"Derby" d'alta quota
Si chiama derby del Brennero, la partita è indubbiamente sentita, ma finora l’HCB Alto Adige Alperia aveva sempre guardato l’HC Innsbruck un po’ dall’alto in basso. Al di là delle statistiche sugli scontri diretti o del fatto che in qualche fase gli Haie possano essere stati davanti ai Foxes, per i tifosi biancorossi, fin dalla prima stagione nella Ice Hockey League (ex EBEL), quella contro i tirolesi è sempre stata una partita da vincere senza se e senza ma. Una sconfitta non “ci sta” praticamente mai. Negli ultimi dieci anni i tirolesi si sono qualificati una sola volta per i playoff, mentre i Foxes hanno alzato la coppa due volte e considerano un’annata pessima quella in cui escono ai quarti di finale. Quando, nella stagione in corso c’è stato il primo confronto alla Sparkasse Arena - era il 30 settembre - ed è finito 5-1 per i padroni di casa sembrava la solita storia. Ed esattamente un mese dopo in Tirolo hanno vinto ancora i biancorossi (5-6).
Ma l’Innsbruck, partita dopo partita, ha macinato punti e vittorie a raffica, e quando stasera (venerdì 6 gennaio, ore 19.45) l’arbitro lascerà cadere il puck sul ghiaccio della Sparkasse Arena gli “squali” saranno avanti di cinque lunghezze (74 a 69) rispetto ad uno dei migliori Bolzano degli ultimi anni. La continuità di risultati dei tirolesi, da tempo impostati come formazione molto offensiva, ha sorpreso anche gli addetti ai lavori. Gli Haie sono una vera macchina da gol (138) . E anche nella partita di martedì 3 gennaio, sotto di due reti contro l’altra sorpresa del campionato, il Villach, hanno saputo rimontare e vincere, dimostrando di avere testa e cuore. Daniel Frank e compagni hanno una partita da recuperare (contro la sorpresa in negativo, il comunque sempre temibile Vienna) e per questo l’incontro di domani è davvero importantissimo per puntare a chiudere la regular season nelle prime due posizioni, quelle che danno l’accesso diretto alla Champions League. Alle spalle dell’HCB, in terza posizione, incombono le “lattine” di Salzburg – i campioni in carica - che hanno cinque punti di distacco ma due partite in meno.
I foxes
In questa fase di avvicinamento ai playoff la notizia positiva per coach Glen Hanlon riguarda le condizioni di Mike Dalhuisen, portato a braccia fuori dalla pista martedì dopo una carica dell’asiaghese Magnabosco. Cadendo pesantemente al suolo il difensore ha preso una forte botta al ginocchio. La risonanza magnetica effettuata ieri (mercoledì) ha dato esito negativo per cui il duro mastino olandese dovrebbe tornare relativamente presto sul ghiaccio. Dalhuisen è un uomo chiave di questa stagione. Non a caso, oltre a guidare la classifica dei cattivi per numero di minuti in “panca puniti”, Dalhuisen è secondo nella classifica “plus minus” con un +24 che fa sgranare gli occhi (il numero indica la differenza tra reti fatte e reti subite dalla squadra durante la permanenza del giocatore stesso sul ghiaccio).
In queste prime 33 partite i biancorossi hanno perso 9 volte (2 delle quali, incredibilmente, con la matricola Voralberg ultima in classifica). La squadra, che ha segnato 118 gol subendone 77, è forse la più equilibrata tra quelle reinventate ogni stagione da Dieter Knoll. I nuovi arrivi sono di buon livello a partire dal giovane portiere Sam Harvey che ha raccolto il disco nella gabbia 48 volte rispetto ai 630 tiri subiti, con una media di parate del 92.4%, la seconda della lega.
Con la partenza del centro Brett Findlay si è perso in spettacolarità e finezze ma Brad Mc Lure, match winner per due volte di fila nelle ultime partite, ha dato una straordinaria concretezza alla linea delle meraviglie con Mike “Michl” Halmo e Dustin Gazley. Quest’ultimo ci ha messo qualche settimana in più a trovare la forma migliore, ma ora è tornato quasi ai suoi livelli. Molto bene anche i fratelli Mitch (attaccante) e Cole (difensore) Hults, rimasti a lungo anche nella stessa linea. Il primo è quinto nella classifica di lega dei punti segnati (ne ha totalizzati 36 con 13 goal) mentre il top scorer della squadra con 19 reti è il canadese (di Toronto) Christian Thomas. Rimanendo tra i nuovi arrivi finora bene anche Ryan Culkin e Scott Valentine. Tra i “vecchi” in forte crescita sia Angelo Miceli che Domenic Alberga, e buono il rendimento anche degli “italiani” (Frank, Frigo, Miglioranzi, Felicetti) nonché del neo acquisto Daniel Mantenuto (italo canadese). La sensazione è che tutti, comunque, in particolare il gruppo storico, possa ancora crescere molto.
Die Haie
Per capire quanto sia offensiva come squadra l’Innsbruck e in che stato di grazia si trovino i giocatori di punta basta guardare le statistiche. Questa immagine, con i giocatori tirolesi che occupano le prime due posizioni delle tre classifiche più importanti, dice praticamente tutto.
A trainare il team sono dunque Brady Shaw, Adam Helewka e Tyler Coulter con numeri da capogiro. Ma un grande contributo arriva anche da Jamal Watson primo nella classifica dei punti segnati dai difensori. Come l’anno scorso la squadra di coach Mitch O’Keefe subisce tanti gol (103). Il goalie Tom Mc Collum, che ha una percentuale di parate molto bassa (90,4%), in questa fase non è sicuramente tra i punti di forza della squadra. Tra tutte, la statistica che impressiona di più, è comunque quella dei powerplay, fondamentale nel quale la formazione tirolese è davvero letale. L’Innsbruck ha infatti finora segnato il 31,19% delle volte in cui la squadra si è trovata in superiorità numerica. Si tratta di una delle percentuali più alte in Europa. Il Bolzano di Hanlon, per fare un raffronto, è terzo con il 22.86% (secondo Salzburg con il 23,23%). Molto meno bene, i tirolesi, nel penalty killing, che riesce loro nel 78,2% delle occasioni, mentre fa meglio il Bolzano (83,2%). Quello che è finora da considerare il match dell’anno cade in un giorno festivo. Alla Sparkasse Arena è dunque atteso il pubblico delle grandi occasioni, anche se sarà difficile superare il record di spettatori del primo derby con il Valpusteria (4.627). Per l'intero movimento e gli appassionati, la cosa importante è che i due arresti di tifosi bolzanini seguiti alla partita Asiago-Bolzano di martedì restino un episodio isolato, un rigurgito di un passato che si credeva ormai sepolto e di cui nessuno sentiva il bisogno di rivedere. Quella del Bolzano è stata per un decennio la curva più bella della lega e probabilmente la più invidiata dai giocatori delle altre squadre. Ragazzi, su, fate i bravi.