Orti urbani per tutti
Favorire la nascita di relazioni di buon vicinato, recuperare le tradizioni locali, promuovere “un diverso stile di consumo”. Sono alcuni dei motivi di fondo che spingono il Comune di Bolzano a sostenere l’iniziativa degli orti urbani. Vista la disponibilità di terreni, l’amministrazione ha accolto tutte le dieci proposte di progetti presentate dalle associazioni. Si va dalla cooperativa Officine Vispa a Volontarius. In totale gli orti disponibili in città sono 72, di cui 20 per le associazioni.
Benessere sociale
“Il Comune di Bolzano – si legge nella delibera di assegnazione della giunta – intende promuovere il benessere nella comunità urbana attraverso la realizzazione di iniziative che favoriscano la nascita di relazioni di buon vicinato, attraverso l’esperienza del fare, con interventi di educazione ambientale e progetti di recupero delle tradizioni locali attraverso la coltivazione di orti anche nel contesto urbano, in modo da coinvolgere in primo luogo gli abitanti del quartiere, sensibilizzando la cittadinanza ad un diverso stile di consumo, come pure per sviluppare nuove modalità di relazioni sociali e una maggiore coesione sociale”.
Dove sono i terreni
I terreni previsti inizialmente a gennaio erano 73 (di cui 21 per le associazioni): 8 sul lungo Isarco, 13 in via Visitazione, via Gutenberg, 20 in via Weinegg. Considerato che per motivi tecnici uno è venuto meno, “per le associazioni sono rimasti in totale 20 orti, di cui 2 in via Lungo Isarco Destro, 2 in via Visitazione, 9 in via Gutenberg, e 7 in via Castel Weinegg”. Un numero comunque sufficiente, che ha permesso alla giunta di accogliere le 10 proposte di progetti “valutate secondo i criteri stabiliti nel bando”.
Le assegnazioni
Sono stati quindi assegnati 3 orti nel rione Casanova al Club Rodigino e 4 a Officine Vispa, in via Gutenberg 2 alla cooperativa Seriana 2000, 5 a Donne Nissà, 2 a Learning Center, in via Visitazione uno a Scoglilingua e uno a Volontarius, uno sul lungo Isarco destro a Biblioteca culture nel mondo, mentre Dachverband für Natur und Umwelt-schutz-Federazione dei protezionisti sudtirolesi ne ottiene uno su lungo Isarco e 2 in via Castel Weinegg.
Il bando vale per il triennio 2018-2020.
Einst hat man die
Einst hat man die Semiruralizonen verteufelt und schlussendlich verbannt. Nun kehren sie in Form von Schrebergärten wieder zurück. Leider von den Wohnsiedlungen entfernt.