Politik | Bolzano 2016

Bolzano ha il suo codice etico

Il provvedimento è stato approvato ieri a larga maggioranza dal consiglio comunale, con qualche perpessità da parte del vicesindaco Baur. Varate anche le 13 commissioni.

Ieri il Consiglio comunale di Bolzano ha dato il via al nuovo ‘codice etico’, proposto dal sindaco Renzo Caramaschi. Il provvedimento è stato approvato con una larga maggioranza: 39 sì su 41 presenti. Contro hanno votato solo i consiglieri di Casa Pound Andrea Bonazza e Sandro Trigolo
Il codice etico - lo ricordiamo - non è obbligatorio e vincola solo chi lo sottoscrive. Il suo scopo è quello di arginare i conflitti d’interesse in cui possono incorrere nel corso della loro attività i politici comunali e quindi promuovere la massima trasparenza nella gestione della cosa pubblica
Presentando il codice etico prima della votazione in aula, ieri il sindaco di Bolzano ha parlato di ‘buona politica’ come orizzonte chiave per la legislatura da lui guidata. Il codice prevede anche la nomina di un ‘garante’ (senza costi per l’amministrazione comunale). 
Alcune perplessità in merito alla rigidità di alcuni articoli del codice sono state sollevate nel corso del dibattito dal vicesindaco Christoph Baur. In particolare l’esponente della SVP si è detto preoccupato per la privacy visto che il codice prevede una trasparenza giudicata eccessiva per quanto riguarda attività e patrimonio di ogni singolo esponente politico, prevedendo anche l’astensione dal prendere decisioni che coinvolgano parenti fino al quarto grado.   
Il sindaco dal canto suo si è detto certo che il codice etico (per ora facoltativo) nel giro di un anno diventerà obbligatorio in tutta Italia come garanzia per i cittadini in un epoca come questa in cui va riaffermata la credibilità della politica. 

Nel corso della seduta di ieri (5 luglio) del Consiglio Comunale sono state anche costituite ufficialmente le 13 commissioni consiliari.
Ecco a seguire l’elenco con i nominativi dei presidenti eletti.

Affari Generali e personale,  statistica, tempi della città, scuola e tempo libero: Judith Kofler Peintner (Svp)

Ambiente: Norbert Lantschner (Verdi). 

Attività economiche e turismo: Claudio della Ratta (Psi). 

Attività sociali: Matteo Bonvicini (Civica con Caramaschi). 

Cultura: Sylvia Hofer (Svp). 

Decentramento: Carlo Visigalli (Pd). 

Giovani e sport: Tobias Planer (Verdi). 

Mobilità: Stephan Konder (Svp). 

Organizzazione, innovazione, trasparenza e legalità: Caterina Pifano (M5S). 

Patrimonio: Carlo Vettori (Lega). 

Amministrazione delle risorse finanziarie: Alessandro Forest (Uniti per Bolzano). 

Urbanistica: Juri Andriollo (Pd).