Politik | Gastbeitrag

„Solo vostre pesanti illazioni“

Christian Tommasini vuole piazzare il suo luogotenente Andrea Felis a capo della nuova ripartizione pedagogica? Felis replica: una allusione pesante.
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Foto: web
Essendo stato indicato come ipotetico beneficiario di favoritismi, con tanto di iperbolico riferimento ad un divertente “establishment” locale, quanto meno mi parrebbe corretto darmi uno spazio anche piccolo per replicare ad una allusione tanto pesante, che certamente non mancherà di produrre effetti negativi sulla mia carriera professionale. 
La gentile articolista mi accolla l’appellativo di “pupillo”. Eppure il mio CV è pubblico – in almeno due siti, quello dell’Intendenza scolastica di lingua italiana e nell’archivio di quello di UniBZ (PS: si può tranquillamente verificare la correttezza dei titoli presso le Università citate, a differenza di ben più illustri esempi), dove si potrà vedere: 
 
  1. La mia quasi veneranda età (nato a BZ nel 1961, laureato a Bologna nel 1985, perfezionamento a Padova nel ’97-‘99; tardivo e goduto dottorato a Trento nel 2009-13) 
  2. Le molteplici aree di interesse, fortunatamente precedenti alla brillante carriera dell’assessore citato, e che non necessitano di sostegni di chicchessia 
  3. Essere stato dal 1986 al 2012 docente di ruolo dello splendido insegnamento di Storia e Filosofia, previo concorso pubblico per titoli ed esami sostenuto fra il 1985 ed il 1986 (acquisii tre abilitazioni diverse, piazzandomi fra i primi tre, come i bravi ragazzi studiosi), e quindi diventato dirigente scolastico dopo il 2011 ed a seguito di concorso vinto per merito (giunsi primo) – ma dopo doveroso ricorso amministrativo vinto al TAR in quanto l’amministrazione “amica” (era già assessore Tommasini, si sa? E Sovrintendente Minnei… Le mie controparti in sede giudiziale!) mi aveva escluso ! 
  4. La mia impossibile “militanza” pupillesca (termine che mi fa tenerezza, considerato che ho quasi 15 anni più del diversamente giovane Tommasini…): ho iniziato infatti svariati anni fa ad interessarmi di vita civile e politica, dai tempi del Liceo. Dopo molti anni, dal 2000, ho avuto la non brillante idea di partecipare alla vita civile della mia città, e sono stato eletto in consiglio di quartiere Europa Novacella, fino al 2008; e poi in consiglio comunale. Come si può vedere, come “casta” non è che ho poi mirato alla “stanza dei bottoni”… Nel 2013  come saprà, a seguito della legge Severino,  i dirigenti della pubblica amministrazione sono impossibilitati – tranne rinuncia alla carriera, beninteso – a prender parte attiva alle rappresentanze politiche, neppure  nei consigli di quartiere! Per me non potere più prendere parte ad assemblee elettive è stato anche un dispiacere: mi costava enormemente sul piano personale (conferma ne arriva anche dal tono del vostro articolo: essere stato in consiglio comunale parrebbe una pubblica colpa…), ma mi ha dato soddisfazione civile; e non ho mai preteso “carriere” o riconoscimenti in campi diversi da quello che le mie, certo modeste ma almeno documentate capacità, mi permettono di raggiungere. 
 
Ma “in cauda venenum” del vostro articolo: sul fatto di essermi “ritrovato peraltro al centro delle polemiche per via della sua mancata nomina a vicepresidente del Consiglio dell’Università di Bolzano”, al di là del fatto che solo il gentile G. Di Luca abbia avuto la piacevole correttezza all’epoca (2014) di chiamarmi per chiedermi qualcosa (e poi lo ha pubblicato sul vostro giornale), forse varrà la pena ricordare anche che ho trascorso tre anni di impegno in CdU – a costo zero per la comunità, avendo rinunciato al gettone di presenza – che credo siano stati apprezzati non solo dagli organismi direttivi (qualcosa di formazione e istruzione ne so, me ne si darà atto, almeno per il lungo periodo trascorso fra le aule…), ma anche da chi si è occupato di Lifelong Learning, in particolare l’ottima emerita prof. Dodero e la prof. Elsen, con cui ho avuto il piacere di collaborare per cercare di costruire un rafforzamento della cultura della “terza missione” dell’Università, a vantaggio di chi studia e lavora. 
I teoremi della “casta” imperversano, e siete in ottima compagnia, anche governativa.  
A proposito invece della mia identità professionale, che è quella che in termini non proprio elogiativi il vostro collaboratore C. Franceschini definiva nel 2014  “Schulfachmann” – a fronte di illustri “Hochschulprofessoren”! – ho collaborato volentieri su incarico del mio Dipartimento a progettare un profilo che vorrebbe risultare efficace, interessante e innovativo di una Ripartizione che dovrebbe occuparsi propriamente di formazione dei docenti e di problematiche relative ai punti nodali del sistema scuola in lingua italiana della nostra provincia, che ha due aspetti rilevanti: l’alternanza scuola lavoro, e l’orientamento scolastico.
La direzione di tale nuova ripartizione? Solo vostre pesanti illazioni – che diventano interferenze pregiudiziali, nel mio caso – pretendono di attribuirmi un incarico che non è mai stato definito né strutturato.
La rinuncia a prendere parte a tale selezione per me è quasi un atto dovuto: il dispiacere è però principalmente su un piano deontologico e culturale.
Hanno però l’effetto di rendere proprio a me estremamente difficile l’accesso ad un profilo su base selettiva, rispetto alla quale una mia candidatura risulterebbe comunque gravata – grazie alle vostre illazioni – da sospetto di favoritismi. Un effetto comunque distorsivo, che certo mi penalizza sul piano professionale. La rinuncia a prendere parte a tale selezione per me è quasi un atto dovuto: il dispiacere è però principalmente su un piano deontologico e culturale. Sono profezie che si autoconfermano (…l’avevo detto io…la casta…). 
I teoremi della “casta” imperversano, e siete in ottima compagnia, anche governativa.  
 
 

Nachsatz

 
Wir drucken natürlich gerne die Stellungnahme von Andreas Felis ab.
Professor Felis verweist darin ausdrücklich auf sein Curriculum Vitae.
Erlauben sie mir deshalb einen kurze Ergänzung, die Andrea Felis in seinem Beitrag anscheinend zu erwähnen vergessen hat.
Auf Vorschlag von Landesrat Christian Tommasini wurde Andrea Felis per Landesregierungsbeschluss Nr. 189 vom 6. März 2018 als einer von drei Vertretern des Landes in die Mitgliederversammlung des „Teatro Stabile“ ernannt.
Auf der Homepage des Stabile finden sich auch die selbstverfassten Lebensläufe der Mitgliedervertreter. Im dem sechs Seiten langen detaillierten Lebenslauf von Andrea Felis heißt es unter anderem:
 
„CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI: Eccellenti capacità relazionali, con competenze in relazione al mondo giovanile formatesi grazie alla professione svolta, ma anche da forti competenze relazionali di intervento pubblico, prodottesi dalla lunga attività culturale , sindacale (dal 2001 in direttivo sindacale della Cgil scuola di bolzano) e politico-culturale (attività pubblicistica e di rappresentanza, dal 2001 in consiglio scolastico provinciale, e designato al servizio giovani della p.a. di Bolzano) fino a quella politica (dal maggio 2000 al giugno 2007 rappresentante di circoscrizione a Bolzano; dal giugno 2007 al maggio 2010 consigliere comunale e vicecapogruppo del partito democratico a Bolzano, membro eletto dell’assemblea provinciale del pd, (responsabile del settore scuola e cultura); dal maggio 2010 rieletto in consiglio comunale, commissione cultura, mobilità (sostituto: bilancio, decentramento).“
 
Nur soviel zu den Unterstellungen und zur „casta“.
 
Christoph Franceschini
„Collaboratore“ salto.bz