Umwelt | La sentenza

Il Piano clima? Non ha valore di legge

Il Tar annulla il diniego all'apertura di una torbiera nel Comune di Laives deciso sulla base di quanto previsto nella delibera. Rohrer: "Che ne sarà delle altre prescrizioni?". Brunner: "Saranno inserite nel piano strategico".
Torbiera di Laives
Foto: Dachverband
  • Il piano clima? Le prescrizioni che contiene non hanno valore di legge. Si evince questo da una sentenza del Tar depositata a fine febbraio, che di fatto annulla il diniego ad aprire una torbiera in zona Galizia a Laives con la giustificazione che la misura era appunto prevista dal Piano ma non supportata da una nuova legge. E la Giunta cosa fa? Non presenta opposizione in quanto “gli avvocati della Provincia ci hanno detto che non avremmo alcuna possibilità di successo”, ha fatto sapere l’assessore Peter Brunner rispondendo ad una interrogazione di attualità di Madeleine Rohrer (Verdi). Probabilmente è vero. 

  • Quanto alle torbiere va ricordato che nell'agosto 2022, la Giunta provinciale aveva approvato la (prima) parte del Piano Clima con delibera numero 606 includendo una richiesta fondamentale delle associazioni ambientaliste, ovvero un esplicito divieto di estrazione della torba in Alto Adige, in quanto il suo utilizzo prevede un forte rilascio di CO2-

    Su SALTO, due anni fa, scrivemmo che il 14 dicembre 2022 era stato avviato l’iter per un progetto di estrazione di più di 22.300 metri cubi di torba nel Comune di Laives.   Il Piano Clima metterà fine all'estrazione della torba a Laives o rimarrà solo lettera morta?” si domandava l’allora direttrice del Dachverband für Natur- und Umweltschutz, che ricorda come nel nuovo; Klimaplan provinciale, al paragrafo "campo d'azione 6.12 - Pozzi di assorbimento di CO2 a lungo termine”, sia esplicitato l'intento di “non autorizzare nuove estrazioni di torba e lasciare scadere i permessi concessi”. “Questa decisione dimostrerà la vera forza del Piano Clima dell'Alto Adige”, 

    La Provincia quindi ha provveduto ad applicare quanto previsto e il 27 marzo 2023 la direttrice di ripartizione ha emesso un provvedimento diretto alla Nord Torf Srl, azienda leader nella coltivazione dei funghi champignon, intitolato Diniego della domanda per l'apertura della cava di torba da denominarsi ‘Galizia’ nel Comune di Laives”e che si rifaceva al parere della Conferenza di servizi in materia ambientale, espresso nella seduta dell’8.2.2023

    L'inciso

    La Giunta provinciale ha deciso di non fare opposizione alla sentenza del Tar per le scarse possibilità di successo. Peccato che la stessa Avvocatura, in un caso come il Twenty, pur non essendoci nessun avvocato e giurista al mondo disposto a credere in una vittoria di Palazzo Widmann, abbia fatto opposizioni su opposizioni in un numero infinito di gradi di giudizio che ancora non sono terminati. Ma in quel caso, va detto, erano (sono) in gioco centinaia di posti di lavoro creati all’interno di un edificio urbanisticamente illegittimo a causa di un gigantesco “errore” amministrativo commesso dalla stessa Provincia in coabitazione con il Comune di Bolzano e quindi la tattica dilatoria è servita finora a salvaguardarli. (la vicenda è riassunta in questo podcast). Ma tant’è.

  • L’azienda ha quindi impugnato il provvedimento e il 26 febbraio 2024 ha accolto il ricorso. Con questa motivazione: “Affiora con nitore - si legge nella sentenza -  il carattere del Piano clima quale strumento d’orientamento, volto a fornire una panoramica sullo status quo e una visione strategica, con l’individuazione di alcuni obiettivi da raggiungere con azioni “da attuare immediatamente” e tra queste quella di non assentire a nuove estrazioni di torba. Ma questa immediata cessazione per i giudici “al momento dell’emissione dell’impugnato diniego” non era “una misura immediatamente attuabile da parte dell’Amministrazione in diretta applicazione delle previsioni del Piano clima, non fosse altro per la vigenza, in quel momento, di una norma di legge, l’art. 2 della L.P. n. 7/2003 appunto, superiore al Piano nella gerarchia delle fonti del diritto e che, di contro, ammetteva l’estrazione della torba”. Insomma: quanto previsto nel Piano clima, non ha di fatto potuto modificare quanto era previsto in una legge di 20 anni prima.  La previsione per legge è arrivata solo con l’art. 2, comma 3, della L.P. n. 19/2023, secondo cui “non sono ammesse nuove domande per la coltivazione di torba”. I giudici quindi non hanno che potuto accogliere il ricorso in quanto la domanda della Norf era antecedente alla nuova legge. 

    La Giunta quindi ieri (7 maggio) ha deciso – sembra correttamente – di non fare opposizione alla sentenza del Tar, e quindi ora che succede? Brunner in consiglio ha detto che il progetto in questione è stato sottoposto (FRASE CORRETTA su richiesta dello stesso Brunner) alla Conferenza dei Servizi Ambientali per una nuova valutazione nell'aprile 2024, ma è stato rinviato su richiesta dell'Ufficio Pianificazione Paesaggistica per la necessità di ulteriori verifiche tecniche. L'amministrazione provinciale non ha voluto anticipare la decisione della conferenza dei servizi. Alla domanda di Rohrer "che cosa ne sarà delle altre misure come il divieto di uso dei sistemi di riscaldamento a combustibili fossili", Brunner ha replicato che diversi obiettivi saranno inseriti nel Piano Strategico (ex Lerop) che, a differenza del piano clima, avrà valore di legge in accordo con gli Stakeholder e il Consiglio dei cittadini sul clima. "Si tratta dunque dell'ennesimo rinvio", commenta Rohrer. 

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Markus Zwerger Mi., 08.05.2024 - 11:15

Das schmerzt. Wollte vor einiger Zeit schon einen Artikel zu den anderen beiden Torfgruben in Leifers verfassen, zumal ich mich beim zuständigen Amt darüber informierte, wie lange die noch betrieben werden dürfen (innerhalb dieses Jahres sollen beide geschlossen werden). In der heutigen Zeit auch noch diese CO2-Senken weiterhin zu zerstören ist für mich fernab jeden Verständnisses.(Torf aus anderen Ländern importieren ist selbstverständlich keine bessere Lösung. Torf muss in der Erde bleiben!)
Dem Klimaplan war ich wirklich dankbar, dass er sicherzustellen schien, mindestens einen Bruchteil unserer Aufgabe zu erledigen.Da fand ich es auch nicht mehr ganz so schlimm, dass in den letzten Wochen scheinbar umso regere Tätigkeit bei der Grube an der Nordeinfahrt von Leifers zu beobachten war. Nach der scheinbar blinden Zerstörung von wertvollen Lebensräumen (vor Jahren der Pfattner Auwald für den SafetyPark, vor wenigen Jahren die Verlängerung des Flughafens, die die Wechselkröte verdrängte, die geplante Rodung des Auwaldes in Brixen, des Altenburger Waldes fürs Speicherbecken, die Erweiterung der Schottergrube in Tramin, die Bobbahn, ... um nur einige zu nennen) nun aber die nächste Hiobsbotschaft. Dabei wissen wir eigentlich um den Wert von Torf als Kohlenstoffsenke: "Laut Naturschutzbund findet sich in einem Hektar Moor mit einer 15 Zentimeter dicken Torfschicht in etwa so viel Kohlenstoff wie in einem hundertjährigen Wald auf gleicher Fläche."(https://www.tagesschau.de/wissen/klima/moore-klimaschutz-103.html#:~:te….)

Aber unserer heutigen Gesellschaft scheint das Überleben der nächsten Generationen oder das Hinterlassen eines Bruchteiles des Erbes unserer Vorfahren gleichgültig.
Sehenden Auges in den Abgrund.
Gesegnet jene, die das nicht mehr erleben müssen (obwohl mitschuldig).

Mi., 08.05.2024 - 11:15 Permalink
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Franz Pattis Do., 09.05.2024 - 12:13

Antwort auf von Markus Zwerger

Danke Herr Zwerger dass Sie auch den stark bedrohten Brixner Auwald erwähnt haben!
Es stimmt einem wirklich sehr sehr traurig wenn man mitansehen muss, wie die Gier unserer Wirtschaft die letzten Naturlebensräume zerstört.
Im Falle dieses Urteils des Verwaltungsgerichts TAR zum Torfabbau in Leifers frage ich mich allerdings, wieso nicht die im Frühjahr 2022 adjournierten Artikel 9 bzw. 42 der italienischen Verfassung zum Tragen gekommen sind? Bekanntlich ist damit der Umweltschutz in die wichtigste Gesetzgebung des Staates eingefügt worden. Und der Artikel 42 sagt ganz klar: die private Wirtschaft darf sich frei entwickeln, aber nicht zum Schaden der Umwelt!! Und bei diesem nun doch genehmigten Torfabbau in Leifers ist dies eindeutig der Fall, weil große Mengen von klimaschädlichem Kohlendioxid ungehindert in die Atmosphäre aufsteigen und somit zur Klimaerwärmung beiträgt!
Daher wäre es mehr als empfehlenswert im Falle dieses nun doch vom TAR genehmigten Leiferer Torfabbaues vor den Staatsrat in Rom zu ziehen. Bin zwar kein Anwalt denke aber dass die Erfolgsaussichten sicher gut wären?!
Apropo Landesrat Brunner: dieser hat natürlich null Interesse den Landesklimaplan zu „verteidigen“ da er ein totaler Lobbyist der Wirtschaft ist….
Der mittlerweile auch als Betonierer bezeichnete ehemalige Brixner Bürgermeister gilt auch als starker Befürworter der Rodung des Auwaldes im Süden der Bischofsstadt für ein Industriegebäude der Firma Progress. Brunner war daher auch mit von der Partie als im Juli des Vorjahres das neueste Projekt vorgestellt wurde, siehe auch letztes Foto der Presseaussendung des Unternehmerverbandes:
https://www.madeinbz.info/win-win-fur-wirtschaft-und-umwelt/

Do., 09.05.2024 - 12:13 Permalink
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Franz Pattis Do., 09.05.2024 - 13:56

Antwort auf von Herta Abram

Danke Frau Abram für Ihren sehr interessanten Kommentar! Habe den Artikel des Internetlinks genau gelesen und folgende Passage betreffend den Hambacher Forst hat mir besonders gefallen: „die Ak­ti­vis­t:in­nen schützen dieses Eigentum der Natur stellvertretend, indem sie diesen Wald vor Abholzung schützen, weil dadurch die Speicherfähigkeiten der Natur geschützt werden“.
Genauso ist der Fall auch beim Brixner Auwald gelagert weil ein wertvoller
Kohlenstoffspeicher für immer zerstört wird! Da nützt es auch rein gar nichts, wenn die Befürworter dieser Rodung immer wieder mit ihren Ausgleichsmassnahmen daherkommen, denn diese wurden nämlich schon längst als ein totales Greenwashing entlarvt……
https://salto.bz/en/article/08092022/greenwashing-made-brixen
Apropo kürzlich war auf „Salto“ auch ein interessanter Beitrag des Brixners Alex Putzer zu den Rechten der Natur zu lesen…..
https://salto.bz/de/article/26032024/fuer-fluss-und-wald

Do., 09.05.2024 - 13:56 Permalink