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Uno scoglio invalicabile?

Con ogni probabilità i comuni di Bolzano e Merano dovranno tornare a votare sulla fusione tra SEL e AEW. Un bel rischio viste le attuali maggioranze precarie.

Il nuovo passaggio in consiglio comunale si rende necessario a causa di nuove prescrizioni introdotte dall’autority antitrust. In particolare la fusione è ora vincolata alla dismissione del 30% del ramo gas e la chiusura del procedimento per elusione fiscale che ha coinvolto SEL in merito all’operazione Hydropower. E tali elementi vanno obbligatoriamente integrati nell’accordo. 

Si tratta di una bella tegola in testa per le giunte comunali di Bolzano e Merano che, lo ricordiamo, sono legate con filo doppio al sostegno dei Verdi, da sempre i più critici nei confronti della fusione. Se a Bolzano la questione rischia di essere la goccia che fa traboccare il vaso, a Merano la situazione potrebbe invece precipitare visto che nella città del Passirio la forza politica dei Verdi è stata capace di eleggere il sindaco Rösch e dare un segno molto forte nella compagine di governo comunale. 

Ricordiamo che contro l’operazione in origine si erano espressi, oltre ai Verdi, anche M5S, buona parte della sinistra ed anche una parte della destra di lingua tedesca. In merito a Merano ha fatto sentire la sua voce anche la Civica di Balzarini e Casolari, rimasta scottata dal mancato ingresso in giunta. I due consiglieri comunali ed ex assessori in particolare hanno presentato un’interrogazione relativa alla nascita della nuova società ST Fibernet (collegata con la nuova società derivata dalla fusione SEL AEW) che in futuro si occuperà di fibra ottica.