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2024 fuga da Bressanone

Negli ultimi anni 10 medici hanno lasciato il reparto di Urologia dell'ospedale brissinese. Ora si è dimesso anche il primario Aigner. Messner: ne abbiamo sostituiti 7. Pure Ivana Gutweniger lascia Anestesia.
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Foto: Azienda Sanitaria
  • Herms, Signorello, Conti, Lista, Maltagliati, Rosini, Rani, Bayer, Grunser … Non è la formazione di una squadra di calcio letta da un telecronista, ma la lista approssimativa dei medici che se ne sono andati dal reparto di Urologia di Bressanone (tre dei quali nell’ultimo anno) a partire dal 2018. Un altro andrà via a breve, a Merano, e un altro ancora si è dimesso ed è tornato provvisoriamente con un contratto d’opera. E’ notizia di questi giorni (ne ha scritto Tageszeitung, riportando un’interrogazione di Franz Ploner del Team K all’assessore Hubert Messner) che pure il primario del reparto Michael Aigner abbia rassegnato le proprie dimissioni. Il suo incarico, tra quelli messi a rischio dalla sentenza della Consulta che ha demolito le procedura di nomina decise dall’allora direttore generale, Florian Zerzer, era stato prorogato a maggio 2024 in attesa del bando di concorso. Con lui lascia l’incarico pure la moglie, Ivana Gutweniger, primaria di Anestesia e medicina intensiva, che è succeduta a Franz Ploner nel 2019. In entrambi i casi la scelta non sarebbe dettata dalla necessità di bandire un concorso pubblico. 

    La direzione dell’Azienda sanitaria affida la replica ad una breve nota. Eccola: “Con rammarico, l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha confermato le dimissioni della Primaria del Reparto di Anestesia e Terapia intensiva nonché del Primario del Reparto di Urologia dell’Ospedale di Bressanone. Dopo Ivana Magdalena Gutwenger, Primaria del Reparto di Anestesia e Terapia intensiva dell’Ospedale di Bressanone, anche Michael Aigner, Primario di Urologia nello stesso nosocomio, ha rassegnato le proprie dimissioni. La Direzione dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige si rammarica profondamente del fatto che due eccellenti medici e dirigenti lascino volontariamente l’ente. Si tratta indubbiamente di una grave perdita sia per il Comprensorio sanitario di Bressanone che per l’intera Azienda sanitaria. Tuttavia, l’assistenza di alta qualità e la continuità delle cure per tutti i/le pazienti sono sempre garantite. I rispettivi sostituti assumeranno ora la direzione dei reparti. I primariati vacanti saranno occupati al più presto. I concorsi per la direzione del Reparto di Anestesia e Terapia intensiva e quello per il Reparto di Urologia sono già stati banditi”.

    Quanto alla fuga in particolare da Urologia, Messner a propria volta spiega: “Dal 2017 fino al 2024 (7 anni) si sono dimessi effettivamente 10 medici. Uno di questi è stato poi nuovamente riassunto. Vorrei sottolineare che questi medici per i più svariati motivi hanno lasciato il reparto nell’arco di 7 anni. Però vorrei anche sottolineare che nello stesso periodo sono stati assunti 7 medici, per cui il salo negativo è di -2 medici”. 

    Di fatto, però, è piuttosto curioso che la situazione ad Urologia di Bressanone sia complicata da parecchi anni. Nel gennaio 2018 era stata chiamata a guidare il reparto di urologia dell’ospedale di Bressanone la 45enne Orietta Dalpiaz, ma fin da subito, sarebbero sorte incomprensioni con i medici del reparto “con conseguenti riflessi sui pazienti”.  Definita dai colleghi “tosta e volenterosa” pare avesse fatto capire di voler far crescere il reparto con collaborazioni esterne e tutoring e questo ai colleghi non piaceva. La guerra interna l’aveva poi indotta a lasciare l’incarico dopo 5 mesi. L’anno precedente, nel 2017, il reparto di urologia di Bressanone aveva salutato Lukas Lusuardi, bolzanino, andato poi a Salzburg.