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Energia per 40.000 bolzanini

Teleriscaldamento, ok all’ultima estensione della rete a Gries. Walcher: “Useremo tutto il calore dell’inceneritore”. Il sindaco: “Un altro passo per l’ambiente”.
Termovalorizzatore, inceneritore, Bolzano
Foto: Comune Bz

Al termine dei lavori, che inizieranno tra un anno e mezzo, salirà a 40.000 il totale dei bolzanini serviti nella propria abitazione dalla rete di teleriscaldamento, il sistema che manda in soffitta le caldaie condominiali e il gas metano per farle funzionare. “Così potremo utilizzare tutto il calore prodotto dal termovalorizzatore, mentre ora una parte si disperde nell’aria” spiega il vicesindaco Luis Walcher, precisando che il Comune ha solo dato l’ok al progetto di Alperia mentre l’opera e la relativa spesa competono alla società di servizi. “Facciamo un altro passo contro l’inquinamento” aggiunge il sindaco Renzo Caramaschi. 

 

Il progetto avanza

 

Quello compiuto dall’esecutivo cittadino è un passaggio amministrativo. Sindaco e assessori hanno dato via libera all’ultimo dei sette progetti presentati dal gruppo per la realizzazione degli impianti di teleriscaldamento sotto le strade di Bolzano. “Alla fine della posa delle tubazioni - afferma Caramaschi - circa 40.000 cittadini di Bolzano potranno allacciarsi a questa fonte di calore assolutamente più economica e meno inquinante. Tutto ciò consentirà di spegnere le singole centrali dei condomini e ci sarà un controllo anche da un punto di vista tecnico, molto più all’altezza della situazione”. 

 

 

Secondo la giunta il progetto ha una significativa valenza ambientale. “Con questo sistema - continua il sindaco - contiamo di non disperdere l’aria calda nel cielo di Bolzano, ma di utilizzarla per il teleriscaldamento. I cittadini dovranno necessariamente sopportare i disagi dovuti ai lavori di posa delle tubazioni, ma in contemporanea con questi lavori verranno anche sostituite laddove necessario, le tubazione dell’acqua e del gas in cattivo stato. Il teleriscaldamento comporta necessariamente un’opera di ammodernamento infrastrutturale”. 

 

 

Quando dalla nafta si passò al gasolio

 

Il primo cittadino trova poi l’occasione per uno sguardo all’indietro, al cambio dalla nafta al gasolio avvenuto all’inizio della sua carriera da funzionario in municipio. “Quando sono entrato in Comune - racconta - uno dei primi provvedimenti fu il divieto di usare la nafta, un carburante inquinante che faceva sì che se uno lasciava una camicia bianca stesa all’aperto e poi la trovava nera. Ci furono proteste, ma la direzione era giusta. Adesso facciamo un altro passo a favore dell’ambiente”.

Mentre il settimo lotto è in attesa, in altre zone della città, vedi via Druso, Alperia sta già concludendo la posa delle varie condotte. “Con i lavori del settimo lotto del teleriscaldamento - aggiunge Walcher - si andrà ad utilizzare tutto il potenziale di calore prodotto dal termovalorizzatore”. A proposito di cantieri stradali, l’assessore ai lavori pubblici annuncia per questa settimana l’avvio del cantiere per la corsia preferenziale per il trasporto pubblico sull’asse di via Druso, nel tratto compreso tra via Palermo e piazza Adriano. È il penultimo lotto per il metrobus, l’ultimo invece - causa espropri - partirà a marzo 2020.