Prelazione a rischio bocciatura?
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Il diritto di prelazione alla società pubblica dell’Autobrennero – previsto dal bando di concessione cinquantennale dell’A22 varato dal Ministero alle Infrastrutture e Trasporti e presentato ieri a Salorno – potrebbe essere bocciato dall’Unione europea? I primi a porre la questione sono stati dalle colonne del T Quotidiano l’ex governatore del Trentino Ugo Rossi (“Siamo così sicuri che verrà concesso il diritto di prelazione?”) e Gian Antonio Benacchio, docente di diritto privato comparato dell’Università di Trento: “La prelazione è prevista dal nostro Codice degli appalti laddove c’è una finanza di progetto. Il punto, però, è se è conforme anche a livello europeo. Bruxelles non ha ancora stabilito regole precise: ci sono margini di incertezza”, ha argomentato il docente universitario sul T.
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Il testo del bando
Dal bando di gara emerge dunque che il diritto di prelazione non sarebbe automatico: “Se il promotore non risulta aggiudicatario può esercitare, entro quindici giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione, il diritto di prelazione e divenire aggiudicatario”, si legge nel testo pubblicato ieri sulla Gazzetta europea degli appalti, ma “il riconoscimento del diritto di prelazione in favore del promotore sarà confermato nella lettera di invito solo a seguito dell’acquisizione del parere favorevole dei Servizi della Commissione europea”. Non solo: “Nella domanda di partecipazione dovrà allegare, a pena d’esclusione, una dichiarazione di rinuncia di indennizzo e/o rivendicazione alcuna qualora il riconoscimento del diritto di prelazione fosse dichiarato incompatibile”. Il bando prevede infatti per la società 124 milioni di euro come indennizzo per gli investimenti realizzati e non ancora ammortizzati.
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Nel corso del video-collegamento di ieri a Salorno, alla presenza dei presidenti Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti, il ministro alle infrastrutture Matteo Salvini aveva messo le mani in avanti: “Speriamo che a Bruxelles nessuno abbia niente da eccepire, perché qualsiasi cosa venga firmata fra Trento, Bolzano, Roma, Milano, Palermo, Catania e Torino, poi ovviamente se non ha la bollinatura dei signori di Bruxelles, qualche problema potrà averlo. Però sono fiducioso”. Per Fugatti “il tema della prelazione esiste dal 2006 nel Codice degli appalti dell’Italia e la legge del novembre 2021 ha sicuramente avuto l’ok europeo. Noi ci siamo mossi dentro questo stato di diritto”. Detto questo, ha proseguito Kompatscher, il valore aggiunto del bando sarà “la gestione dell’autostrada nell’interesse dei territori”. Chiunque vincerà.
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