Politik | Il futuro dell'autonomia

Un terzo statuto di autonomia per l'Alto Adige-Südtirol

Il secondo statuto di autonomia ha esaurito il suo compito? E quali modelli si possono immaginare per il futuro?
Deutsche Burschenschaft
Foto: Antifa Meran

Lo Statuto di autonomia è un documento istituzionale, di valore costituzionale, che contiene i provvedimenti adottati a favore delle minoranze di lingua tedesca e ladina residenti nella provincia autonomia di Bolzano. Si parla più propriamente di “secondo Statuto” in quanto esso rappresenta una versione aggiornata di un documento precedente (il cosiddetto “primo Statuto”) entrato in vigore nel 1948, ma giudicato non soddisfacente. Il valore storico del secondo Statuto di autonomia risiede nell'aver contibuito in modo decisivo a pacificare il conflitto etnico risalente alla forzata annessione del territorio altoatesino all'interno dello Stato italiano in seguito all'epilogo della prima guerra mondiale. Conflitto che si era poi protratto per tutti gli anni Sessanta mediante atti di violenza che crearono anche notevoli tensioni a livello diplomatico. Non tutti gli abitanti dell'odierno Alto Adige-Suedtirol sono però convinti che quest'opera di pacificazione, pur se necessaria, possa essere considerata veramente conclusa. Sia da parte italiana che da parte tedesca sussistono malumori, ancorché di segno diverso, che nel tempo hanno fatto affiorare l'esigenza di un ulteriore aggiornamento o persino di un rifiuto (in senso secessionista) dello Statuto. Si sta così pensando di mettere mano a una riforma che non solo ampli e renda ancora più solida l'autonomia sudtirolese, ma possa rappresentare la base di un rinnovato patto di solidarietà tra i vari gruppi linguistici. Nei prossimi anni, uno dei compiti più importanti della politica locale consisterà proprio nell'elaborazione di strategie e metodi necessari a compiere quest'opera.