Gesellschaft | Scuola

Nessuna esclusione

C’è il progetto per contrastare l’abbandono scolastico. In campo 30 operatori e i soldi li mette il Fondo sociale europeo.
Scuola
Foto: upi

L’Italia è il paese peggiore al mondo per quel che riguarda la dispersione scolastica con 3 milioni di studenti che, in 20 anni, hanno gettato la spugna. Per contrastare questo fenomeno e prevenire la possibilità di esclusione sociale che ne può derivare l’Alto Adige fa la sua parte con un progetto realizzato dalla Direzione istruzione e formazione italiana e sostenuto dal FSE. Il piano consiste nel far affiancare 30 operatori ai docenti nella loro azione educativa, al fine di consentire a tutti gli studenti di portare a termine il proprio percorso scolastico con successo, grazie ad attività di orientamento e ri-orientamento e alla possibilità di attuare una gestione della classe che miri alla personalizzazione dei processi formativi.

 

L’iniziativa è stata presentata oggi (3 ottobre) nella sede dell’Eurac ai dirigenti scolastici e ai referenti per l’orientamento delle scuole italiane. Nel corso della mattinata, dopo che gli ispettori della direzione scuole hanno illustrato nei dettagli l’iniziativa, si sono svolti due workshop dedicati rispettivamente alle scuole del primo e a quelle del secondo ciclo. Va ricordato che già negli anni passati la Sovrintendenza scolastica italiana ha realizzato in collaborazione con le scuole e con altre agenzie educative alcuni percorsi educativi rivolti a studenti a rischio di abbandono scolastico. Tra questi il progetto “Gli anni in tasca”, che ha rappresentato un’esperienza molto positiva perché si è rivelato capace di rispondere a casi di grande difficoltà durante gli anni della scuola secondaria di primo grado.