Il Merano torna in alto

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Il campionato di Promozione la prossima stagione avrà tra le partecipanti anche l’Olimpia Merano, che torna nel massimo torneo provinciale dopo otto anni (a quel tempo si chiamava solamente Merano) e fa sognare i tifosi e una bella parte di città complice anche il progetto solido e le idee chiare dei dirigenti. Con il direttore sportivo Walter Caser ripercorriamo la stagione appena conclusa, ma diamo uno sguardo anche al prossimo futuro.
SALTO: Caser, che sensazioni ha provato a tornare in Promozione dove il Merano mancava dalla stagione 2017-18?
Walter Caser: Sono state sensazioni molto belle, che ci stavano e ci volevano dopo anni di sacrifici che però non portavano mai al salto di categoria. L’anno scorso ci siamo andati vicini, quest’anno in un primo momento ci siamo mangiati le mani per aver chiuso il campionato ad un punto dal Gargazzone. E sapendo che in 90 minuti, diventati poi 120, ti giochi una stagione nello spareggio (vinto dai meranesi 1-0 contro il Campo di Trens nda). Alla fine, ma questo lo abbiamo saputo solo oltre un’ora dopo la fine della nostra partita, la vittoria del Gherdeina nello spareggio per l’Eccellenza contro il Nago ha di fatto permesso anche al Campo di Trens di approdare in Promozione
Cosa vi è mancato per arrivare davanti al Gargazzone?
Sappiamo di aver sbagliato un paio di partite. Le prime due del ritorno dove abbiamo pareggiato, la partita di Tirolo dove siamo stati sconfitti, così come le due con l’Ora, che ci ha preso sei punti: è vero che è una buona squadra, ma ha chiuso a metà classifica. Nel ritorno è pesata però più di tutte la battuta d’arresto proprio contro il Gargazzone che di fatto ha indirizzato il campionato in modo diverso rispetto a come avremmo voluto
Cosa vi aspetta la prossima stagione?
L’80% della nostra squadra non ha mai giocato in Promozione, ma credo che si adatterà comunque al nuovo campionato, anche perché gioca un buon calcio. Puntiamo a fare una buona stagione, con l’ambizione di essere già tra i protagonisti.
Qual è il progetto dell’Olimpia Merano?
Abbiamo circa 370 ragazzi, dai più piccolini alla prima squadra che, al 90% è cresciuta in casa. E continuare in questo modo è quello che vogliamo anche nei prossimi anni, con l’inserimento di qualche esterno che ci faccia la differenza. Il nostro è un gruppo giovane, tutti nati dal 200 in poi, a parte capitan Rekla e En Naimi
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Cosa manca per completare la rosa?
Abbiamo confermato Luca Fedel e Armando Kozi, autore del gol decisivo contro il Campo di Trens: entrambi erano richiesti da società di Eccellenza . Saremo fondamentalmente quelli di quest’anno, dato che abbiamo confermato tutti; abbiamo poi preso due giocatori Sekali, trequartista del Gitschberg, e Fabian Zandonatti esterno del Bozner. Stiamo valutando poi un paio di profili per la difesa
Mister Bertinato rimarrà?
Rimane sicuro, è un punto fermo. Lui poi, oltre ad essere l’allenatore da qualche mese è diventato anche il presidente del club
Avere in città un Maia Alta che fa la serie D, cosa significa per voi?
I ricordi vanno ai tanti derby disputati negli anni scorsi. Di sicuro il fatto che loro siano stati promossi in D per la prima volta, è un incentivo per noi anche se arrivare a quel livello sarà molto difficile. Nella speranza di rivivere la stracittadina. Quest’anno c’è stato il prologo in Coppa Provincia dove al Combi erano presenti circa 1.000 spettatori
C’è malcontento tra molti addetti ai lavori per la pausa invernale considerata troppo lunga. Lei cosa ne pensa?
“Ci vorrebbe senz’altro una pausa più corta, anche perché i campi sintetici in provincia sono tantissimi ormai e gli inverni non sono più quelli di 20 anni fa. Fermarsi così tanto (in Promozione circa 2 mesi e mezzo nda) non ha più senso, diventano due campionati, quello d’andata e quello di ritorno. E poi io proporrei l’inserimento di playoff e playout come accade anche in altre regioni: succede spesso da noi che diverse squadre a metà ritorno siano già salve ma non possano più pensare di arrivare primi o secondi e quindi vengono a mancare gli stimoli, con ovvie ripercussioni sul campionato nel suo complesso