Gesellschaft | Editoria

Il Dolomiten cala sotto le 30 mila copie

Pubblicati i dati di marzo 2025 sulla diffusione della stampa in Italia. Per la prima volta nella storia, il "Tagblatt der Südtiroler" si ferma a 29.586 tra carta e digitale. Continua il trend negativo anche del quotidiano Alto Adige.
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Foto: pexels/pixabay
  • Cala la diffusione del più antico e diffuso quotidiano in lingua tedesca del Sudtirolo. A mostrarlo è l'ultima pubblicazione di Accertamenti Diffusione Stampa (ADS) che certifica a campione i numeri della diffusione dei giornali in Italia. Nel mese di marzo 2025, per la prima volta nella storia, la media giornaliera delle copie diffuse dal quotidiano Dolomiten non supera quota 30mila, fermandosi a 29.586 tra edizione cartacea e digitale. Il giornale edito dal gruppo Athesia - che dall'ottobre 2016 possiede anche il quotidiano Alto Adige e Il Nuovo Trentino e dal luglio 2018 anche l'Adige e Radio Dolomiti - 15 anni fa si aggirava ancora sulle 50 mila copie. Come per il resto dei giornali cartacei italiani, ora anche il "Tagblatt der Südtiroler" soffre la crisi dell'editoria.

  • I dati ADS (Accertamenti Diffusione Stampa): si registra un calo nella diffusione dei quotidiani Alto Adige e Dolomiten. Quest'ultimo, per la prima volta, a marzo di quest'anno non ha raggiunto le 30 mila copie diffuse tra carta e digitale. Foto: Dalla Serra/SALTO
  • Il risultato totale della "diffusione" - come evidenzia il Post nella propria newsletter Charlie - è un dato che aggrega le copie dei giornali che raggiungono i lettori in modi molto diversi, grossomodo divisibili in categorie come le copie pagate o scontate o gratuite, quelle vendute singolarmente o in abbonamento, le copie cartacee o digitali e quelle acquisite da singoli lettori o da enti terzi, come aziende o organizzazioni in quantità maggiori. A cosa servono questi dati, oltre che ad avere una fotografia della situazione editoriale? "Il totale di questi numeri di diversa natura - ricorda ancora il Post - dà delle cifre complessive di valore un po' grossolano, e usate soprattutto come promozione presso gli inserzionisti pubblicitari".

    Difficile però pensare che il trend negativo delle copie diffuse della Dolomiten possa danneggiare di molto il giornale stesso che da anni gode del contributo pubblico diretto. Il Dolomiten infatti è un giornale espressione di minoranze linguistiche e per questo, ad esempio, nel 2023 (ultimo dato disponibile), ha ricevuto un contributo pari a 6.176.996,03 euro. Ogni anno il giornale edito da Athesia si conferma essere la testata che riceve il contributo statale più corposo in Italia.

  • L'Alto Adige sulle 7 mila copie

    Ad aver subito un calo maggiore nella diffusione di copie è il "cugino" italiano della Dolomiten, l'Alto Adige. I dati certificati del quotidiano in lingua italiana, già di proprietà del gruppo GEDI, fino a qualche anno fa erano aggregati a quelli delle edizioni locali del Trentino e del Corriere delle Alpi di Belluno. Plausibilmente è questa una delle principali motivazioni che sta dietro alla "crisi" del numero di copie diffuse negli ultimi 10 anni. La media giornaliera delle copie dell'Alto Adige – ora edito da S.I.E. S.p.A. – ormai da qualche mese s'è stabilizzata sopra quota 7 mila: nel 2010 superava le 30mila. A marzo di quest'anno il dato fotografato s'attesta a 7.260 tra copie cartacee e digitali.

  • Il cambio di direzione

    Nel giro di un anno, tra inizio 2024 e inizio 2025, entrambe le testate del Gruppo Athesia hanno cambiato i propri caporedattori. L'anno scorso, dopo 13 anni alla guida della testata italiana, il giornalista Alberto Faustini ha lasciato il posto al collega Mirco Marchiodi. Parallelamente, a inizio 2025 Elmar Pichler Rolle è diventato caporedattore della Dolomiten, sostituendo Toni Ebner che dirigeva la testata ininterrottamente da 30 anni.