Buon compleanno, Gustav Mahler!
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Alle origini del suono di Mahler
Un Mahler delle origini, come lo immaginava il compositore e come lo si sarebbe potuto sentire cent’anni fa: il progetto: esce in questi giorni il primo CD del progetto Originalklang, in cui l’Orchestra della Gustav Mahler Academy diretta da Philipp von Steinaecker esegue la Nona Sinfonia di Mahler su strumenti originali. Il Cd, pubblicato dall’etichetta Alpha Classic, è la registrazione del concerto tenuto nell’agosto 2022 a Bolzano nell’ambito del Bolzano Festival Bozen.
Il risultato fu una partitura che ha il respiro di un romanzo, in cui la tecnica compositiva di Mahler raggiunge il suo apice.
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Monumento del repertorio mahleriano, la Nona Sinfonia fu composta tra il 1909 e il 1910, durante i soggiorni estivi del compositore a Dobbiaco, dove aveva affittato una grande casa: non era però lì che compose quella che Alban Berg definì “l'espressione di un amore inaudito per questa terra, del desiderio di vivere in pace con la natura e di poterla godere fino in fondo, in tutta la sua profondità, prima che giunga la morte.” Mahler lavorava nella sua casetta di composizione, una fragile edicola in legno, ai margini del bosco di abeti, immersa nella luce radente filtrata dai rami. Una sorta di eremo dove distillare gioia e dolore, sapienza di vita e malinconia, amore e morte. Il risultato fu una partitura che ha il respiro di un romanzo, in cui la tecnica compositiva di Mahler raggiunge il suo apice.
Nell’esecuzione della Gustav Mahler Academy il direttore Philipp von Steinaecker cavalca la poderosa orchestra con agilità, e la presa di suono di grande raffinatezza e trasparenza restituisce all’ascolto le molteplici pieghe della scrittura mahleriana. Nell’avvio primeggiano i fiati, le cui sfumature sono quelle che più danno la misura di quel “suono originale” la cui filosofia sta alla base dell’intero progetto discografico. La ricerca minuta del dettaglio troverà la sua dimensione ideale nel raccoglimento che può dare l’ascolto in cuffia.
La produzione discografica in uscita in questi giorni è solo la prima di una serie in cui l’orchestra intende ricreare il suono originale della Vienna del primo Novecento, attraverso lo studio delle prassi e abitudini esecutive dell’epoca e il timbro originale degli strumenti. La prima tappa di questa avventura musicale è stata possibile anche grazie alla Fondazione Centro Culturale Euregio Dobbiaco che ha messo a disposizione dell’orchestra una collezione di strumenti restaurati dell’epoca di Mahler. A questo si è aggiunto per gli archi l’utilizzo delle corde di budello.Il progetto prosegue quest’anno sempre nell’ambito del Bolzano Festival Bozen con due appuntamenti dal vivo: il 2 settembre (Chiostro dei Domenicani) un concerto di musica da camera proporrà brani composti nei due decenni a cavallo tra Otto e Novecento, tra cui una versione per orchestra d’archi del celebre quartetto di Schubert Der Tod und das Mädchen, trascritto da Gustav Mahler, la cui esecuzione sarà diretta da Sir John Eliot Gardiner, uno dei pionieri dell’approccio filologico alle prassi esecutive. Il 10 settembre (Teatro Comunale), l’Orchestra al completo sarà nuovamente diretta da Philipp von Steinaecker: in programma la Quinta Sinfonia di Mahler e il celebre Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Rachmaninov, che il compositore e virtuoso eseguì per la prima volta in tour negli Stati Uniti tra il 1909 e il 1910. Il concerto newyorchese fu diretto proprio da Gustav Mahler; a Bolzano solista sarà il pianista norvegese Leif Ove Andsnes su un pianoforte Steinway della stessa epoca e stesso modello di quello usato da Rachmaninov. Anche questo concerto verrà registrato da Alpha Classics che produrrà con la Mahler Academy Orchestra l'intero ciclo delle sinfonie di Mahler eseguite su strumenti originali.
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