Gesellschaft | Rassegna stampa

Le montagne crollano, l’Iva s’impenna

La frana di una parete di roccia nelle Dolomiti di Cortina D’Ampezzo, l’aumento dell’Iva e la discussione sul ruolo di Bolzano, questi i titoli principali dei quotidiani di oggi

Die Berge bröckeln, le montagne si sbriciolano. Questa l’apertura del quotidiano Dolomiten. Nella zona di Cortina D’Ampezzo, esattamente dalla cima del Ciadin del Laudo, nel gruppo del Sorapiss, è infatti franata una parete di roccia. 3000 metri cubi di roccia che, staccandosi, fortunatamente non hanno provocato vittime, ma comunque destato preoccupazione per lo stato di salute del patrimonio Unesco. Gli esperti, però, tendono a tranquillizzare. Secondo il geologo Gabriele Scarascia – intervistato dall’Alto Adige – “crolli di questo tipo sono abbastanza normali nelle Dolomiti, e la causa sarebbe l’oscillazione della temperatura. Le continue escursioni termiche che avvengono dal giorno alla notte, infatti, fanno espandere e contrarre la roccia, fino a provocarne la rottura”. E un altro geologo, Konrad Messner, sentito dal Corriere dell’Alto Adige, aggiunge: “Ci sono alcune zone monitorate stabilmente, ma non è possibile dire se e quali zone siano più o meno a rischio crollo, e soprattutto non direi che le Dolomiti sono più a rischio di altre zone come per esempio quella di Parcines in Val Venosta, dove anche nei giorni scorsi si sono verificate frane”.

L’altra notizia a ricevere grande rilievo è l’aumento dell’Iva, passata ieri dal 21 al 22%. La Tageszeitung parla di “Iva-Schock” e riporta una tabella che quantifica l’entità degli aumenti per alcuni prodotti. In generale si parla di un aumento medio del 4%. Che all’anno significherebbe circa 300 euro in più nel bilancio annuo delle famiglie.

La politica, infine, è presenta nel titolo principale del Corriere dell’Alto Adige: “Più dialogo con Bolzano”. A parlare è Arno Kompatscher, intervistato nell’ambito di un confronto che il quotidiano ha allestito tra diversi esponenti politici per parlare proprio del ruolo del capoluogo e dei suoi rapporti, spesso non facili, con il resto della provincia.