Troppo tardi per avere dubbi
Proseguono le prese di posizione in merito all’opportunità o meno di dare il via entro il 2017 al mega progetto di riqualificazione dell’Areale Ferroviario.
Oggi a prendere la parola è stato il Landeshauptmann Arno Kompatscher che, commentando le scaramucce tra il sindaco di Bolzano Caramaschi e il suo vice Baur, ha detto che in realtà “entrambi hanno buoni argomenti”. Kompatscher ha velatamente criticato i commercianti altoatesini (“disposti concedere il lavoro sporco agli investitori stranieri ma poi desiderosi di avere loro tutti i vantaggi”).
Kompatscher ha anche ironicamente invitato sindaco e vicesindaco di Bolzano a parlare di più tra loro attorno ad un tavolo anziché dialogare attraverso la stampa.
Nel dibattito questa mattina si è anche inserito il presidente di CNA-SHV Claudio Corrarati, perorando la causa del sindaco di Bolzano e ricordando che “la città ha sete di investimenti, necessari per la vera ripresa economica”.
Anche Corrarati ha quindi punzecchiato i commercianti bolzanini (“Ma non dovevamo dare spazio all’economia del domani con le collaborazioni pubblico-privato?”), ricordando che la società dell’Areale è stata creata 10 anni fa e che ora a suo avviso non è più possibile sollevare il problema del sistema di finanziamento della grande opera.
Corrarati quindi rilancia, ricordando che “le piccole imprese locali attendono da dieci anni grandi investimenti a Bolzano che portino occasioni di lavoro e nuove aree per insediare le attività produttive e di servizio”.
Quello che intravvede il presidente di CNA è quindi il pericolo che “fermandosi ora il progetto muoia a causa dell’indecisionismo”, il male che secondo Corrarati “ha caratterizzato le precedenti amministrazioni comunali di Bolzano”.
Corrarati quindi si dice convinto che l’amministrazione pubblica “non può certo ora caricarsi di costi ulteriori che ricadrebbero su cittadini e imprese, come i 250 milioni di euro necessari a spostare i binari ferroviari”. Ma che invece “un intervento del valore complessivo di un miliardo di euro deve fondarsi su investitori affidabili che possano dare supporto all’intervento pubblico”.
“Se ci sono cordate locali capaci di sostenere un impegno così oneroso ben vengano”, aggiunge però il presidente dell’associazione di categoria degli artigiani. Rilevando come questa “sarebbe la dimostrazione che la crisi in questa provincia non ha prodotto gravi danni”.
Concludendo la sua presa di posizione Corrarati ribadisce quindi come la regia “debba rimanere in mano pubblica, in carico al Comune e alla Provincia di Bolzano”. “Per evitare speculazioni e la costruzione di cattedrali nel deserto, fonte di ricchezza per chi le realizza ma non per la città”, aggiunge il capo di CNA.