Il senso di Bolzano per i profughi

Il lodevole tentativo di coinvolgere L’Hockey Club Bolzano nella campagna internazionale Refugees Welcome si è concluso con un buco nell’acqua. Lo fa sapere l’organizzatore di concerti Vanja Zappetti che su Facebook annuncia la notizia: “purtroppo l'Hockey Club Bolzano ha reso noto di non avere - al momento - le possibilità per garantire un'organizzazione dell'evento all'altezza degli standard dallo stesso HCB auspicati”. Questa la motivazione ufficiale addotta dai Foxes ma non è chiaro se la rinuncia sia da attribuire anche ad eventuali pressioni della curva o della società sportiva. Zappetti, tuttavia, non demorde e punta al mondo della musica chiedendo “a tutti gli artisti che lo vogliano, di rendersi disponibili per un concerto di beneficenza e sensibilizzazione”, domandando nel contempo “a chi ne abbia facoltà di rendere disponibile un luogo adatto ad ospitare un concerto di sensibilizzazione sul tema rifugiati, sia esso privato o pubblico, indoor o outdoor”.
Nel capoluogo altoatesino, dunque, quello dell’immigrazione continua ad essere inevitabilmente un tema largamente sentito. Ne è un luminoso esempio l’evento “Bolzano frontiera d’Europa” che si terrà oggi (3 ottobre, giorno dell’anniversario del naufragio di Lampedusa accaduto nel 2013) alle officine FS, in via Macello 24 e che vedrà fra gli ospiti personalità del calibro di Luigi Manconi, presidente della Commissione del Senato per i diritti umani, del senatore Francesco Palermo, del sottosegretario agli affari esteri Sandro Gozi, del presidente della provincia Arno Kompatscher, e della portavoce dell’Unhcr, Carlotta Sami.
“Abbiamo scelto Bolzano per ampliare il discorso sull’immigrazione anche sotto il profilo geografico e territoriale, verso altri luoghi di passaggio e dolore. Le frontiere attraverso cui transitano gli esseri umani sono molte, spesso vengono ignorate o guardate distrattamente. Lampedusa è una di queste, e lì si è consumata una delle più grandi tragedie dell’immigrazione. Il nostro obiettivo è considerare queste frontiere tutte insieme affinché quella terribile esperienza di coraggio e dolore possa servire per tentare di cambiare la politica gretta e ottusa dell’Europa”. (Luigi Manconi)
Nel corso della manifestazione verrà presentata la cosiddetta “Carta di Bolzano”, un documento in cui si attesta l’inalienabile diritto alla libera circolazione degli esseri umani. Nel testo sono formulate proposte concrete circa la realizzazione di un sistema di asilo europeo e di un piano di reinsediamento con numeri superiori rispetto a quelli previsti dall’UE. Un altro punto della Carta riguarda il piano di ammissione umanitaria per scongiurare altri naufragi, anticipando il momento della richiesta di protezione internazionale nei paesi di transito dei profughi. E ancora: una nuova politica di ingresso regolare in Europa, semplificando la concessione dei visti. L’ultima proposta si basa, invece, sul superamento dell’attuale Regolamento di Dublino. Una wake up call, insomma, per un’Europa sepolta in un letargo smodatamente prolungato.
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