Vaccinazioni, restano i premi ai medici di base
La richiesta formulata alla giunta consisteva nella revoca dei premi previsti ai medici di base affinché questi ultimi contribuissero a una maggiore copertura vaccinale influenzale. Andreas Pöder (BürgerUnion) firmatario della mozione ha spiegato che l’amministrazione provinciale, al fine di far aumentare le vaccinazioni antinfluenzali dal 36% al 45%, ha stanziato 289.000 euro da destinare ai medici di base sotto forma di premi, ritenendo che sarebbe più utile un’ampia opera di informazione e sensibilizzazione su vantaggi e rischi dei vaccini stessi. La copertura attuale è molto elevata, ha aggiunto Pöder, ragione in più per non incentivare questa attività di convincimento dei medici.
Nelle file della Svp Maria Hochgruber Kuenzer ha definito “incomprensibile” che un medico di base, ovvero il medico di fiducia, riceva dei premi per convincere i suoi pazienti, dei quali dovrebbe rispettare le singole esigenze. Anche secondo la consigliera sarebbe più opportuno procedere con una campagna di sensibilizzazione sul tema. Sulla stessa linea Elena Artioli (Team Autonomie) la quale ha sottolineato che la vaccinazione deve essere una libera scelta. La possibilità di un premio introduce un conflitto di interessi per il medico, ha evidenziato Myriam Atz Tammerle dei Südtiroler Freiheit. Favorevole alla mozione anche Walter Blaas dei Freiheitlichen, il quale avanza il dubbio che la lobby dell’industria farmaceutica cerchi di portare avanti i suoi interessi e non quelli dei pazienti. La somma dei premi, ha osservato in sintonia coi colleghi Blaas, potrebbe essere utilizzata per una campagna informativa. Brigitte Foppa, consigliera del Gruppo verde, ha ritenuto che i premi fossero una “ingerenza preoccupante” nell’attività di un medico, e che la scelta vada lasciata alle famiglie, soprattutto in una provincia come quella di Bolzano dove c’è grande sensibilità sulle questioni di salute.
L’altolà è arrivato, tuttavia, dall’assessora Martha Stocker che ha riconosciuto la necessità di investire di più nella prevenzione, facendo notare che l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), così come il Ministero della Salute, interpretano questa misura proprio come una misura preventiva. Si mira a una copertura vaccinale del 75% anche se la percentuale auspicata dall’OMS, ha chiosato Stocker, è del 95%. Il sistema dei premi - ha continuato l’assessora - c’è in molti settori, e non bisogna dimenticare che l’influenza porta a 40mila decessi l’anno: non si tratta quindi di mettere i medici in conflitto di interesse, ma di dare un riconoscimento per l’attività informativa e i vaccini che eseguono, che è una prestazione aggiuntiva. La somma prevista è di 290.000 euro, e sarà corrisposta solo se si raggiunge l’obiettivo di copertura vaccinale antinfluenzale, che attualmente è al 36,6%. La disponibilità di tale premio, ha ribattuto Pöder, mette in dubbio l’oggettività del medico nel rapporto col paziente. “Quasi 300.000 euro di premi per i medici per consigliare il vaccino influenzale. Da non credersi!”, ha dichiarato Foppa. La mozione è stata infine respinta con 13 voti a favore e 17 contrari.