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Sinigo sempre più con i piedi nell'acqua

Le abbondanti piogge degli ultimi mesi hanno reso critica come mai prima la situazione della falda nel quartiere meranese. Zampieri: "Il Comune non ha più scuse".
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Foto: R. Scala
  • Piove che dio la manda ormai da tre mesi con pause sì e no di qualche giorno, e i disagi si registrano alternativamente in varie zone del territorio provinciale. C’è però un luogo in cui si è sicuri che le abbondanti precipitazioni creeranno sempre allagamenti di scantinati e appezzamenti di campagna: parliamo ovviamente di Sinigo, il quartiere alla periferia sud di Merano nel quale l’opera di bonifica effettuata durante il Ventennio, a partire dagli anni Ottanta è stata incautamente smantellata da amministrazioni pubbliche e agricoltori per lasciare spazio a palazzoni e aumentare il numero di filari di mele. Il risultato è che Sinigo – per parafrasare il titolo di un bel libro di Paolo Valente – è ciclicamente con i piedi nell’acqua. E dopo gli ultimi mesi di piogge – come mostra l’immagine di apertura - si trovano in questa situazione anche i cittadini residenti nell’unica zona di via Fermi che finora era stata risparmiata.

  • Misure di emergenza: L'acqua nelle cantine di via Fermi a Merano Foto: R. Scala

    Va ribadito: la situazione è eccezionale. Qualche cifra: “La prima metà del 2024 è la più piovosa nella maggior parte del territorio altoatesino da quando sono iniziate le misurazioni. Continua la serie di mesi con precipitazioni elevate. Giugno è stato un mese particolarmente umido, con circa il 30 per cento di pioggia in più rispetto al solito in tutto l'Alto Adige", ha spiegato qualche giorno fa il meteorologo Dieter Peterlin. Ancora peggio il mese di maggio, quando è caduta più del doppio della pioggia rispetto alla media a lungo termine; per Merano si parla di una quantità di precipitazioni compresa tra 170 e 180 litri per metro quadro. Il primo aprile 2024 pubblicammo questo articolo relativo alle settimane precedenti. 

    Ciò detto, ora che a marzo 2024, dopo circa un anno e mezzo di indagini la sostituta procuratrice Federica Iovene ha chiesto l’archiviazione del fascicolo aperto alla fine del 2022 a carico di ignoti per l’inchiesta sulla “falda” di Sinigo, il Comune sembra non avere più motivazioni per l’immobilismo che ha portato finora a realizzare un solo intervento, la risistemazione dell’ormai celebre “ponte Corridoni” venduto inizialmente come “possibilmente risolutivo”. In realtà, come si vede da questa foto, non ha risolto praticamente nulla. 

  • Ponte Corridoni: Cemento fresco di realizzazione, ma acqua e detriti arrivano a pochi centimetri Foto: F. Nicolini
  • “Già la scusa era assurda prima, ma ora che la Procura ha chiesto l'archiviazione del procedimento, l'amministrazione Dal Medico non ha più giustificazioni per il suo immobilismo. E che ci si nasconda dietro a possibili misure della Corte dei conti lascia ancora più perplessi. Qui si devono fare degli interventi per sanare politiche disastrose dei decenni scorsi. Cosa mai potrebbe accadere all’amministrazione di oggi?”.

  • Foto: P. Zampieri

"Könnten die zu warmen Seeen + Meere + damit auch die warme Luft darüber, die Ursache sein," dass die deswegen viel zu häufigen Warmluft-Wasserdampf-Blasen, in den Bereich in den Bereich der Höhenwinde/Jetstreams (12.00Meter) empor schießen + "dort die Niederschlags-verteilenden Höhenwinde erheblich stören?"
Die viel zu häufigen punktuellen Starkregen mit bis über 200 mm führen zu diesem Verdacht.

Di., 02.07.2024 - 06:10 Permalink