La maggioranza supera il banco di prova

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Anticipata da un flashmob contro una misura adottata dalla precedente Amministrazione, la prima seduta del Consiglio comunale a Bolzano - ieri, giovedì 5 giugno - è stata un primo vero banco di prova per la nuova maggioranza, composta da centrodestra e SVP.
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La sessione plenaria, a causa di un disguido tecnico, è iniziata con quasi 60 minuti di ritardo, nei quali si sono susseguiti tra i vari consiglieri calorosi saluti, abbracci e scambi di mazzi di fiori. Al consigliere PD Silvano Baratta, che siede ininterrottamente da 40 anni tra i banchi del Comune, è spettato il compito di presiedere la seduta. Votata all'unanimità dai 44 consiglieri presenti - assente solo Pietro Borgo della Civica di Andriollo - la convalida del sindaco e la sua immediata esecutività così come, tra scambi di battute, quella di tutti gli eletti in Consiglio.
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Arrivati alla convalida del consigliere Claudio Della Ratta, noto per la sua attenzione alle formalità e il suo spirito ostruzionista (in passato ha prolungato fino alle 3 di notte una seduta), dai banchi dell'opposizione (PD), si è scherzato: "Pensiamoci bene prima di votare". "Conviene fargli fare l'assessore, altrimenti sono guai", ironizza Angelo Gennaccaro di Io Sto Con Bolzano che insieme alla consigliera Anna Scarafoni (Fratelli d'Italia) ha ancora un paio di settimane per scegliere se tenere la carica comunale o quella provinciale-regionale.
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Una volta che si sono concluse le pratiche burocratiche, e il giuramento bilingue del Sindaco, in aula la parola è passata proprio a Claudio Corrarati. "Assieme all'emozione sento un grande senso di responsabilità", ha detto ieri il primo cittadino. "Ringrazio le persone che mi hanno preceduto, in particolare Renzo Caramaschi che stimo e ringrazio. Fin dal primo momento in cui ho indossato la fascia tricolore - ha continuato Corrarati - ho sentito i valori della Costituzione, di cui sarò garante". Saranno due le parole che accompagneranno il sindaco del capoluogo durante il suo mandato: l'ascolto e il rispetto. "In quest'aula siamo tutti chiamati a fare un servizio ai cittadini. Invito al 'disarmo' del linguaggio", ha concluso Corrarati.
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Appena terminato il breve discorso del neosindaco, ha preso la parola lo "sconfitto" Juri Andriollo: "Chiedo cinque minuti di sospensione della seduta". L'opposizione - in particolare centrosinitra e lista Gennaccaro - vuole arrivare pronta al primo test della maggioranza: l'elezione del Presidente del Consiglio e del suo Vice. Tra i nomi scelti dalla maggioranza: Carlo Vettori, di Fratelli d'Italia, e Johanna Ramoser, della Volkspartei. Una operazione "anomala" considerato che Ramoser sarà al 100 per cento in Giunta. E infatti, con ogni probabilità, la presidenza del Consiglio sarà temporanea.
L'opposizione, dopo una breve riunione, ha scelto di contrapporre ai due nomi quello di Silvano Baratta (PD) e di Christoph Buratti (SVP), proprio nel tentativo di spaccare la Volkspartei e, di conseguenza, la maggioranza. Tentativo fallito: neppure Buratti si è (auto)votato. "Non mi aspettavo il mio nome - ha detto Buratti -. Ora siamo da questa parte e dobbiamo attenerci alle regole della maggioranza". Entrambe le votazioni - sia per il Presidente che per la Vice - si sono concluse infatti con un netto 24 a 20. Carlo Vettori viene così eletto Presidente mentre Johanna Ramoser come Vicepresidente. "Sarò un presidente temporaneo, ma darò il massimo per mantenere l'imparzialità in queste prime sedute", ha detto Vettori che attenderà le indicazioni della maggioranza in base alla formazione della nuova Giunta. -
La maggioranza supera quindi il banco di prova. Fratelli d'Italia, Lega, Civica per Bolzano, Forza Italia e Volkspartei si mostrano compatte, riuscendo a non cadere nella trappola tesa dall'opposizione a sua volta molto unita, ma indebolita dall'assenza di un componente: il consigliere Pietro Borgo.
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Netto, però, il giudizio di Stefano Fattor (PD): "Proporre il nome di Ramoser è come prendere in giro l'aula, perchè è chiaro che la consigliera eletta con il più alto numero di preferenze in assoluto entrerà in Giunta. Non avevo mai visto la maggioranza proporre una presidenza provvisoria: è una farsa!".
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Già nella prima seduta non sono mancati quindi i tentativi di indebolire la maggioranza, e neppure forme di protesta pacifiche. L'ex presidente della circoscrizione Gries San Quirino, ora eletta in Consiglio nella lista dei Verdi, Cornelia Brugger, insieme al neoconsigliere della Sinistra Luca Di Biasio hanno esposto una piccola bandiera della comunità LGBTQIA+, in riferimento alla recente scelta del Sindaco Corrarati di non dare il patrocinio del Comune al Pride. "Abbiamo pensato che qualcuno ha difficoltà a stare vicino ad alcune bandiere. Noi no e quindi - precisa Di Biasio - abbiamo scelto di esporla".