A Merano una Svp pigliatutto
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Nella formazione della Giunta meranese che sarà votata in consiglio stasera (10 giugno) un dato politico salta subito all’occhio: l’Svp di Katharina Zeller, che ha ottenuto poco meno del 30% dei voti, ottiene una solidissima maggioranza assoluta in Giunta, con quattro voti su sette (si tenga conto inoltre che nelle trattive di questo tipo il ruolo di sindaca vale due assessorati). Non solo: fatto 100 il peso specifico complessivo delle deleghe, la Stella alpina meranese si “pappa” abbondantemente oltre l’80% della torta. Nerio Zaccaria, che ha deciso di tradire il patto fatto con le altre civiche di restare uniti, sarà vicesindaco e avrà il bilancio, che è sì il portafoglio della città, ma chi lo ha in mano avrà il compito di tenere semplicemente i conti in ordine, mica di decidere "dove mettere i soldini", quello lo farà esclusivamente mamma-Svp. Ad Antonella Costanzo dovrebbero andare le classiche scuola e cultura (italiana) ma anche ambiente-energia (delega rilevante), mentre Daniele Di Lucrezia otterrebbe un assessorato che più leggero non si può: Stato civile, informatica, giovani (quest’ultima delega in condivisione con Costanzo). Tutto il resto lo fagociterebbe il partito con il 30% dei consensi: al quotidiano Alto Adige Zeller ha detto che si terrà urbanistica, scuola e grandi opere e poi darà all’ex Südtiroler Freiheit ed esponente della lobby dei contadini Christoph Mitterhofer niente meno che i lavori pubblici, all’Arbeitnehmer Stefan Frötscher, che siede in Giunta da 15 anni (prima con Rösch quindi con Dal Medico) il sociale, e all’albergatrice Barbara Hölzl non solo l’economia, che comprende naturalmente il turismo, ma pure una competenza strategica come la mobilità.
Certo, nell’evolversi degli eventi è stata decisiva la scelta dei Verdi di lasciare libertà di voto al ballottaggio. Se si fossero schierati per Zeller difficilmente ora la sindaca avrebbe potuto lasciarli fuori, ma la realtà è che gli ambientalisti meranesi sono divisi tra “impossibilisti” che vedono Katharina come il fumo negli occhi e “possibilisti” che avrebbero accettato una collaborazione. Va però osservato che l’Svp meranese in questo frangente, di fatto, supera in voracità quella bolzanina, abituata ad incidere per il 50,01% avendo il 16% dei consensi. Perché a Bolzano il partito di raccolta riesce a imporsi sempre sulle scelte importanti ma sul resto un minimo di trattativa è costretto a farla, mente ora in riva al Passirio una volta che la Fraktion cittadina avrà deciso, praticamente su qualsiasi argomento, chi si potrà opporre e con quali numeri?
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Tra annunci e realtà
Resta comunque un mistero come una sindaca che vuole dare un’impronta progressista alla città, oltre a premiare con deleghe pesanti esponenti Svp delle due lobby più potenti (contadini e turismo), abbia lasciato fuori la Civica per Merano (ex area Cavagna) storicamente di centrosinistra. Il riequilibrio etnico per cui si è reso “indispensabile” il coinvolgimento di Alleanza per Merano, che è una forza nettamente di centrodestra con parecchi esponenti di destra, vista l’enorme sproporzione nel peso delle deleghe sembra dunque una favoletta, anche se il giovane Della Zuanna dovesse assumere à la presidenza del consiglio. Forse Zaccaria, per avere i voti dei suoi, sa già di poter fare il pieno negli incarichi di sottogoverno? Occorrerà qualche tempo per capirlo.
In questo momento Zeller è così forte che potrà essere un soggetto di primissimo piano della Stella alpina nelle Provinciali del 2028
Gli annunci di Zeller nelle ultime settimane sembravano lasciar intendere che volesse farsi promotrice di dinamiche politiche utili a spostare l’asse politico del proprio partito verso il centrosinistra anche in vista delle Provinciali del 2028. L’unico “segnale” in linea con i propositi dei mesi scorsi è forse l’assegnazione della delega ad ambiente ed energia a Costanzo ma nei fatti, anche per le titubanze e la riluttanza dei Verdi meranesi, si è andati esattamente nella direzione opposta. La cosa certa, comunque, è che in questo momento Zeller è così forte che potrà essere un soggetto di primissimo piano della Stella alpina nel 2028.
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Critiche da sinistra e Verdi
L’andamento della trattativa ha deluso una parte dell’elettorato progressista meranese. “Mi sforzo – ha scritto su Facebook David Augscheller, storico esponente della sinistra - ma non riesco a intravedere un minimo di novità nella nuova maggioranza nel Consiglio di Merano. Tutto previsto. Forse anche i battibecchi su tricolore, inni e medaglioni. Una giunta che sa di vecchio. Come è sempre stato, anche a questo giro l'SVP si arroga il diritto di rappresentanza dei "tedeschi" (ma non doveva aprirsi agli italiani?), Alleanza X Merano, civica di destra-centro, rappresenterà gli "italiani", per cui rimaniamo all'interno delle logiche etniche. L'apertura al centrosinistra, ripetuta come un mantra negli ultimi mesi, era evidentemente uno slogan vuoto. Anche se i numeri ci sarebbero stati, per arrivare a una maggioranza politica di centrosinistra, si è preferito mantenere la logica etnica. E così ci ritroviamo una giunta con una sindaca che a parole dichiarava di voler governare con il centrosinistra (e in parte, è stata votata anche per questo), che nei fatti farà un'alleanza con il destra-centro. Era tutto scritto sin dall'inizio”.
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Allo sfogo di Augscheller ha replicato direttamente Antonella Costanzo, esponente di Merano coraggiosa. “La nostra presenza e quella e del Partito Democratico all’interno della maggioranza rappresenta, per la prima volta dopo anni, un effettivo spostamento dell’equilibrio verso il centrosinistra. Non è una forzatura: sono due forze che, per natura, cultura politica e programma, appartengono a un campo progressista e che oggi siedono nella coalizione di governo. Non è solo una questione di nomi o simboli, ma di contenuti. Il programma presentato dalla sindaca, su cui si sta lavorando per costruire una visione comune, è stato pensato proprio in questa direzione: con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale, alla cultura come ponte e non barriera, a una città più equa e inclusiva. La decisione di affidare deleghe chiave come ambiente e cultura a esponenti di area centrosinistra è un segnale concreto, non simbolico, della direzione politica che si intende prendere”.
“La realpolitik a volte impone compromessi”
“La realpolitik – continua Costanzo - a volte impone compromessi, e lo ammetto senza difficoltà: ne conosco bene il peso e spesso ne subisco anch’io i limiti. Ma proprio per questo credo sia importante rimanere onesti nei confronti della città, e soprattutto rispettare il mandato elettorale. Il voto ha parlato, e il compito di chi è stato scelto per governare è quello di trovare sintesi, costruire ponti, e cercare soluzioni. A volte queste soluzioni non coincidono perfettamente con le nostre aspettative ideali, ma questo non significa che non siano frutto di una visione, né che non abbiano un orizzonte politico chiaro. E soprattutto, la sindaca rappresenterà tutti, italiani e tedeschi, così come da tutti è stata votata. È proprio questo il senso più profondo del suo mandato, che non si lascia ingabbiare da appartenenze etniche ma guarda a una Merano più coesa, moderna e giusta”. Rivolta ai Verdi Costanzo infine afferma: “Chi ha scelto di restare all’opposizione, per quanto legittimo, ha anche il dovere di spiegare perché e per cosa intende fare opposizione. È un esercizio di trasparenza e responsabilità verso la cittadinanza, che – al di là delle appartenenze – merita rispetto e verità”.
Una lettura che i Verdi di Merano nei fatti respingono. “Prendiamo atto – si legge in una nota - che la sindaca Zeller formerà una coalizione con la lista civica di destra Alleanza per Merano, guidata da Nerio Zaccaria. Con la nomina di Zaccaria a vicesindaco, questa lista acquisisce un peso rilevante nella nuova giunta comunale. La Lista Civica Verdi di Merano non è stata inclusa nella squadra di governo, nonostante la ripetuta disponibilità alla collaborazione, e annuncia un’opposizione costruttiva- Nonostante le ripetute dichiarazioni in campagna elettorale in favore di una coalizione di centrosinistra, la sindaca Zeller ha optato per un’alleanza di centrodestra. Per i Verdi non si tratta di una sorpresa – il calcolo politico di privilegiare il potere rispetto ai contenuti era apparso evidente nelle ultime settimane”.
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Avevo scritto prima del ballottaggio che comunque sarebbe andata sarà stato colpa dei Verdi. Lei stesso non manca di confermare questo mio pronostico scaricando su di loro (parte? del-) la colpa per la precaria situazione in cui si ritrova il centrosinistra ("per le titubanze e la riluttanza dei Verdi meranesi, si è andati esattamente nella direzione opposta"). I Verdi hanno cercato di tenere unita l'alleanza dei 5 partiti che hanno sostenuto il Ceresara per portandoli insieme alle trattative con la SVP. In blocco si sarebbe potuto ottenere ben maggior peso non (solo) di membri in Giunta quanto di indirizzo politico mettendo la Volkspartei davanti alla scelta fra una vera amministrazione di centrosinistra e la continuazione di un governo con entrambe le civiche. Rompendo le righe Team K, PD, 5 Stelle e sottomettendosi incondizionatamente al volere della SVP hanno regalato a Zeller un'opzione molto più comoda: usare i Verdi come piano B da sventolare in faccia a Zaccaria per abbassarne il prezzo.
Alla Sig.a Costanzo che si rivolge ai Verdi affermando che “chi ha scelto di restare all’opposizione ... ha anche il dovere di spiegare perché e per cosa intende fare opposizione" mi preme di ricordare che non sono stati i Verdi ad aver scelto di restare all'opposizione (come nemmeno la Civica), ma bensì é stata Zeller a non accogliere la loro offerta di collaborazione.
Approposito di Civica: Lei, Sig. Gobbato, si duole del fatto che ad essa sia stata preferita Alleanza ma nel disegno strategico della SVP non poteva essere diversamente. I 3 consiglieri della civica non sarebbero bastati a formare una maggioranza senza i Verdi. Ecco che l'aver puntato da mesi a una coalizione con Zaccaria fa trasparire due cose:
- il tam tam di Zeller per un governo cittadino di centro-sinistra era dovuto alla stessa strategia di Kompatscher alle ultime provinciali: farsi votare da chi abbocca all'esca del "centrosinistra" per poi governare con la destra;
- l'intento di Zeller era sin dall'inizio quello di tener fuori i Verdi (proprio ciò che Costanzo, la sua mano destra, ora rimprovera ad essi) in quanto ...
a) sono scomodi perché indisposti ad anteporre un qualsiasi interesse privato a quello collettivo;
b) il potere dal lato tedesco va concentrato esclusivamente nelle mani della SVP.
Da quella parte non si tollera concorrenza politica, si tratti del Team K a Bolzano o in provincia o dei Verdi a Merano.
Antwort auf Gentile Sig. Gobbato, nel… von Martin Daniel
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Wer die Meraner Verhältnisse…
Wer die Meraner Verhältnisse kennt, erkennt die bekannten Muster wieder. Man kennt es bereits aus der Vergangenheit unter Rösch und seine Einflüsterin. Die "Verdi" haben immer gern hoch gepokert.
2025 haben sie damit nun neuerlich verloren. Dabei ist Zeller bekanntermaßen den "Verdi" ja sehr zugeneigt. Sie hätte auch eine "Verdi"-Kandidatin sein können.
Insofern kann man den obigen Artikel als das nehmen, was er auch ist: eine gesinnungsgeleitete Erzählung. Verlieren mit Stil will offenbar aber auch gelernt sein.
Die "Verdi" hatten vor der Wahl den Ausschluss der Zaccaria-Liste zur Bedingung für eine Wahlempfehlung Zellers und eine Zusammenarbeit gemacht. Nach der Stichwahl positionierte sich diese Liste in den Koalitionsverhandlungen ähnlich gegenüber den "Verdi".
Welche reale Alternative hatte Zeller bei all diesen parteipolitischen Spielchen, wo es einmal mehr wenig um bürgerzentrierte Inhalte, Konzepte ging, als um Interessen.
Konnte es sich Zeller und die SVP Meran da überhaupt leisten, auf diese it. Liste zu verzichten?
Man vergisst zudem, ohne die "Civiche"-Listen wäre die SVP nach der letzten Wahl in der Opposition gelandet — das, was damals Liste Rösch/"Verdi" unbedingt wollten.
Denn wie beim letzten Mal, alle wollen vor allem eines, an die Macht, was ja legitim ist. Man vergisst dabei nur, dass eine Regierungskoaltion auch handlungsfähig sein muss. Und nicht zu vergessen: Es braucht auch eine starke Opposition im Wettbewerb von Konzepten, die zudem genau kontrolliert, insbesondere in Meran. Da braucht es nun "Verdi".
Das hat uns die Erfahrung bislang bestätigt.
Das ist zentral für ein funktionierendes Gemeinwohl.
Wie üblich dummes SVP…
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