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Silver economy

Per affrontare la tematica dell’invecchiamento e il cambio invitabile della società le due assemblee Spi di Bolzano e Mantova hanno organizzato un simposio.
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Simposio
Foto: Simposio
  • Nei giorni scorsi si è tenuto a Mantova il seminario “Silver economy: una nuova cultura dell’invecchiamento” con il presidente dell’Alta scuola Spi nazionale Fulvio Fammoni, il segretario nazionale Spi Stefano Landini, la presidente Auser Lombardia Fulvia Colombini, l'assessore welfare al Comune di Mantova Andrea Caprini e la segretaria regionale Spi Mantova Federica Trapletti.

    La popolazione, infatti, sta invecchiando e, tra qualche anno, gli anziani rappresenteranno il 30% della popolazione. Se da un lato si vive più a lungo, dall’altro si vive anche in condizioni di salute migliori. Ciò implica che anche la società è destinata a cambiare inevitabilmente.

    Di fronte a questo scenario, è inopportuno continuare a relegare un terzo della popolazione al ruolo di semplici fruitori di prestazioni sociali, come pensioni e servizi sanitari. Questa è la premessa che ha spinto il sindacato dei pensionati di Bolzano e Mantova a organizzare il simposio.

    Il sindacato ritiene altresì fuori luogo ipotizzare future catastrofi per la società e per l’economia causate dallo sviluppo demografico.

    Il futuro dipende dalle scelte politiche fatte oggi e non dall’invecchiamento o dal calo delle nascite.

    Prevedere cosa sarà il mondo tra 50 anni proiettando il presente sul futuro è impossibile, o almeno un grande azzardo. Non esistono evidenze scientifiche del legame diretto tra economia e sviluppo demografico.

    Tuttavia, anche il sindacato deve riflettere su questa evoluzione.

    Sebbene sia necessario affrontare i problemi sociali legati all’avanzare dell’età, è fondamentale ampliare la visione e rivedere il ruolo degli anziani nella società in una luce nuova.

    Oggi, il mondo degli anziani non è solo rappresentato da pensioni minime, salute precaria, non autosufficienza e residenze sanitarie assistenziali. 

    Molti pensionati sono ancora in buona salute e desiderano partecipare attivamente alla vita sociale e alle opportunità che essa offre. Infatti, molti sono coinvolti nel volontariato, partecipano ad attività culturali, viaggiano, si prendono cura della propria salute attraverso il wellness e spesso assistono i figli nella gestione della famiglia e dei nipoti.

    A tal fine, si chiede di implementare finalmente le indicazioni della Commissione europea sull’invecchiamento attivo, di cui la silver economy è una parte importante.



    Gli anziani rappresentano un segmento economicamente interessante se vengono offerti loro servizi essenziali come la salute adeguati alla loro età e opportunità di svago, di benessere e di cultura.

    Già oggi, questo genera un incremento del PIL nazionale ed europeo e occupa attualmente circa 1,6 milioni di persone.

    La silver economy potrà in futuro incentivare anche la ricerca e l’innovazione, investendo in tecnologie digitali che possono semplificare la vita degli anziani, come la telemedicina, la gestione della casa e la sorveglianza a distanza.

    Le due assemblee hanno impegnato le Segreterie a proseguire sul solco avviato nel seminario.

    Affermano inoltre la volontà comune di continuare lo scambio di idee e progetti di interesse comune.

    A Bolzano è in programma un’iniziativa sulle pensioni il 29 novembre, con la partecipazione della Segretaria generale dello SPI, Tanja Scacchetti.

    Su questi temi lo SPI ha proclamato una settimana di mobilitazione dal 28 al 31 ottobre, con iniziative in ogni Regione che avranno al centro parole d’ordine e richieste che sono a tutti gli effetti parte essenziale della iniziativa confederale della CGIL: tutela del potere di acquisto dei pensionati, risposte sulla sanità, non autosufficienza e fisco che garantiscono equità, universalità e redistribuzione a favore del lavoratori, pensionati e pensionate oltre alle nuove generazioni.

    Alfred Ebner

  • Foto: Alfred Ebner