Frauenmarsch
Foto: Frauenmarsch
Gesellschaft | kalašnikov&valeriana

Frauen*marsch, Donne* in marcia!

Sabato 5 ottobre, contro lo sconforto: manifestare e trovare la forza collettiva per continuare la lotta per un mondo più giusto e meno fascista.
  • In occasione della Marcia delle donne* 2023 sono state formulate 5 richieste politiche di rivendicazioni realisticamente attuabili, urgenti e misurabili. Finora nessuna delle richieste è stata realizzata. Linktr.ee/frauenmarsch_donneinmarcia

    A volte mi prende lo scoramento, lo sconforto. Come innumerevoli altre femministe, da anni sto impegnando tempo, risorse, passione e competenze nella lotta per un mondo dove tuttə possano vivere libere e autodeterminate. E lo faccio nella lotta contro la violenza maschile sulle donne. Nella lotta al patriarcato. Eppure, pare sempre di fare un passo avanti, forse due e poi di essere buttate indietro di due passi, a volte anche tre. 

    Come lo noto? Per ogni donna che decide di uscire da una situazione di violenza spunta un maschilista in posizione di potere che nega l’evidente esistenza del patriarcato. Per ogni misura in direzione di una società meno discriminante ci sono almeno altrettante misure mirate a tenere le donne al proprio posto (subordinato). Per ogni indicazione o normativa che punti al rafforzamento delle donne, c’è da qualche parte il taglio di fondi che andrebbero proprio in quella direzione. In questo momento storico assistiamo ad un vero e proprio attacco ai diritti faticosamente conquistati e dati per scontati negli ultimi anni. La netta virata a destra nella nostra Provincia, in Italia, in Europa e nel mondo comporta il rafforzamento di posizioni conservatrici, reazionarie e, diciamolo, fasciste. In questi mesi abbiamo osservato il rafforzamento e l’establishment politico di movimenti impegnati nel contrasto all’autodeterminazione della donna sul loro corpo, nel contrasto a educazione emotiva e sessuale nelle scuole come prevenzione alla violenza di genere, nel contrasto alla militanza politica che contraddistingue l’attivismo per i diritti civili. E questi sono solo alcuni esempi di una lunga lista.

    Personalmente tendo all’ottimismo, ma oggi prevalgono e si alternano frustrazione, paura e rabbia. Sono sensazioni e emozioni che possono paralizzare, sì, far morire qualsiasi impeto di mobilizzazione. Il femminismo però, e questo è il bello, mi ha insegnato a raccogliere la rabbia che provo, a incanalarla e usarla come motore per il cambiamento che desidero. Ecco perché sabato 5 ottobre parteciperò a Frauen*marsch-Donne* in marcia. Sarò lì per manifestare assieme a molte altre persone contro la prevaricazione, lo sfruttamento e la violenza sulle donne* a causa del loro genere o della loro identità di genere. Occuperemo lo spazio pubblico con i nostri corpi e lo faremo insieme, perché da questa collettività traiamo la forza per andare oltre allo scoramento e alla frustrazione. Ne traiamo la forza per continuare la lotta per un mondo più giusto e meno fascista.

    Vi aspetto sabato 5 ottobre alle ore 11 in Piazza Tribunale a Bolzano.