Schael: "basta demonizzazioni"
Thomas Schael è „assolutamente intenzionato“ a mantenere il suo ruolo di direttore generale dell'Azienda sanitaria e anzi sta preparando il trasferimento della sua famiglia a Bolzano. Le polemiche nate intorno alla riforma sanitaria altoatesina indicano che „c'è l'esigenza di discutere, e le discussioni hanno bisogno di tempo“, ha detto Schael stamani ai microfoni di Rai Südtirol. In merito alle critiche sul suo stile nell'affrontare la riforma, Schael ha dichiarato: „Il vecchio direttore generale Andreas Fabi era considerato troppo debole, e a me si rimprovera di essere troppo forte. Viene da chiedersi se il sistema sanitario altoatesino si lascerà mai riformare.“
Ultimamente anche il presidente Arno Kompatscher e l'assessora provinciale alla sanità Martha Stocker, pur apprezzandone la professionalità, avevano apertamente lamentato la carenza di carica umana e la scarsa abilità a dialogare del direttore generale. Queste dichiarazioni si aggiungono alle aspre critiche che le categorie professionali coinvolte nella riforma gli muovono da mesi, tanto che c'è già chi parla di una possibile uscita di scena del manager tedesco. „E' impossibile fare una riforma sulla quale siano tutti d'accordo“, è stata la replica di Schael. „ Spostando anche solo una leva in questo sistema così complesso, si muovono milioni di euro.“ E non bisogna dimenticare, ha aggiunto, che „in questo sistema c'è gente che ha dei privilegi da perdere“, mentre „il direttore generale ha il compito di agire nell'interesse del bene comune.“ "E' ora di smetterla con le demonizzazioni e confrontarsi con la realità."