salto.music | Intervista

Murubutu e il rap letterario

Il filosofo-rapper l'11 settembre sarà al centro giovani TILT di Sinigo e racconterà come avvicinare i giovani al mondo della letteratura attraverso il rap. Murubutu: “Il rap e il trap vanno dietro al mercato discografico. Oggi quasi nessuno prende posizione”.
Murubutu
Foto: Uff. stampa Murubutu
  • L’11 settembre 2024 alle ore 18:30 a Sinigo presso il Centro Giovani Tilt in via Nazionale 58 spazio alla musica, alla scrittura e alla filosofia, con Murubutu e Jonathan Bazzi, per "Romanzo Hip Hop. Un viaggio nelle periferie dell'anima": un dialogo che vuole concentrarsi sul viaggio interiore di ognuno di noi, alla costante ricerca di un posto nel mondo, non solo geografico, ma soprattutto emotivo. Sarà il terzo appuntamento della Rassegna Generazioni 2024. salto.music ha intervistato Alessio Mariani, aka Murubutu.

  • salto.music: Di cosa parlerete l'11 settembre? 

    Murubutu: Solitamente a questo genere di incontri propongo una riflessione sulla relazione tra musica e letteratura. Cerco di mettere in luce i collegamenti del rap con la pedagogia e la didattica. Spesso il pubblico interviene, anche perché alle volte ci sono miei colleghi insegnanti che utilizzano i testi di brani musicali nelle proprie classi. A Sinigo ci sarà anche lo scrittore Jonathan Bazzi, che non conosco personalmente. Sarà quindi ancora più interessante parlare di letteratura e il rapporto dei giovani con questa sfera. Mi piace incontrare altri mondi. E il pubblico vedo che è sempre incuriosito da questo genere di argomenti, come il valore della musica nella didattica. 

    salto.music: Ci saranno degli intervalli musicali?

    Murubutu: Inevitabilmente durante le serate con il pubblico, o i corsi di aggiornamento che tengo per i docenti, faccio diversi riferimenti ai miei testi, e non solo. Quindi, sì, può essere che mi esibisca dal vivo.

    salto.music: Nel 2020 ha realizzato l’album "Infernvm", ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri. È stato un tentativo per avvicinare i giovani alle opere del Sommo Poeta?

    Murubutu: L’album realizzato con il mio amico Claver Gold è un’operazione di rilettura della grande opera di Dante. Volevamo dare una lettura contemporanea a personaggi simbolici. Inoltre, di "Infernvm" abbiamo anche fatto un libro a fumetti.

    Ho dedicato una canzone a Toomaj Salehi, rapper iraniano condannato all’impiccagione.

    salto.music: Lei però insegna Filosofia e Storia, come fa ad applicare queste strategie nelle sue materie?

    Murubutu: In effetti se insegnassi letteratura sarebbe tutto più semplice. Racchiudere dei concetti filosofici complessi in tre minuti di canzone è quasi impossibile. A dire il vero ci ho provato con Daimon, brano ispirato al mito platonico di Er. Però quando invece si tratta di storia è indubbiamente più semplice. Infatti ho prodotto pezzi come La notte di San Bartolomeo o La battaglia di Lepanto.

    salto.music: Ci sono tematiche di stretta attualità che le stanno a cuore e a cui vorrebbe dedicare una canzone?

    Murubutu: Ho dedicato una canzone a Toomaj Salehi, rapper iraniano condannato all’impiccagione. Ho solidarizzato molto con la sua storia e la causa che porta avanti. Purtroppo il mondo del rap e del trap non si interessa più molto di argomenti politici. Tranne alcuni casi come Tananai, Dargen D’Amico o Ghali, la maggioranza degli artisti non vuole essere divisiva, perché è troppo legata al mercato discografico, ai soldi e non vuole perdere una fetta di pubblico. C’è la percezione che ciò che è politico sia noioso, e quindi non vada trattato. Nei testi quindi non vengono affrontate più le tematiche complesse, perché sono apparentemente poco attrattive.

    salto.music: Ma lo sono davvero?

    Murubutu: No, perché la storia della musica ci dimostra come parlare di attualità sia possibile. Si pensi al cantautorato italiano ma anche a personaggi come Caparezza. È fattibile senza risultare semplicistici o retorici.

    salto.music: Cosa ne pensa della Trap?

    Murubutu: È una costola del rap. Sebbene anche il rap abbia avuto le proprie correnti più o meno impegnate politicamente, più o meno superficiali, la trap ha ereditato dal rap esclusivamente la superficialità dei testi. Poi comunque è molto influenzata, come tutti i generi di musica mainstream, da quello che accade negli Stati Uniti. Ma secondo me è evidente: la trap si muove su argomenti discutibili, perlomeno dal punto di vista didattico.

  • "L’album realizzato con il mio amico Claver Gold è un’operazione di rilettura della grande opera di Dante": Alessio "Murubutu" Mariani sull'album "Infernvm" che é uscito anche come fumetto. Foto: Luigi De Palma
  • Murubutu

    Aka Alessio Mariani, rapper, insegnante di filosofia e storia, ama mescolare scuola e musica rap. Il risultato è un nuovo sottogenere musicale: il rap didattico. Nel 2009 intraprende un progetto solista in cui l’hip hop si accompagna a testi cantautorali. È autore di cinque album "Il giovane Mariani e altri racconti" (2009), "La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane" (2011), "Gli ammutinati del Bouncin’ ovvero mirabolanti avventure di uomini e mari" (2014), "L’uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti" (2016), "Tenebra è la notte e altri racconti di buio e crepuscoli"(2019) e "Infernvm" (2020) realizzato con Claver Gold e ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri.