Per il tunnel, contro il tunnel
La storia, evidentemente, talvolta si ripete. Un anno fa, all'inizio di agosto, l'allora (e attuale, ma in un esecutivo diverso) ministro per le infrastrutture Maurizio Lupi aveva già visitato il cantiere di Mules spargendo toni entusiastici. E ovviamente aveva dovuto subire la contestazione degli oppositori, tra i quali, in prima fila, i militanti del M5S. Lo scorso fine settimana, la visita del premier Matteo Renzi in Alto Adige, alla quale anche la stampa e gli organi d'informazione nazionali hanno dedicato notevole attenzione, è dunque servita, tra le altre cose, a ribadire la volontà governativa di proseguire nella costruzione del tunnel di base del Brennero (che, sempre stando a quanto detto da Renzi, dovrebbe essere pronto entro il 2025).
“Questa sarà un'impresa che farà la storia del territorio e dell'ingegneria”, ha detto Renzi, alludendo poi al ricordo della prima guerra mondiale per stabilire un ardito parallelismo: “Cento anni fa qui si scavavano trincee, oggi si scava per unire l'Europa”. Ma non tutti sono stati propensi a condividere un simile ottimismo. E proprio come un anno fa, a puntare il dito contro il progetto, dichiarando inoltre che Renzi avrebbe annullato la conferenza stampa in un primo momento annunciata al margine della sua visita al cantiere del BBT, il deputato del M5S Riccardo Fraccaro. “Il M5S – si legge nel suo blog - ha partecipato al presidio contro la realizzazione del BBT organizzato insieme ai comitati No Tav e attendeva l’arrivo di Renzi, ufficialmente previsto. Invece, per sfuggire al confronto e sottrarsi alle legittime contestazioni, ha cancellato la conferenza senza tante cerimonie. Ero stato autorizzato a parteciparvi e avevo intenzione di esporre al premier le ragioni della nostra protesta. Evidentemente Renzi, consapevole dell’incapacità di giustificare un’opera inutile, dannosa e costosa come la galleria del Brennero, ha preferito battere in ritirata”.
Secondo il rappresentante del M5S, l'opera in questione è un inutile spreco di denaro pubblico che non avrà alcuna ricaduta positiva (“Parliamo di 191 km di galleria dal Brennero a Verona che rischiano di provocare enormi danni senza benefici infrastrutturali, come dimostrato dallo studio Public Healt svelato dal M5S, per un costo totale di 64 miliardi di euro”) e rende quindi necessaria una ferma opposizione al fine di evitare la realizzazione di un'operazione definita senza mezzi termini di “finanza criminale”.
...in un'intervento questa
...in un'intervento questa mattina (7.7.14) su Radio Rai 3, un'ascoltatore diceva, che tantissimi protestano contro la TAV (anche con violenza), peró del traforo Brennero nessuno s'interessa ed in Alto Adige nessuno protesta. Forse bisognerebbe veramente andare a protestare in strada (senza violenza!!) per fare capire, che anche in Alto Adige non tutti sono d'accordo con questo progetto mastodontico !!