Wirtschaft | Il contratto

Dipendenti provinciali, dalla giunta 125 milioni

Da luglio l’aumento e a maggio 2017 altri 40 euro. Soddisfatto Renzler (Arbeitnehmer): “Dopo 7 anni di vacche magre finalmente ci siamo”.

Lavorano alacremente, sindacati e giunta provinciale, sulla trattativa in merito al nuovo contratto dei dipendenti provinciali che dovrebbe entrare in vigore per il prossimo triennio. L’esecutivo ha fissato ieri (21 giugno) alcuni criteri che gli stessi sindacati dovranno valutare in un incontro previsto nei prossimi giorni. Era già stato concordato, va ricordato, un aumento in busta paga di 40 euro lordi, a partire dal 1 luglio 2016, e di ulteriori 40 euro dal 1 maggio 2017. “Le trattative proseguono – ha detto l’assessora Waltraud Deeg – finora sono stati fatti dei passi avanti e l’obiettivo è quello di definire in tempi brevi il nuovo accordo. Siamo d'accordo con la proposta dei sindacati su una distribuzione uniforme dei fondi tra tutti i dipendenti, senza distinzione in base a classificazioni e livelli funzionali sarebbe tuttavia auspicabile una ripartizione dei fondi che tenga più conto di quei livelli funzionali che più di altri soffrono dalla perdita di reddito”.

Complessivamente per l’aumento degli importi degli stipendi nel triennio 2016-18, la Provincia stanzierà complessivamente un importo di 125 milioni di euro. In quanto al nuovo contratto dei dipendenti è previsto l'aumento del contributo del datore di lavoro al fondo di previdenza complementare dell’1% a partire dal 1° gennaio 2017. Verrà inoltre istituito un fondo sanitario integrativo per i dipendenti pubblici dal 1° gennaio 2018, come già previsto a livello nazionale. “Siamo convinti di aver trovato una buona soluzione per i nostri dipendenti – ha dichiarato il presidente Arno Kompatscher -  compatibilmente con le restrizioni imposte dal patto di stabilità”.

Il nuovo contratto collettivo per il periodo 2016-18 riguarda quasi 40.000 dipendenti pubblici, tra amministrazione provinciale, personale della formazione professionale, della sanità e i dipendenti degli enti pubblici come Comuni, comunità comprensoriali e case di riposo. “Dopo sette anni di vacche magre i salari aumentano di 80 euro lordi”, ha commentato con soddisfazione Helmuth Renzler, leader degli Arbeitnehmer (Svp) elogiando il lavoro intrapreso dai sindacati. “L’esecutivo ha dimostrato di prendere in seria considerazione le preoccupazioni dei lavoratori, ora il settore privato deve fare la sua parte”, ha concluso Renzler ricordando che molto ancora si può fare riguardo invece l’edilizia agevolata.