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Altre Autonomie: i privilegi dei deputati siciliani

In Sicilia puoi evadere il fisco a norma di legge, se sei un deputato!
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Da otto mesi il dott. Antonio Fiumefreddo è presidente del consiglio di Amministrazione di Riscossione Sicilia, ovvero l'equivalente di quell'ente che nel resto della penisola italiana è conosciuto con il nome di Equitalia.

In Sicilia, ha spiegato Fiumefreddo ai microfoni di Radio24, un gruppo di ricchissimi evadeva per miliardi di euro. Quindi, continua il nuovo presidente: «ho cominciato a fare uno screening delle posizioni di cittadini siciliani che dichiaravano più di mezzo miliardo di euro e verso rappresentanti delle istituzioni che beneficiavano di indennità pubbliche. A luglio ci siamo accorti che 64 deputati regionali siciliani su 90 avevano pendenze non onorate con il fisco». Così come gli ufficiali giudiziali pignorano il quinto dello stipendio a chi ha pendenze con il fisco, Fiumefreddo ha iniziato a controllare l'operato dei suoi uffici nei confronti dei deputati siciliani pendenti, scoprendo che a queste persone nulla era mai stato formalmente contestato e non erano nemmeno aperte procedure per il recupero. Quindi, prosegue Fiumefreddo: «ho convocato i miei dipendenti, scoprendo che prima del mio arrivo nessuno aveva mai pensato di pignorare il quinto dello stipendio ai deputati siciliani creditori del fisco. Allora, ho chiesto ai deputati di presentarsi nei nostri uffici e regolarizzare le loro posizioni. Come risposta, sono stato convocato dalla Commissione Bilancio dell'Assemblea Regione Sicilia che mi ha fatto notare come sia scorretto andare a casa del padrone dopo averlo pignorato. Ho risposto che il padrone si chiama Legge!».

Fiumefreddo spiega di essere stato convocato per chiarire cosa stesse accadendo in Riscossione Sicilia, proprio perché nelle settimane precedenti aveva proceduto ad abolire l'elenco degli avvocati incaricati presso la Regione, che allora erano ben 887, ovvero quattro volte rispetto a quanti ne ha la Casa Bianca. Questa operazione di trasparenza non è piaciuta, e forse chiederanno le sue dimissioni.

Oltre a questo, il 31 dicembre scorso il Presidente della Assemblea Regionale della Sicilia ha convocato un Consiglio Regionale, e alla fine ha deciso di querelare Fiumefreddo per diffamazione, in quanto avrebbe messo in correlazione questa situazione ad alcune vicende relative al bilancio della regione Sicilia. Nel frattempo, 40 parlamentari hanno sanato le proprie posizioni, mentre nei confronti di 24 deputati della Assemblea Siciliana l'ente riscossione siciliano ha attivato le procedure di pignoramento.

Per quanto riguarda le posizioni debitorie dei 24 i deputati regionali che hanno il pignoramento attivato da Riscossione Sicilia, si scopre che tra questi ci sono Giuseppe Gennuso (Gs-Pid) con 2.082,47 euro, Giovanni Di Giacinto (Megafono-Pse) con 55.927,04, ma anche il presidente dell'Assemblea regionale, ovvero Giovanni Ardizzone (Udc), con 3.507,63 euro, oppure Anthony Barbagallo (Pd) con 10.083,90 euro, Raffaele Nicotra (Pd) con una pendenza di 187.451,26 euro. Infine, non manca il governatore Rosario Crocetta sui quali pendono 39.513,83 euro e perfino il presidente dell'Antimafia, Nello Musumeci con 110.296,84 euro.

Nel prossimo film, ha dichiarato il noto comico Checco Zalone, interpreterò il ruolo di un privilegiato siciliano. E' aperto il bando riservato solo a deputati e funzionari pubblici siciliani!