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Aiutare le donne a superare le barriere

È lo scopo di uno studio condotto dalla ricercatrice Tatiana Somià. In un'intervista a SALTO racconta di che cosa si tratta.
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Il progetto WOentrecompMEN
Foto: (c) unibz
  • SALTO: Dottoressa Somià, vuole presentarsi brevemente?

    Somià: Buongiorno, mi chiamo Tatiana Somià, ho conseguito un dottorato di ricerca congiunto in Ingegneria Gestionale, presso l'Università degli Studi di Padova, e un dottorato in Management e Risorse Umane presso l'ISCTE-Business School di Lisbona. Dopo aver conseguito il dottorato ho vinto una prestigiosa borsa di ricerca dell'Unione Europea che mira a promuovere la ricerca d’eccellenza. La borsa di ricerca Marie Skłodowska-Curie Global mi ha permesso di condurre una ricerca a livello internazionale sulle competenze imprenditoriali, intervistando più di 60 imprenditori americani e italiani, uomini e donne, confrontando le competenze utilizzate per superare le barriere imprenditoriali incontrate.

  • ll suo progetto di ricerca si intitola “WOentrecompMEN: A comparative Study of Italy-USA on male and female entrepreneurship through the EntreComp Framework”. Ci può raccontare brevemente la sua ricerca?

    Il progetto di ricerca WOentrecompMEN ha l’obiettivo di aiutare le donne imprenditrici, e aspiranti tali, a superare le barriere all’imprenditorialità che incontrano, attraverso lo sviluppo delle loro competenze imprenditoriali. L'imprenditoria femminile in Europa è considerata una fonte di crescita economica poco sfruttata: solo il 30% delle imprese appartengono a donne imprenditrici, nonostante le donne rappresentino il 52% della popolazione europea (WeGate Summit, 2021). Aiutandole le donne a superare le barriere che incontrano nell’avvio e nello sviluppo delle iniziative imprenditoriali è possibile migliorare significativamente le prospettive economiche e il benessere sociale dell'Europa.

  • Quali sono le maggiori barriere che le donne che vogliono diventare imprenditrici devono affrontare?

    Dalla ricerca condotta è emerso che le donne imprenditrici, a prescindere dalla loro nazionalità, affrontano maggiori barriere di natura socioculturale, derivanti dai pregiudizi e dagli stereotipi di genere. In Italia, indipendentemente dal genere, gli imprenditori devono confrontarsi con maggiori barriere di natura politico/istituzionale connesse con una la maggiore burocratizzazione del sistema economico/amministrativo, soprattutto se confrontate con un paese che promuove fortemente l’imprenditorialità come gli Stati Uniti. Le barriere all'imprenditorialità inoltre cambiano nel tempo, anche in risposta a fenomeni esogeni complessi e in qualche modo imprevedibili come la pandemia di Covid-19 o la guerra russo-ucraina. 

  • Per le donne dell’Alto Adige queste sfide sono diverse? Come influiscono le peculiarità della nostra regione sull’imprenditoria femminile?

    Anche le imprenditrici altoatesine intervistate, che ringrazio e che per una questione di tutela della privacy non posso nominare, hanno evidenziato delle forti barriere a livello burocratico. In particolare, hanno evidenziato le difficoltà e i ritardi del sistema amministrativo nel gestire la digitalizzazione dei processi connessi alla creazione e allo sviluppo delle attività imprenditoriali. Per superare queste ed altri ostacoli le imprenditrici intervistate hanno utilizzato molto spesso la loro capacità di networking. Partecipando a network di donne imprenditrici, formali o informali, sono riuscite ad avere una rete di supporto estremamente utile per la condivisione di informazioni e la crescita reciproca. 

  • La ricercatrice Dr.ssa Tatiana Somià Foto: (c) privato
  • Dalla sua ricerca, quali competenze si sono rivelate particolarmente utili per le donne imprenditrici per superare le barriere che hanno incontrato? 

    Dalla ricerca condotta è emerso che le donne imprenditrici adottano strategie basate sulle competenze parzialmente diverse rispetto agli uomini, evidenziando l’importanza dell’apprendimento continuo. In particolare, utilizzano spesso la loro capacità di imparare dagli altri come tattica chiave, potenziata dalle loro abilità di gestione delle relazioni e di networking

  • Quale consiglio darebbe a una donna che sta valutando se diventare imprenditrice o meno?

    Vorrei concludere con le parole di una imprenditrice intervistata, che introduce una metafora: “Quando si trovano sul trampolino della piscina gli uomini tendono a buttarsi troppo presto mentre le donne esitano di più, proprio quando è il momento di saltare. Si trovano in una specie di purgatorio e a volte non riescono a fare il salto finale al momento giusto. Ma quando si tuffano, sono bravissime a nuotare”.

    È importante che le donne credano di più in sé stesse, utilizzino le loro capacità di gestire relazioni costruttive, costruiscano una rete valida di supporto che possa aiutarle a crescere. 

    Per poi saltare… senza paura!

  • Articolo di Jenny Cazzola

  • Per sapere di più sul progetto WOentrecompMEN

    Per maggiori informazioni sulla ricerca condotta si può visitare il sito web del progetto: https://mariecurie.projects.unibz.it.