10 buone notizie per te dall'ambiente
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10 buone notizie per te dall'ambiente
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Siamo sempre più abituati a sentire solo cattive notizie sull’ambiente e i cambiamenti climatici e questo ci rende meno ottimisti per il futuro. La situazione è certamente critica, ma è bene ricordarsi, che in questo anno, che si è appena concluso, sono successe anche tante cose buone.
Vogliamo, quindi, raccontarvi cosa è avvenuto di positivo per rispolverare un po’ di speranza e fiducia verso un futuro più sostenibile.
Ecco la nostra lista di alcuni avvenimenti positivi avvenuti nel 2023:
1 - Un trattato salverà gli oceani. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha approvato il primo trattato internazionale a protezione delle acque oltre i confini nazionali, che riguardano i due terzi degli oceani del pianeta. Parliamo di un accordo internazionale per la conservazione della biodiversità marina e la salvaguardia del 30% degli oceani del mondo. Nello specifico, il trattato permetterà la creazione di zone marine protette e libere da attività umane distruttive, come la pesca o le attività di esplorazione e ricerca, per dare ai mari del pianeta la possibilità di riprendersi e prosperare.
2 - In Amazzonia il tasso di deforestazione è calato del 22,3% in un anno. Si tratta di dati ufficiali dell'Istituto brasiliano di ricerche spaziali (Inpe), sulla base di indagini satellitari. Il ministero dell'Ambiente sottolinea, inoltre, che da gennaio a luglio è stato registrato un incremento del 104% delle denunce di infrazioni contro la flora dell'Amazzonia, accompagnato da un incremento dei sequestri (+61%), degli embarghi (+31%) e della distruzione di attrezzature (+41%) dei minatori clandestini (garimpeiros). Non siamo ancora arrivati ad uno stop definitivo, ma a una marcata inversione di tendenza che fa ben sperare.
3 - Galapagos: scoperte due nuove barriere coralline incontaminate. Un gruppo di ricercatori ha scoperto nel mare delle isole Galapagos due nuove barriere coralline incontaminate con l’ausilio di un robot sottomarino. Data la profondità in cui sono localizzate (370 e 420 metri), le due barriere coralline sono essenzialmente incontaminate a differenza di quelle che si trovano in molte altre parti degli oceani del mondo e presentano una ricca diversità di specie di coralli duri che le rendono preziose dal punto di vista scientifico e della biodiversità.
4 - L’Unione Europea ha detto basta all’invio di rifiuti plastici verso i paesi che non fanno parte dell’OCSE. L’UE ha deciso di bloccare del tutto l’export di rifiuti di plastica verso lo spazio non OCSE, a prescindere dagli standard garantiti dai paesi beneficiari. E ha dato un giro di vite sui criteri per inviare all’estero altre tipologie di rifiuti, pericolosi e non. Tra cui l’obbligo di applicare la procedura di notifica e autorizzazione preventiva scritta, e un monitoraggio della conformità dei rifiuti più attento.
5 - L’aria in Europa è sempre più pulita e migliora la salute delle persone. il numero di decessi causati dall’inquinamento da particelle sottili nell’UE si è quasi dimezzato negli ultimi 10-15 anni. Ciò significa che l’Europa è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del “Piano d’azione per l’inquinamento zero” della Comunità europea, inteso a ridurre del 55 % tali morti premature entro il 2030, rispetto al 2005.
6 - Ecuador: stop a nuovi pozzi petroliferi. Nel parco Yasuní, una delle zone nella foresta amazzonica con più biodiversità al mondo, non verranno più effettuate estrazioni di petrolio. A stabilirlo è il referendum popolare tenutosi ad agosto in Ecuador e promosso dal gruppo ambientalista Yasunidos. Una decisione che ha visto oltre il 58% dei cittadini dell’Ecuador a favore dell’iniziativa, rappresentando un esempio positivo di democrazia diretta.
7 - Il buco dell’ozono ha i decenni contati. Grazie agli sforzi globali e coordinati per limitarne le cause (in particolare il Protocollo di Montréal entrato in vigore nel 1989), il buco dello strato di ozono, la parte dell’atmosfera che assorbe le radiazioni ultraviolette, si sta riducendo e si rimarginerà entro pochi decenni. Lo attesta il rapporto “Scientific Assessment of Ozone Depletion” delle Nazioni Unite, sottolineando che il risultato positivo ha a che fare con le misure messe in atto per la riduzione delle sostanze chimiche dannose, come i clorofluorocarburi che si trovano comunemente in bombolette spray, frigoriferi, isolanti in schiuma e condizionatori.
8 - Nuovi standard di emissione di CO2 per i mezzi pesanti. La Commissione europea si è posta l’obiettivo di arrivare a emissioni zero per i nuovi autobus urbani a partire dal 2030 e di tagliare entro il 2040 del 90% le emissioni dei nuovi camion. I nuovi obiettivi aiuteranno a rendere meno inquinante il settore dei trasporti. Grazie ai livelli più severi di emissioni questo segmento del settore del trasporto su strada contribuirà alla transizione verso una mobilità pulita e agli obiettivi dell'UE in materia di clima e inquinamento zero.
9 - L’ONU ha approvato una Risoluzione sull’economia sociale riconoscendone il contributo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile. Con questa risoluzione, l’Assemblea generale incoraggia gli Stati membri a promuovere e attuare strategie, politiche e programmi per il sostegno e il potenziamento dell’economia sociale e solidale sia sul piano normativo che culturale. Una conferma, che senza economia sociale non ci può essere sviluppo sostenibile.
10 - Calcio: dal 2030 addio ai campi con materiale sintetico. Secondo la Commissione Europea i fili d'erba che formano i terreni di gioco sintetici sarebbero una minaccia per la salute degli sportivi e per quella del pianeta: composti in polietilene o polipropilene rilasciano nell'aria un certo quantitativo di microplastiche contribuendo all’inquinamento ambientale e arrecando danno alla salute dei giocatori. Per questo motivo ha messo al bando l’utilizzo di campi sintetici, prevedendo che entro il 2030 vengano dismessi tutti quelli esistenti. Anche il calcio deve fare la sua parte verso la tutela del pianeta e dell’esistenza della razza umana.