30% a carico del Comune di Bolzano in quanto linea esclusivamente urbana.

La linea 3, verde chiaro, denominata linea Casanova, riprende l’attuale linea 3 e vedrà una migliore qualità dei bus utilizzati e soprattutto un incremento della frequenza di transito (ancora da definire puntualmente).

 

Da 33.000 a 73.000 passeggeri al giorno

 

La nuova rete di trasporto pubblico su autobus, conclude il consigliere, consentirebbe di trasportare circa il doppio dei utenti (73.000 al giorno) rispetto a quelli trasportati oggi da Sasa (33.000). Ciurnelli presenterà alla maggioranza tra 20 giorni l’avanzamento del Pums per l’adozione da parte della giunta.