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"Tra una birra e l’altra..."

Fanno Death Metal, sono di Merano e non solo hanno pronto il loro primo album ma si stanno anche preparando per la prima edizione del festival "Metal Invasion": Warslug. L'intervista con il bassista Robi e Roberto, uno dei due chitarristi.
Tra poco di nuovo sul palco: Warslug dal vivo presso il “Habemus Metallum 2023“ a Nomi.
Foto: Zetaerrearts
  • salto.music: Dopo i Nine di Bressanone con il loro "Rock Fest Milland" siete il secondo gruppo quest’anno che si organizza il proprio festival! Chi di voi ha avuto l’idea e perché un festival?

    Roberto "Robi" Longo: Ciao Reinhold, innanzi tutto grazie per ospitarci tra le pagine di salto.music! Non definirei il "Metal Invasion" come un nostro festival. L’idea di realizzare un evento metal al Dopolavoro di Sinigo gira nelle menti mie e di Gabri (il nostro batterista) da diversi anni, addirittura da prima della nascita dei Warslug. Siamo entrambi metallari e sinighesi dalla nascita e uno degli argomenti più frequenti dei nostri discorsi in passato è sempre stata la realizzazione di un evento dal vivo di musica metal estrema a Sinigo. Gabri, che è un assiduo frequentatore di Wacken, ha subito proposto di dare all’evento la “forma” del festival con molte band e iniziative culturali tematiche.

  • Basso, chitarra, batteria: Roberto "Robi" Longo, Dietmar Esser e Gabriele Battistotti. Foto: Zetaerrearts / Warlug / Zetaerrearts
  • salto.music: Parlaci dell’ex-Dopolavoro di Sinigo. Perché l’avete scelto?

    Roberto "Robi" Longo: Il Dopolavoro di Sinigo è il luogo dove siamo cresciuti e abbiamo trascorso molte ore della nostra infanzia e adolescenza (negli anni 80 e 90 ospitava una stupenda sala giochi). 

    Tra una birra e l’altra l’argomento delle discussioni era quasi sempre la musica metal.

    Ci si trovava quasi ogni sera seduti al tavolo e tra una birra e l’altra l’argomento delle discussioni era quasi sempre la musica metal. Questa è la motivazione “sentimentale”; da un punto di vista pratico e organizzativo il Dopo (come lo chiamiamo noi sinighesi) ha una sala molto grande e adatta ad un evento di musica dal vivo, è facilmente raggiungibile in macchina e con i mezzi pubblici e poi è abbastanza distante dal centro abitato (cosa fondamentale se non si vuole avere problemi con gente poco tollerante e incline a lamentarsi non appena sente una band suonare la sera dopo cena).

  • salto.music: Come affronterete la "questione acustica" della location?  

    Roberto "Robi" Longo: Nel corso di questi mesi abbiamo effettuato diversi sopralluoghi e visite assieme a tecnici del suono, studiando nei minimi dettagli la sala che ospiterà le performance delle band. Quest’ultima ha poi una forma semplice e regolare, ha il soffitto insonorizzato ed ha una resa acustica molto buona. Vorrei ricordare che negli anni passati vi si sono svolti diversi concerti di band che proponevano vari generi musicali e il pubblico si è sempre dimostrato soddisfatto dell’”impatto” sonoro.

  • salto.music: Con Ontborg, Warslug, Ravenstorm e Dream Divers saranno quattro (!) i gruppi metal sul palco. sorpreso che a Merano ci fosse così tanto metal tutto suo?

    Roberto "Robi" Longo: È una bella soddisfazione poter ospitare in una sola serata così tante band valide. Dream Divers, Ravenstorm e Ontborg sono band che a noi piacciono molto, hanno creato e continuano a proporre della ottima musica. Anche loro come noi Warslug fanno parte della scena meranese. Come ben saprai, il metal non è (ahimè) un genere “mainstream” e qui da noi tale regola non fa eccezione. La scena meranese la definirei "underground" ed è più viva e energica che mai, anche grazie ai molti centri giovani quali il Tilt di Sinigo e il Jungle e lo Strike Up di Merano, che mettono a disposizione mezzi, tempo ed energie per supportarla al meglio! Poi vorrei ricordare ai lettori, che si esibiranno anche altre band, che pur non essendo di Merano provengono dalla nostra Provincia: i Rise Of Voltage e gli Skarn entrambe fortissime e i nostri amici di Padova Detonation Boulevard, che dal vivo sono eccezionali.

  • (c) Warslug

  • Il nostro obiettivo è quello di proporre un evento, che si ripeta annualmente e che combini la musica metal estrema con la storia.

    salto.music: Avete seguito un concetto preciso per questa prima edizione o é una festa per metallari di Merano e basta?

    Roberto "Robi" Longo: Il concetto che abbiamo in testa per il "Metal Invasion" è chiarissimo. Abbiamo sviluppato l’idea di festival assieme ad Ada, la compagna di Gabri, che tra l’altro è costantemente impegnata nella fase organizzativa e nelle scelte artistiche. Il nostro obiettivo è quello di proporre un evento, che si ripeta annualmente e che combini la musica metal estrema con la storia dando vita ad un momento di aggregazione e divertimento. Sin dal principio ci siamo sforzati di coinvolgere più persone possibile (non solamente metallari), provenienti dalla nostra Provincia, dal vicino Trentino e anche, perché no da altre regioni e dal Tirolo. Per fare ciò, Gabri e Ada hanno realizzato dei bellissimi video promozionali, che stanno girando da qualche giorno e hanno tantissime visualizzazioni e apprezzamenti.

  • salto.music: Sul flyer si legge di un "Medieval Weaponry Display". Che armi verranno esposti?

    Roberto "Robi" Longo: Teniamo tanto a questa iniziativa all’interno del Metal Invasion. Ci sembra importante offrire ai nostri ospiti un frammento di storia locale; tra l’altro è risaputo che il metal in tutte le sue forme è sempre andato a braccetto con la storia. Oltre all’esposizione di armi medievali, tra cui troveremo sicuramente spade e mazze ferrate, potremo ammirare un duello con spade e armatura dei nostri rievocatori Andrea e Max, che sarà accompagnato dalla musica della cornamusa di Helm.

  • Sa benissimo come gestire il palco ed il pubblico: Cherif Ben Amor, il cantante. Foto: Warslug
  • salto.music: Siete sicuri che Cherif, il vostro cantante, non trovi il modo di prendersi un pezzo di una delle armature e di portarsela sul palco?

    Roberto "Robi" Longo: Siamo tutti fermamente convinti, che durante la nostra esibizione il modo di prendere qualcosa, che abbia a che fare con le armi medievali Cherif lo troverà sicuramente!

  • salto.music: Voi presenterete durante "Metal Invasion" anche il vostro album di debutto. Hai un pezzo preferito, sull’album o dal vivo e perché?

    Roberto "Robi" Longo: Si! il nostro album di debutto “Visions Of Death And Decay” sarà disponibile in formato digipack presso la bancarella all’interno della sala, assieme naturalmente agli album ed ai gadget di tutte le altre band che parteciperanno al "Metal Invasion". La sua realizzazione è stata un lavoro lungo e meticoloso, ci siamo impegnati tutti moltissimo. Diez e Roby poi oltre ad aver registrato le loro parti si sono occupati del delicato compito del mixing e del mastering, il risultato lo giudicherete voi ascoltatori, ma secondo me è ottimo!

    Per quanto riguarda il pezzo preferito faccio un po’ fatica a risponderti, i pezzi presenti nell’album mi piacciono tutti tantissimo, dal vivo “tirano” tutti alla grande ed è difficile sceglierne uno in particolare. Se fai la stessa domanda agli altri ragazzi sicuramente avrai 5 risposte diverse. Penso ad esempio che a Cherif piaccia molto "Doll", con il suo andamento molto groove e trascinante, a Gabri invece ci posso scommettere: "Psychovertigo", forse il pezzo più impegnativo per la batteria, a causa dei continui cambi di tempo, che lo rendono molto prog. L’ha registrato in studio tutto d’un fiato per non perdere il continuo fluire del brano. Per quanto riguarda me posso dirti, che quello a cui sono più affezionato è "Army Of The Dead“, perché è il primo pezzo dei Warslug, ogni volta che lo suoniamo in sala prove o dal vivo mi ricorda quando io, Gabri, Cherif, Diez e Roby ci siamo incontrati per dar vita alla nostra band.

  • Roberto Sieff, con la sua Ibanez 7 corde fanfret. Foto: Zetaerrearts

    salto.music: Roberto, tu suoni una Ibanez 7 chorde fanfret. Sei un early adopter in un certo senso perché non si vedono tante in giro qui da noi. Com’é suonarla?

    Roberto Sieff: Devo dire che non ho avuto grossi problemi ad adattarmi a suonare una chitarra fanfret. Pensavo che avrei impiegato molto tempo ad adattarmi alla curvatura della tastiera, ma dopo la prima ora è diventato tutto naturale. La diversa scalatura delle corde aiuta molto a distribuire la tensione, specialmente sulle corde basse che sono più tese e suonano meglio. Se in futuro comprerò altre chitarre a 7 o più corde, continuerò a prendere delle fanfret.

    salto.music: La utilizzi anche sull’album o solo dal vivo?

    Roberto Sieff: Per la maggior parte dei pezzi registrati ho usato l’altra chitarra, la K7 della Ibanez, principalmente perché ha dei pickup migliori. Ho usato però la fanfret per registrare “Visions Of Death And Decay“ e qualche fill di chitarra negli altri pezzi.

  • salto.music: Warslug fanno Death Metal, questo dettaglio non si discute, vorrei chiederti però la tua analisi stilistica della vostra musica...

    Roberto Sieff: Credo che il nostro stile sia ancora in una fase di assestamento. I primi 2-3 brani, ad esempio, li abbiamo composti prima che Diez e Cherif fossero nella band, e per questo probabilmente sono quelli che suonano meno elaborati. Dopo il loro arrivo abbiamo iniziato a comporre pezzi più tecnici e complessi, e Cherif ha anche portato qualche influenza Metalcore al tutto. Penso che con i prossimi pezzi continueremo in questa direzione.

  • Foto: Warslug
  • Uscirà anche in CD e sarà disponibile all "Metal Invasion": l'album di debutto "Visions Of Death And Decay". Foto: Warslug