“Rendiamo il PD un partito bilingue”
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"Perché fare un congresso quando siamo solo in diciassette tesserati in tutto l'Alto Adige? È vero: siamo ai minimi storici e malapena riusciamo a rimanere a galla. Le riunioni fatte in sole due o tre persone, negli ultimi anni, sono state innumerevoli. Questo congresso è per loro, per chi continua a credere in questo progetto. Vogliamo rinascere facendo un po' di rumore". Si apre così, con le parole della ventiduenne Silvia Pomella, il quinto congresso dei Giovani Democratici dell'Alto Adige, l'organizzazione giovanile del Partito Democratico, che nel pomeriggio di ieri - venerdì 19 dicembre - si è riunita al "Papperlapapp" a Bolzano per rilanciarsi, invitando numerosi altri giovani politici locali - dai rappresentanti della Junge Generation (SVP) a quelli di Verdi, Team K, Forza Italia, Io Sto Con Bolzano e 5 stelle -, e per eleggere il nuovo direttivo alla presenza della segretaria nazionale Virginia Libero.
A prendere la parola, dopo i saluti del segretario uscente nonché assessore comunale a Merano, Daniele Di Lucrezia, è Ivan Gufler tesserato di Lana. "'Reiseland durchgangsland niemandsland'", sono le parole scelte da noi per il titolo di questo congresso provinciale", dice Gufler. "E sono le parole - precisa - che ha scelto Norbert Conrad Kaser, giovane poeta sudtirolese morto quasi 50 anni fa, per descrivere la sua terra, l’Alto Adige/Südtirol/Sudtirolo che lui amava e detestava allo stesso tempo".
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"Vogliamo un confronto aperto, rendendo palese la cooperazione con le altre giovanili", dice un'altra giovane dem, Ilaria Gerardi. In sintesi: serve unirsi per non scomparire. E per farlo, l'organizzazione politica ha ascoltato prima i "più grandi", con una lunga esperienza alle spalle, come il senatore Luigi Spagnolli (in videocollegamento) e la politica meranese Daniela Rossi Saretto, poi i coetanei: Abdallah Chniouli (Io Sto con Bolzano), Matthias Cologna (Team K), Davide Mahmudy (Forza Italia), Zeno Oberkofler (Verdi), Jacopo Cosenza (Movimento 5 Stelle) e Anna Künig (Südtiroler Volkspartei). Al centro dei discorsi dei giovani politici locali ci sono stati l'elevato costo degli affitti e della vita in generale in Alto Adige, la salute mentale e la poca attenzione della politica nei confronti dei giovani ma, allo stesso tempo, anche una voglia di riscatto e di collaborazione che porti sempre più giovani a partecipare alla vita pubblica.
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“Serve risaldare la rete nazionale”
"Le urne sono vuote, ma le piazze sono piene". Parte da questa constatazione la visione politica di Virginia Libero, 27 anni, padovana, laureanda in giurisprudenza che lo scorso novembre è stata eletta segretaria nazionale dei Giovani Democratici. Ieri, venerdì 19 dicembre, ha fatto tappa a Bolzano in occasione del congresso della giovanile altoatesina. "Il lavoro che stiamo provando a fare non è calato dall’alto, ma nasce dal coinvolgimento diretto dei territori in cui la giovanile ha già fatto molto lavoro ma serve risaldare la rete nazionale. Siamo in una fase ancora iniziale, ma la direzione è chiara: partire dai bisogni reali dei giovani".
Foto: SALTO -
Al centro dell’analisi di Libero c'è il tema della distanza tra politica e nuove generazioni e la loro bassa partecipazione al voto. "C’è una narrazione paternalistica che descrive i giovani come disinteressati o sdraiati, ma la verità è un’altra - dice - i giovani partecipano, si mobilitano, riempiono le piazze, dall’ambiente alla Palestina, fino alle questioni di genere". Secondo la segretaria, il problema non è l’assenza di sensibilità, ma "la delusione nei confronti di partiti che spesso non parlano il linguaggio dei giovani e non affrontano i loro problemi". Per questo, durante la sua guida dei GD, "non si arriverà con soluzioni preconfezionate ma si costruiranno proposte partendo dall’ascolto. Vogliamo trasformare i giovani da oggetto di discussione a soggetti attivi del dibattito pubblico", ha detto Libero.
Tra i temi citati dalla neosegretaria: il diritto alla casa, il diritto a un lavoro dignitoso e il diritto alla salute, anche mentale. "La pandemia ha lasciato segni profondi nella nostra generazione e la salute mentale è una priorità che non può più essere ignorata". Sul lavoro le richieste sono due: "salario minimo e fine degli stage non retribuiti".
Non manca una critica al governo guidato da Giorgia Meloni: "Viviamo con il governo più a destra della storia repubblicana che continua a non ascoltare le istanze giovanili: dalla legge di bilancio ai tagli a scuola e università, fino alla gestione dei test di medicina. I membri del governo continuano a scaricare la responsabilità di ciò che non va su chi ha governato prima di loro, eppure sono lì da tre anni". -
Di fronte alla platea presente al Papperlapapp, sono stati eletti Gabriele Branco come segretario provinciale e Silvia Pomella come vicesegretaria, Ivan Gufler come responsabile alla comunicazione e Pietro Buoso come tesoriere, George Ciprian Lungu come responsabile ai rapporti esteri e Ilaria Gerardi come presidente dell’assemblea. "Non si tratta di una rottamazione ma di una ripartenza", dice il neosegretario Branco. "I giovani devono smettere di pensare al futuro e concentrarsi sul presente. Dobbiamo prenderci i nostri spazi, dobbiamo uscire da questa gabbia che è Bolzano e portare all'attenzione di tutti le problematiche non solo della città, ma anche di tutto il resto della provincia, rendendo il Partito Democratico un partito veramente bilingue", conclude Branco.
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