Politik | Elezioni europee

Team Kalenda

Paul Köllensperger sarà candidato alle Europee con “Azione” di Carlo Calenda. No alla lista Renzi, il Team K rompe con Più Europa. Ma i sondaggi danno Calenda sotto al 4%.
Köllensperger, Paul
Foto: Seehauserfoto
  • Dopo le candidature comuni con +Europa alle europee 2019 e alle politiche 2022, Paul Köllensperger e il suo Team K cambiano rotta in vista delle elezioni europee dell’8-9 giugno e scelgono “Azione” dell’ex ministro nei governi Renzi-Gentiloni Carlo Calenda. Sarà lo stesso Köllensperger a candidarsi al Parlamento europeo sulla lista di Azione, parte del gruppo politico liberale “Renew Europe” a Bruxelles. Altre opzioni sono state escluse, come ad esempio un “ritorno di fiamma” con il Movimento Cinque Stelle, che numeri alla mano avrebbe dato maggiori chance d'elezione. La candidatura sarà ufficializzata domani (5 aprile) nel corso di una conferenza stampa a Bolzano.

  • Carlo Calenda, fondatore di Azione, ed Emma Bonino di +Europa: nel 2022 i due leader aderirono insieme al "Patto repubblicano" con il PD, ma Calenda poi scelse di allearsi alle politiche con Matteo Renzi, rompendo con la leader radicale. Foto: ANSA
  • Il Team K rompe così l’asse nazionale con Più Europa di Emma Bonino, la quale ha invece aderito alla lista di centro “Stati Uniti d’Europa” messa in campo proprio dall’ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi. Alle elezioni politiche dell’ottobre 2022, Renzi e Calenda si presentarono insieme nella lista definita “del Terzo Polo”, ma già all’indomani del voto i due ruppero l’alleanza, separando anche i gruppi parlamentari “Azione-Italia Viva-Renew Europe" alla Camera e in Senato. Quell’alleanza segnò anche la rottura tra Calenda ed Emma Bonino, quest’ultima entrata nella coalizione di centrosinistra con PD, Verdi e Sinistra. A suo tempo, anche Calenda faceva parte del centrosinistra: alle europee 2019 fu eletto sulle liste del PD.

  • “No a Cuffaro”

    La decisione della storica leader radicale di unirsi al progetto politico renziano ha fatto andare su tutte le furie l’ex sindaco di Parma e presidente di Più Europa Federico Pizzarotti, cui Köllensperger è molto vicino sin dai tempi della comune appartenenza al Movimento Cinque Stelle. Della lista libdem Renzi-Bonino, oltre agli europeisti di Volt, potrebbero fare parte anche la “Nuova Democrazia Cristiana” dell’ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, nonché il sindaco di Benevento Clemente Mastella.

  • Federico Pizzarotti, ex sindaco di Parma e presidente di Più Europa: vicino a Carlo Calenda e contrario a un'alleanza con Renzi. Foto: Parma Today
  • “La linea Renzi-Cuffaro-Mastella si sta concretizzando, non so se nelle tredici legislature di Emma Bonino ci siano mai stati alleanze così”, ha sentenziato Pizzarotti ai microfoni di Rai Radio1, “mi sembra più che altro la lista di Renzi, quando l’alleanza più naturale sarebbe stata con Calenda”. Bonino ha replicato durissima: “Se è così convinto ed innamorato di Calenda ci vada, se vuole farsi eleggere da Calenda faccia pure”.

  • Sotto alla soglia di sbarramento?

    Al momento però i sondaggi sono più favorevoli all’asse Italia Viva/+Europa che ad Azione. Secondo la “supermedia” di YouTrend del 28 marzo, Azione si attesta al 3,3%, mentre Renzi-Bonino hanno un potenziale del 5% (sommando Italia Viva al 3,3% e Più Europa al 2,7%). La soglia di sbarramento per le liste alle europee è del 4%. L'alleanza Verdi-Sinistra, cui aderiscono i Verdi del Sudtirolo, è anch'essa poco sotto al 4%, al 3,7%. Il rischio dunque è che anche questa volta nessun partito sudtirolese alternativo alla SVP elegga unə propriə rappresentante all'Europarlamento.